sabato 13 settembre 2014

L 'amore a novantaquattro anni

Dopo una settimana intensa tra lavoro un po' oltre il solito part time e giornata di prelievo del midollo , risonanza magnetica e esamini vari e' arrivato il week end in campagna.
E, come spesso il sabato a pranzo, eccoci alla piola,  trattoria di paese senza alcuna pretesa ma sempre una garanzia di cucina di casa nei momenti di pigrizia.
A fianco al nostro tavolo, belli dritti sulle loro sedie c'erano due signori anziani, gia' visti in altre occasioni, ma oggi desiderosi di raccontarsi.
Novantaquattro lui, novantaquattro e cinque giorni in piu' lei, insieme dal. 1946, soddisfatti del loro pranzetto fuori.
Una vita, veramente una vita di racconti, esperienze, piccoli episodi vissuti tutti nello stesso paesino, sacrifici e doppi lavori per crescere la famiglia e passioni coltivate per cinquant'anni. Lui ancora oggi intaglia il legno e ne fa dei quadri di paesaggi della sua campagna.. Non riesce piu' a fare altri lavori piu' pesanti ma va bene cosi'.
La vita per loro sembra un quotidiano che scorre, senza troppo pensare e apprezzando di esserci e di esserci insieme.
E poi penso a noi, alla nostra generazione di storie brevi, di interruzioni, di fughe, di lamentii continui per cio' che non funziona in noi, nell'altro, negli amici, nel lavoro, nella societa'..
Loro fanno scorrere il tempo, godono di piccoli passatempi, di un piatto di tagliatelle ai funghi in trattoria, del sorriso della cameriera, del pensiero dei bisnipoti, di due chiacchiere con i vicini di tavolo e poco piu'...
Non credo che sia stato tutto bello, tutto facile, tutto felice ma son qui, dal 46, ancora insieme, senza troppo brontolare perche' in fondo e' naturale stare insieme anche quando l'altro magari e' un po' noioso... Hanno avuto la fortuna di passare tanti anni insieme e, pensando agli amici che oggi sono soli dopo pochi anni d'amore per colpa di una malattia, al mio papa' che vive ogni giorno l'assenza della mamma, a me e Max che tra alti e bassi, tosse e paure andiamo avanti e ci godiamo ogni gita in vespa, ogni aperitivo in campagna e ogni serata sul divano rivolgo un appello a chi non e' mai soddisfatto. Provateci, accettate quel che viene e accettate l'altro senza pensare che c'e' necessariamente di meglio (anche se ovviamente a volte si, sia chiaro) e scommettete su una vita cosi... Vecchi, rugosi, lucidi (che fortuna enorme) ancora con degli interessi, e piu' o meno in piedi...buona fortuna vecchietti!


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