giovedì 29 agosto 2013

Elenchino delle cose buone del giovedi..

Nono giorno del terzo ricovero.. Siam sempre in quel di via Olgettina..
Cose buone di oggi:
Pcr a 15
Lastra torace ok
Aferesi andata bene con solo un buchetto nel braccio e senza particolari intoppi
Shantaram quasi finito.. Finalmente sono a pagina 1093 di 1174!!
Cena con fantastico riso alla marinara della gastronomia
Scorpacciata di melone bianco
Pranzo con mandorle, castagne noberasco e banana e cosi ho scampato mega dose di potassio per bocca
Pastiglie gia' ingurgitate ad ora 15 e ne mancano solo 2
Quotidiana dose di spetteguless con le infermiere
Soddisfacente istigazione alla delinquenza alimentare di due pazienti che erano con me a fare le aferesi
Chiacchere via whatsapp abbondanti
Cruciverba bartezzaghi finito con successo
... Miiii che giornata piena!
Dimenticavo, se non mi invento qualche sciocchezza tra stanotte e domani, nel pomeriggio di domani si torna a casa..e questa e' la vera cosa buona!!



martedì 27 agosto 2013

Live like you are dying..

Premetto per chi poi si preoccupa per me:  Sto bene, la cura sta funzionando e il mio umore e' assolutamente sereno e positivo..
Queste sono riflessioni in liberta', generate da quell'alone di dolore che ci circonda e ci sfianca..
In ascensore, uscendo da qui, Max ha incontrato una signora straniera, qui da un anno per la sua piccola di 22 anni, ormai purtroppo in pessime condizioni.. Si e' messa a piangere con lui, cosi, senza conoscerlo, perche' a volte il dolore e' troppo e uno sguardo amico rompe le fragili difese..
Un altra persona di cui mi parlavano sempre se ne e' andata e per una complicazione che poco c'entra con la malattia se non nel concetto di un corpo che si logora e si spezza, ad un certo punto..
Poi ripenso a tutti gli altri, a quelli che ho conosciuto e a quelli che non ho incontrato ma di cui ho sentito parlare..
E l'egoismo mi porta subito a pensare a me, a noi, se tutto degenerasse.. E lo rovescio su Max che mi dice giustamente basta, non ne voglio parlare.. Provato profondamente da noi, dalla nostra storia e da quelle altrui..
Noi siamo qui, per ora si procede e io sono serena sulle possibilita' di guarigione o comunque di decente convivenza con i vari acciacchini ma ritorno a riflettere su questo aspetto della malattia.. Le sofferenze degli altri ti aggrediscono, ti fanno male, ti sbattono in una realta' che non vorresti conoscere... D'altro canto non le puoi evitare. Penso sia impossibile non generare questa vicinanza, questa sorta di pietas collettiva che un pochino lenisce anche se fa male..
La strada e' per tutti una sola: resistere al dolore, andare avanti, godere della vita e "vivere come se stessi morendo", apprezzando ogni singolo attimo!
Te lo insegnano in tanti, mamme coraggio che combattono per i loro bambini (seguite su facebook eli & ella's prayer warriors, la lotta di una mamma e due bimbi con una di quelle rare malattie geniche che forse qui al San Raffaele stanno curando), mariti e mogli amorevoli, giovani e maturi pazienti capaci di ridere di cio che accade, di sorridere a chi li ama e di guardare al futuro e ai loro sogni..
E te lo insegna chi molla, chi non sopporta piu, chi rinuncia, chi rifiuta di sapere e tu vorresti abbracciare e dire solo che  andrà tutto bene.
Te lo insegnano gli infermieri, che cercano di farti stare bene, di capire quando sei giu, e allo stesso tempo, di non soccombere a loro volta per ognuno che perdono nel cammino..



lunedì 26 agosto 2013

Ed ora facciamo sport!!

Sono sempre nella stanzetta del centro trapianti ma ora, ad arricchire il pacchetto di servizi aggiuntivi offerti dal grand hotel San Raffaele si e' aggiunta una fantastica cyclette Carnielli anni settanta..
Mi lamentavo di essere dimagrita, rammollita, rinsecchita, indebolita ed eccomi servita!
Questa mattina parto tutta baldanzosa per la prima pedalata. Sposto il palo, sistemo i cavi che dal catetere mi legano all'amata piantana di ferro cosi da non rischiare di sradicare il catetere al primo giro di pedali,  mi siedo sul "comodissimo se hai le chiappe ossute" sellino e, con perfetta tenuta sportiva costituita da pigiama intimissimi e ciabatte hawayanas rosa, attacco a pedalare.. Dimenticavo: imposto anche il contaminuti sul iphone per misurare lo sforzo fatto...
Accendo la tv su un classico Don Matteo e, convinta di fare almeno mezz'ora, parto... Dopo cinque minuti mi bruciavano tutti i muscoli, mi sembrava di fare il gran premio della montagna e la cyclette iniziava a fare rumori inquietanti.. Ho resistito fino ai dieci minuti e poi ho abbandonato.. Che sfisicata!! Ma son tenace e la stessa scenetta l'ho ripetuta ben tre volte nella giornata.. Chissa se domani avro' male alle gambe?
Per il resto si migliora. Come ogni volta rispondo bene all'antibiotico e la pcr sta scendendo per bene.. Speriamo solo poi di riuscire a consolidare il risultato una volta finita la terapia..
La tosse ancora si fa viva ma in modo meno frequente.. Anzi, se sto zitta (cosa per me impegnativa ma ormai sto diventando la regina del silenzio), va abbastanza bene.
Poi, come se fossi posseduta da qualcuno che dopo un po che sono al telefono si stanca, mentre sto parlando si risveglia a e attacco a tossire come se dovessi espellere i polmoni.. Uff..
Spero che le amiche abbiano pazienza.. A quel punto di solito dicono: " Criii ci sentiamo domani!!"

venerdì 23 agosto 2013

Messaggio ai miei lettori..

Oggi, dal mio lettino nella suite, pensavo a quanto mi faccia stare bene scrivere sul blog e sapere che tanti mi leggono... Nel mondo dei miei lettori c'e' di tutto: amici, amici di amici, parenti, persone conosciute tramite il blog, persone che non conosco e forse non conoscero' mai..
e quindi volevo dirvi che vi voglio bene!
Voglio bene a chi mi scrive con affetto tutti i giorni (e mi sgrida se io non scrivo), a chi non scrive mai e legge silenziosamente da tanti posti nel mondo,  a chi mi manda i suoi pensieri positivi, a chi mi fa un colpo di telefono perche ne ha voglia e poi non sa' cosa dire, a chi legge e poi mi scrive una mail, a chi capita per caso e fa un sorriso leggendo i miei deliri, a chi mi dice cose belle, a chi non mi dice niente, a chi dice cose "sbagliate" ma con affetto e tanta dolcezza..
E poi ovviamente voglio bene a chi mi e' molto vicino e mi controlla dal blog e poi c'e' anche fisicamente tra battute, racconti cretini, pianti e cibarie varie va avanti insieme a me in questa lunga guerra di posizione..
Poi ci son quelli che ignoro, a cui non voglio bene (ma che tendenzialmente non rientrano nella categoria lettori di blog). Sono quelli delle frasi di circostanza dette con sguardo distratto o messaggiando al cellulare, quelli che ti mandano un messaggino perché' qualcuno gli ha detto che di farlo, quelli che parlano di te vantandosi di quanto sanno starti vicino  e non si fanno in realta' sentire da mesi (vi giuro che esistono anche se mi chiedo perché,' visto che non sono nemmeno una vip), quelli che si dichiarano amici veri e poi non chiedono mai a tuo marito come sta lui o, ancora peggio quelli che ti chiamano, ti chiedono come stai, non aspettano la risposta e attaccano a raccontarti tutti i loro problemi (mi chiedono perché non aprano un blog..)

Per il resto sono cosi cambiata in questo periodo da non voler piu considerare nulla di diverso dal "sincero".. Qualunque comportamento, qualunque frase, quando non e' vittima delle convenzioni, dal " si deve fare", quando profondamente vera  e' giusta, accettabile e comprensibile..
Questo e' il bello del blog.. Nessuno si sente obbligato a leggere, a scrivere o a farsi riconoscere..



giovedì 22 agosto 2013

Cosa non dire.. By un'altra blogger


Esiste un bellissimo metablog che raccoglie tante cancer blogger.. Stasera leggevo alcuni post di varie blogger e mi sono imbattuta in questo divertente (a modo suo)  e vero elenco di cosa non dire ad un malato o ex malato di cancro ( e alcune eviterei di dirle  anche a chi gli e' molto vicino e vive la stessa, durissima, esperienza).. Mi ha fatto ridere e ripensare alla  difficolta con cui tante persone si rapportano a queste situazioni, a come, nell'imbarazzo escano frasi fatte e tu, che in fondo vorresti dirgli quanto ridicolo sia cio che stanno dicendo, abbozzi perche' in fondo la maggioranza di loro ti vuole bene e semplicemente, non sa' che dire..
 Messaggio: un abbraccio, un "vedrai che alla fine andra tutto bene", un "ti voglio bene", funzionano piu di mille commenti..
Ecco il decalogo del cosa non dire di Romina:
1) “Fatti coraggio”: una volta me lo disse persino uno zio del mio ex che non avevo mai visto e conosciuto prima. Ero stata invitata alla comunione di suo figlio. Lui venne da me, mi poggiò la mano sulla spalla, e invece di presentarsi, come prima cosa mi lanciò questo “fatti coraggio”. Fattene tu, coraggio, che ne hai più bisogno di me. Dio, che urto! La prima cosa che mi veniva da ribattere ogni volta era “ma che diavolo ne sai tu del coraggio?! Che ne sai tu cosa vuol dire venire sbattuti in trincea a vent’anni mentre intorno a te la gente muore? Non è coraggio. Io non ho scelto di fare quello che faccio. Io sono costretta a farlo, che è molto diverso. Io non sono coraggiosa. Io me la prendo in quel posto, che è ancora più diverso. E cerco di farlo con buona grazia.

2) “E dai che i capelli sono l’ultimo dei problemi”: sicuramente la perdita dei capelli non è letale. Ciò non di meno, perdere i capelli – oltre al discorso estetico che comunque c’è – è quel che mi identifica al mondo come malata di cancro. E come se io potessi vedere la mia malattia.
3) “Ma lo sai che proprio non si direbbe che sei malata? Sei un fiore!”: si, un fiore di plastica con i petali tutti stropicciati. Ne riparleremo quando sarò piegata in due sul water a vomitare pure gli occhi. Il chemioterapizzato non è necessariamente uno zombie per il 100% del suo tempo. Esistono terapia diverse, con effetti collaterali diversi, praticate su persone diverse. Per il 90% del tempo forse sì, si è oggettivamente degli stracci, ma c’è un margine che tendiamo a sfruttare al meglio.
4) “Se continui a dare esami all’università, è segno che la chemio non è così brutta e puoi studiare”: un corno! Significa solo che non posso mettere il naso fuori di casa perché sono immunodepressa e quindi ho molto, molto, molto tempo per studiare. E mentre prima potevo permettermi di iniziare a preparare l’esame una settimana prima della data prevista, ora devo farlo con molte settimane di anticipo, perché non so quante e quali saranno le giornate no.
5) “Se la racconti non era così grave/evidentemente era benigno”: No, se la racconto è perché sono stata fortunata, esattamente come tutti quelli che ce la fanno. Ho visto prognosi tutto sommato facili che sono state, purtroppo, completamente smentite. Inoltre, basta con questa confusione tra tumore benigno e maligno. Non è che chi sopravvive aveva un tumore benigno e chi non ce la fa lo aveva maligno. La differenza è molto meno grossolana.
6) “Ora è tutto finito: dimentica”: si, certo, che ci vuole. In fondo le persone non sono il frutto delle loro esperienze e, comunque, questo è un episodio talmente marginale nella mia esperienza umana che posso tranquillamente metterlo da parte. Poi, via, chi l’ha mai più visto un medico dopo quel fatto?! Ogni volta che me lo dicono rimango basita. Ma si rendono conto di quello che dicono?! Riflettono prima di parlare?!
7)”Si, ma dai, il linfoma è tra i migliori tumori che ti possono capitare”: per carità, tecnicamente è vero. Peccato che, ciò non di meno, la prima cosa che mi viene da ribattere è “Eh, infatti, pensa che fortuna che ho avuto!”. Ricordiamoci che se Atene piange, Sparta non ride. Sparta vomita come un pozzo di petrolio, ha dei giorni in cui non si regge in piedi, ha le ossa che fanno male e i suoi globuli bianchi sono solo un lontano ricordo, con tutti gli annessi e connessi.
8) ”Ok, allora adesso ci vuole proprio un bambino!”: allora, questo è il genere di esternazione che non dovrebbe mai essere fatto a prescindere. Questo come regola generale. Una persona potrebbe non aver mai avuto problemi di salute in vita sua e comunque non volere assolutamente dei figli. Sono affari suoi. Oppure potrebbe avere serie difficoltà di concepimento per vari motivi e sentire una pugnalata ogni volta che arrivano queste battute. Oppure potrebbe avere problemi economici/lavorativi/logistici per cui non può avere figli in un certo momento. E poi, santa pazienza, ma se per caso dopo sei mesi di chemio io proprio non potessi più averne? Questo non vi è passato per la mente? Io rientro tra le fortunate che, test di fertilità alla mano, sembra non aver subìto danni in tal senso. Ma io, per l’appunto, faccio parte della schiera delle fortunate. Non sono cose da chiedere. Mi fa piacere, però, quando a chiedermelo è la mia ematologa: lei ha la parete dello studio coperta di foto dei figli di pazienti. Immagino che per un medico, quando un paziente ha un figlio dopo la chemio, il traguardo raggiunto valga doppio.
9) “Ma Tanto tu sei forte. Cosa vuoi che sia per te questo problema familiare/lavorativo/vattelappesca dopo quello che hai passato. ” : Questa mi manda in bestia. “Tanto tu sei forte” è la tipica frase che mi fa diventare idrofoba. Io, a volte, vorrei non essere forte, perché tanto poi la mia forza viene usata contro di me. Altre volte, invece, mi capita di non sentirmi forte abbastanza, pensate un po’. Capiamoci una volta per tutte: tutti i raggi che il malato di cancro si becca, non ne fanno un supereroe insensibile alle difficoltà della vita. La prospettiva rispetto ai problemi sicuramente cambia, ma non siamo dei robot. Vi sto per lasciare una grande verità: l’ex malato di cancro, si incazza come tutti. Forse meno, ma come tutti.
10) ”La prevenzione e la vita sana non servono a niente. E’solo questione di fortuna: tu non hai mai fumato, non ti sei mai drogata e non sei alcolista: eppure ti sei ammalata”: non cerchiamo giustificazioni per i nostri vizi. Sono vizi, punto. Nessuno giudica. E’vero, io ho uno stile di vita abbastanza sano eppure mi sono ammalata. Come si sono ammalate mia nonna e mia mamma. Non perdiamo di vista la genetica. E la sfiga. Non sono una di quelle che non si è mai bevuta più di un cocktail nell’arco di una sera o che va al MacDonald’s una volta ogni tre anni perché fa male. Non mi tratto come una bambola di porcellana. Non ho intenzione di campare da malata per morire sana, ma evito i comportamenti che sicuramente sono potenzialmente nocivi. E non mi venite a dire tanto pure l’aria che uno respira fa male. Si, è vero. Lo smog potrebbe fare veramente male alla salute. Ma smettere di respirare sicuramente uccide. Ci sono comportamenti che non possiamo evitare, altri di cui possiamo fare a meno. Io sono sempre del parere che andarsi a cercar rogna non valga la pena.
Ricordiamoci sempre che un malato di cancro non deve essere trattato come un cancro. Deve essere trattato come una persona. LA MALATTIA NON VA MAI ANTEPOSTA ALLA PERSONA. Se si è in confidenza, vanno bene battute di spirito, umorismo nero, sincerità e domande. Se non si sa cosa dire e si è fortemente in imbarazzo, anche il silenzio può essere una buona soluzione. Tanto il malato capisce che interfacciarsi con lui può essere difficile.

Ed eccoci di nuovo ricoverati..

Passare un intera settimana tranquilli?? Impossibile.. L'infame pseudomonas e' ancora tornato con tutto il suo corredo di febbre, tosse e tachicardia e quindi eccoci di nuovo qui.. Come dice Max rischiamo che ci facciano pagare l'imu sulla stanza del san Raffaele.
Questa volta pero' ho conquistato la suite.. Singola, in centro trapianti (la parte più nuova dell'ospedale), con divanetto, tv e frigorifero, vista hotel San Raphael (certo che Don Verze non lasciava niente al caso)..
I clienti affezionati vengono trattati con un occhio di riguardo.. Per il resto tutto nella norma: chili di antibiotici in vena, aerosol schifoso e normale dosaggio di pasticche.. Cibo no comment ma per fortuna a quello pensa Max..
Per lo meno finirò Shantaram, questo mattone di 1200 pagine consigliato dalle mie amiche e che gira per casa da anni.. A casa non lo avrei mai letto!
Vabbe', vista la testardaggine del malefico batterio vi chiedo uno sforzo di pensiero collettivo.. Vorrei proprio che questa fosse la volta buona..

lunedì 19 agosto 2013

La pcr va giu la pcr va su..

Giornata a Milano. Max deve lavorare e io fare gli esami.. Dopo l'entusiasmo di settimana scorsa eccoci di nuovo in allerta.. Da due giorni e' tornata la tosse con lo schifoso sputacchino verdognolo e oggi gli esami mostravano un indice infiammatorio in salita (la famigerata pcr..). Il resto va bene e io son qui a pensare come aiutare il mio corpo a cacciare o imparare a convivere serenamente almeno con questo benedetto batterio..
I dottori mi hanno fatto ricominciare l'antibiotico per bocca..
Avranno sicuramente ragione ma ogni tanto mi chiedo cosa succederebbe se smettessi ogni medicinale, mangiassi solo cibi antiossidanti e mi godessi la vita con il mio amore..
Lo so, e' un momento sovversivo inutile!
..dopo le riflessioni, lo zenzero candito (che alza le difese immunitarie), i granuli omeopatici di piantaggine per la tosse, gli spaghetti di soia che mi piacciono tanto e fanno anche bene, continuero' ad ingollare le "duecento pastiglie varie" e tutti gli immunosoppressori e a fidarmi di tutti quei signori con il camice e il pigiamino azzurro perche' mi hanno condotto fino a qui e sono certa che non mi vogliono gratuitamente riempire di farmaci..
Se cerchi su internet trovi di tutto, folli che predicano il digiuno terapeutico per curare i tumori, cure non certificate di ogni tipo e predicatori che denunciano un mero interesse economico dietro le terapie allogeniche tradizionali.
Io credo che l'approccio piu corretto dovrebbe essere aperto e mixare medicina naturale e tradizionale..
In sintesi, caro pseudomonas, sappi che non avrai tregua! Lo squadrone di ematologi, infettivologi, verdure bio, miele, attivita' fisica e pensieri belli si daranno da fare in ogni modo per tenerti a bada!!

giovedì 15 agosto 2013

Ferragosto con i tuoi..

Che bella giornata! Miracolosamente, dopo i temuti programmi di grigliate a Villa Turro, il Ferragosto si e' trasformato in un bel momento da ricordare.. Nipoti, cognati, suocerina, tavolata all'ombra del pino e mega mangiata.. Una giornata tersa, con l'aria fresca e una luce da montagna..
I nostri nipoti sono fantastici, ognuno con il suo carattere: Lorenzo, dolce e affettuoso, sempre in movimento e ormai cosi grande e piccolo insieme con gesti da grande e piccoli capricci..
Stefano, silenzioso e capoccione di nome e di fatto, con quegli occhi furbetti e la pacatezza "pericolosa" delle acque chete.. E poi il mio figlioccio, che come tutti i terzi rappresenta l'opera omnia! Ride sempre, picchia come un tamburo, parla a macchinetta una lingua incomprensibile e corre urlando " zia chi, zia chi..."
Mio cognato come sempre ha fatto un notevole onore alla tavola affrontando, oltre al resto, ben tre fette giganti di focaccia alle cipolle home made.. Spero la digerisca prima di imbarcarsi domani sul traghetto..
Questa sera poi passeggiata nel bosco alla luce del tramonto..
Buon ferragosto a tutti!

domenica 11 agosto 2013

Relax e verdurine..

I nostri piccoli tran tran campagnoli sono un toccasana per mente e corpo (per la mente ne sono certa e per il corpo vedremo martedi cosa diranno gli esami..)
Nulla di che ma a noi riempie il cuore passeggiare in collina, bere un aperitivo al baretto dei vecchietti in paese, mangiare all'aperto in giardino, guardare un film accoccolati sul divano e cercare stelle cadenti sul dondolo (in realta', timorosa dell'umidita', ieri mi son ritirata in casa prima che potessero iniziare a cadere.. Che rottame fifone..)
Ieri poi pensare alle stelle cadenti mi ha messo una certa dolce malinconia.. L'anno scorso, la notte di San Lorenzo, eravamo qui con Igor, Milena e Paola, sulle sdraio nel buio totale,  a gareggiare a chi vedeva più stelle (e Paola veramente contava anche i satelliti..) e ad esprimere desideri.. Quelli della piccola Milena e di suo marito purtroppo non si sono avverati ma quella sera sembrava tutto possibile!
E poi ho lentamente ripreso a pasticciare in cucina e ieri ho fatto i ravioli con le zucchine del nostro orto e oggi qualcosa che fara accaponare la pelle ai medici: melanzane impanate e fritte con pomodorini crudi e peperoni e patate saltati... Che buone le melanzane fritte!!!
Solo verdure, tanta frutta e niente carne.. A parte i fritti, il crodino, le patatine e la birretta Veronesi sarebbe fiero di me!
Ps ecco la ricetta per i ravioli per chi avesse voglia di cimentarsi con la pasta fresca..
200 gr di farina
2 uova
200 gr di ricotta
3 zucchine
2 cipolle di tropea piccole
50 gr di parmigiano
Basilico e menta
Pomodori datterini
Olio evo
Semola
Fare la pasta con la farina e le uova e un pizzico di sale, farla riposare un ora circa e tirare la sfoglia con la macchinetta.
Grattuggiare a julienne le zucchine e le cipolle e saltare in padella con un filo d'olio. Salare e pepare leggermente.
Mescolare alle zucchine la ricotta e il parmigiano e menta e basilico tritati
Realizzare i ravioli con lo stampo, o gli stampini singoli o la rotella a seconda dimcio che avete avendo cura di sigillarli bene sui bordi.
Tagliare i pomodorini a pezzetti molto piccoli, condire con olio crudo e basilico. Lessare i ravioli e condire con la salsa a crudo. A piacere aggiungere parmigiano..
Secondo me sono buonissimi anche con ricotta salata grattuggiata al posto del parmigiano sua nel ripieno che a guarnizione (ma non la avevo.. )

venerdì 9 agosto 2013

E si va a casa..

Niente bilanci.. Non pensiamo che e' l'ottava volta che lo dico, non pensiamo che, sommati, i mesi trascorsi ricoverata da quando abbiamo iniziato sono oltre dieci.. Pensiamo solo che si esce, che la temperatura e' piu fresca, che per qualche giorno esisteremo solo io e Max, che fino a martedi niente esami, che stasera si mangia la pizza e si dorme in campagna.. Domani passeggiata, spesa, pasticci in casa ed in cucina e magari inauguro anche la mia fantastica nuova macchina da cucire che mi ha regalato Miriam (questa solo se Max si ricorda le istruzioni per montare ago e rocchetto..) o forse solo ozio perche' faccio sempre la brillante ma quando esco dall'ospedale son completamente stonata!!
I valori non sono splendidi ma sono convinta che il mio corpo debba rilassarsi, riprendersi dal quintale di antibiotici ricevuto, disintossicarsi dall'ambiente ospedaliero e poi tutto ripartira' come deve..
Questo ricovero e' stato strano, sradicata dagli ambienti noti, in un reparto con logiche e procedure molto diverse (forse anche piu normali ma per me, abituata ai rigidi protocolli ematologici, assolutamente destabilizzanti..)
Punti a favore pero' il parco, il cibo più decente, la camera carina e, devo dire, un paio di dottori affatto male (anche a dire delle mie amiche)..
Oggi chiudono questo piano e accorpano i pazienti sull'altro e c'e' una specie di aria di smobilitazione, di precario.. Siamo in Italia, settimana prossima e' ferragosto e questo si sente ovunque..
Ed ora preparo il valigino..

giovedì 8 agosto 2013

Poco sonno, tanta tosse..

Ed eccoci di nuovo qui.. Niente sonno, nemmeno dopo ben quattro diverse fiction su rai 1 e parecchia tosse..
In fondo sono solo quattro mesi che tossisco, ormai non dovrei piu' stupirmi!
Sara' che dicono che sia normale, sara' che secondo me non ci capiscono nulla, sara' che pare sia tipico avere tosse a lungo dopo una polmonite.. (Ma prima mi chiedo io??).. Comunque sia il grattino bronchiale e la zero stanchezza fan si che sia come sempre appollaiata sul letto a far di tutto tranne dormire..
E pensare che oggi ho anche fatto la prima passeggiata!
E poteva andare tutto liscio? Ovviamente esordio fantozziano: le infermiere mi dicono " signora, perche' non fa due passi?" Io, tutta felice, parto con il mio pigiamino e scendo.. Esco nel parco (per altro molto carino) e inizia a piovere...dopo venti giorni di sole e afa dovevo arrivare io per portare refrigerio e acqua.. Basta chiedere e io mi attivo!
Nel pomeriggio seconda uscita con Raffaella (e questa volta al pigiama ho abbinato una sciarpa di cotone in tinta.. Mi sembrava desse un certo tono..) e grande conquista.. Siamo arrivate fino al bar senza avere una crisi per mancanza di fiato e abbiamo mangiato il cornetto.. Ok domani prevedono tempesta, quindi ricevero le amiche nella suite..
Ora mi concentro sul mio midollino, sui miei polmoni e su tutto quello che deve funzionare qua dentro.. Domani facciamo gli esami e, a scapito di questa tosse, spero in risultati molto confortanti..
Gi unici che potrebbero avvicinarmi a casa!


mercoledì 7 agosto 2013

Riflessioni vegetanti..

Sara' il caldo che filtra attraverso i vetri sigillati, saranno le scalmane della sciura Giulia, sarà' questa sensazione di estate filtrata che arriva dai messaggi delle amiche e dai post su Facebook, sarà la faccia stanca di Max ma mi sento poco creativa.. Vegeto e scaramanticamente non parlo dei valori, della pcr, del batterio malefico della possibile fine di questo ricovero..
Ed allora non scrivo perché non sono ispirata, non mi viene in mente nulla di divertente o intelligente da dire..
Sia chiaro, dopo le giornate di panico da 300 neutrofili, ora sono tranquilla, stanno risalendo e ho accettato l'idea che la causa del crollo sia stata infettiva o da tossicità farmacologica. E' pero' inutile negarlo: ce la siamo fatta sotto per un po'.. Guardiamo al nostro povero midollino come ad un cucciolo deboluccio e dispettoso..
Ma non voglio pensare ne fare programmi. Ormai e' una certezza: se volete far saltare un programma di viaggio coinvolgetemi sarete certi che non partirete!
Quindi vegeto sigillata nella cameretta, leggo (dopo due bei Montalbano sono partita con Shantaram, libro culto di molte mie amiche, per ora sembra noiosino ma confido si riprenda visto che sono a pagina 90 di 1174..)
Ogni tanto gioco a ruzzle, faccio la settimana enigmistica, guardo Don Matteo alle 11,30 e quel che capita alla sera..
E pensare che dovrei lavorare al libro, fare esercizi di inglese o francese, pensare a cosa fare dei nostri progetti, scervellarmi su un regalo difficile...
E no, vegeto saltellando tra letto e poltrona e mangio e ancora mangio... Onore al merito: la cucina di Villa Turro e' decisamente di miglior livello ed in più le mie amiche e il mio amore non mi hanno lasciato una sera senza cena sfiziosa e brioche per la mattina dopo.. Credo che il mix sovralimentazione ospedaliera e totale inattività muscolare porteranno ad una sorpresa sulla bilancia..
Qui hanno la pessima abitudine di pesarti solo una volta alla settimana mentre da tanto tempo mi hanno abituato al peso giornaliero che in passato avrei odiato ma ormai a parte delle mie routine! E poi con il pigiama certe variazioni di giro vita non le noti..
Potrei anche scendere in giardino e muovermi un po da domani (hanno tolto l'isolamento) ma sinceramente lo fareste? 40 gradi, zanzare e una pazza con i capelli a palla e il pigiama e le hawaianas viola.. Non so non mi sembra credibile e di nessun interesse.
Quindi proseguo la pseudo vita nella stanzetta verdina e azzurrina (in futuro solo colori forti..) in attesa di sviluppi che non oso pianificare e nemmeno ipotizzare. Come nelle migliori relazioni, cari dottori di malattie infettive, vi invito a sorprendermi!
E son così poco stanca da non avere sonno...

sabato 3 agosto 2013

Coccole terapeutiche..

Coccola e':
Il pigiamino bianco e blu del mio amore
Gli spaghetti di soia del ta hua che mi portano Raffa e Adri
I libri di Montalbano
La crema dopo la doccia
Gli involtini di MG
La frutta, tanta, buona, lavata accuratamente da tutte le mie amiche
Le attenzioni e le rassicurazioni di Francesco
Le mail di chi non sento da tanto e che ha voglia di scrivermi per dirmi che mi segue
Gli alberi fuori da questa finestra
Gli sms di papa'
Le foto della casa in campagna
Le sorprese che mi aspettano
Passarmi la mano tra i capelli

Tutto in attesa di essere di nuovo fuori di qui, con valori ristabiliti,  pseudomonas a bada e graft gestibile..
Intanto si procede nella direzione giusta e lunedi si rifanno gli esami e vedremo come va..