mercoledì 23 settembre 2015

Expo con un biglietto disabili... esperienze personali e riflessioni

Ebbene si, non me ne vergogno! Sono andata a vedere Expo ed ho acquistato il biglietto sfruttando la mia invalidità del 100%.

Siamo arrivati al parcheggio di Roserio e ecco subito la prima sfida:

1 km circa a piedi sotto il sole a picco per arrivare agli ingressi... a fianco a noi gente che spingeva affannata carozzine e passeggini su per la passerella davanti al desolato ambiente urban/degradato dell'estrema periferia di Milano...
Dopo diverse pause ad ammirare questo ridente panorama e a riprendere fiato cercando di tenere all'ombra del cappello la mia pelle grattarola siamo arrivati anche noi agli ingressi...

Ero pronta a sfoderare il mio biglietto invalidi per evitare code ma ... non c'era nessuno e quindi siamo passati tranquilli..

A quel punto mi son trovata di fronte tutta l'area espositiva, spettacolare, enorme e tutta da fare a piedi. Argh!

Ci incamminiamo.
Ogni padiglione ha, all'ingresso, la sua bella coda disciplinata e noi (con grande vergogna di Max) iniziamo a cercare gli accessi facilitati..
Turchia, bello, senza questa rottura delle code, spazi aperti anche messaggi in tema expo zero..
Oman brutto padiglione ma almeno siamo entrati diretti ..
Stati Uniti, organizzati come dei marines con un tipo con l'auricolare che gestiva i nostri movimenti come fosse lo sbarco in Normandia avvisando i colleghi di quanti sciancati stavano salendo in ascensore...
Germania, organizzati più come se fossero di Tangeri anzichè di Berlino per cui, se avevi diritto all'accesso agevolato, potevi entrare da un ingresso secondario, parallelo alla coda normale.. peccato che:

  • la coda normale fosse tutta all'ombra sotto una bella fila di ombrelloni mentre disabili e mamme con passeggino e donne in cinta fossero in piedi sotto il sole...
  • potesse entrare solo un accompagnatore, cosa che, se sei disabile va bene ma se sei mamma e papa con passeggino significa che uno dei due o sta fuori o fa la coda normale..
  • dopodichè, una volta ricevuto l'ok ad andare avanti, iniziavi a camminare proprio a fianco a quelli in coda da almeno un ora e quindi ti toccava una specie di passerella sotto sguardi di puro odio e di pensieri inespressi: "che vergogna, tutti 'sti falsi invalidi.."

Ne abbiamo visti altri, tutti devo dire belli fuori e insignificanti dentro..
Qualcuno con un qualche messaggio interessante molti più stile fiera del turismo che altro..

A prescindere dalle mie personali opinioni su expo mi viene una riflessione..
La disabilità è uno stato mentale..
Ad expo ho visto centinaia di persone in carrozzina, molte da sole, munite di zainetto e molte con evidenti difficoltà motorie non solo agli arti inferiori.. molte straniere...
Se vuoi fare le cose le fai,
Non importa quanto sia complicato e faticoso.
Ti prendi i tuoi tempi ma se ne hai voglia le affronti per la gioia di dire ho visto, ho fatto, ci sono stato...




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