domenica 30 giugno 2013

Continuare a lottare..

E' stata una settimana bella perche' finalmente siamo andati via qualche giorno, in un posto splendido e ci siamo coccolati tra pesce, riposini e gite..
E' stata una settimana malinconica perche' abbiamo visto Roberto, Diana, i bimbi di Lucia, Rita, Daniele, Serenella, la zia Giancarla e tanti membri di quella bellissima famiglia allargata che aveva la mia cara Lucia.. I bimbi sono fantastici, dolci, affettuosi, smarriti..
ed il dolore della mancanza di Lucia e' cosi tangibile, fisico..
E' stata una settimana felice perche' abbiamo riso, mangiato sulla spiaggia, bevuto il vino, goduto delle amicizie vere, scoperto dei posti fantastici ed un piccolo hotel bellissimo accoccolato tra campi di grano, ulivi e il mare..
E' stata una settimana stressante per la tosse incessante e la voglia di normalita' che ancora non arriva..
E' stata una settimana triste perche' un amica, una mia compagna di sventura ma anche di momenti belli e di ricordi solo nostri, sta tanto tanto tanto male e io sono cosi arrabbiata contro questa malattia fetente che, anche quando il trapianto va bene puo' ucciderti con mille insidie..
E' stata una settimana controversa... E' bello andar via ma non c'e' e forse non ci sara' mai piu' serenita' completa, vivi sempre con il retro pensiero che sei lontana dall'ospedale, che se succede qualcosa, che chissà se hai fatto bene ad allontanarti per ben una settimana, che sei dipendente psicologicamente da quei controlli che ti dicono che tutto va bene e questa e' una sindrome di tutte noi.. Di chi sta bene e di chi ha qualche acciacco..
Comunque son qui, sul mio divanetto di Milano, qualche linea di febbre e una tosse schifosa e Max al Policlinico, con Igor.. Vorrei essere li a salutare la mia amica, ma devo pensare a stare bene e, con la febbre, a stare a riposo, per me, per chi mi ama, per lei, per Lucia e per chi continua a combattere e per chi ha smesso..

domenica 23 giugno 2013

Ma lei vuole che parta dalla notizia buona buona o da quella cosi cosi...

Ore diciotto, sto chiacchierando al telefono con un amica tra un colpetto di tosse e l'altro, penso a cosa mettere in valigia, penso a che, dopo l'esame di midollo il lunedì, aferesi martedì e mercoledì, sono libera dall'ospedale e.. vedo comparire il numero della dottoressa Lupo Stanghellini.. ma non ci eravamo dette ci vediamo il 1 luglio, baci abbracci e buone vacanze??? Sangue gelato, sensazione di "non può essere, non voglio!" e poi un respiro e con calma apparente le dico: buongiorno dottoressa, veda lei, parta dalla notizia che preferisce..
La "buona buona" era sul midollo. Fantastico!! Faccio la brillante ma questa cosa del vada via tranquilla e vediamo gli esiti  quando torna non mi convinceva fino in fondo... I primi risultati confermano la remissione completa della malattia... Si scioglie un nodo al cuore e mi preparo a quella "così così"!
Indovina indovinello? Quel rompiscatole del citomegalo virus si e' riattivato di nuovo!! Ovviamente sempre quando abbiamo qualche programma in corso..
E quindi giovedì mattina corro a rifare il prelievo di controllo (tre buchi perche' ovviamente le mie vene erano gia partite per le vacanze) e tengo le dita incrociate.. Venerdì la buona notizia: il numero di copie di virus e' sceso da 184 a 70.. certo fosse stato negativo sarebbe stato meglio ma quello e' un esserino infido e dispettoso..Dovremo rientrare?  Ora e' domenica, sono appollaiata sotto la veranda in questo delizioso piccolo hotel a Sirolo, guardo il mare e il mio amore che si abbronza, c'e' un bel venticello e un silenzio assoluto, una vista a 360 gradi sulle colline marchigiane e ieri abbiamo mangiato a bordo spiaggia..
OK, niente sole, niente bagno, niente vongole e molluschi, aerosol due volte al giorno e una borsa solo per le medicine della settimana ma tutto questo e' senza prezzo..
Con un abbraccio dolce dolce alla mia amica Milena che e' in ospedale e vorrei tanto fosse qui, con un pensiero costante  a Lucia che amava e viveva in queste zone e che so che mi guarda da lassù e che abbracceremo attraverso Diana, Rita, Roberto e i cuccioli..


lunedì 17 giugno 2013

Esame del midollo..

Lunedi di "tutto riposo" dopo un week end con nipotini cognati e suocera..
Sabato sono arrivati due dei tre nipotini, i cognati a cui abbiamo lasciato una sera di liberta' (per noi adulti senza figli non sembra nulla di che ma credo che per loro sia stato un momento unico..) e la suocerina.. E' stato divertente anche se ammetto: posso preparare una cena per venti persone senza battere ciglio ma stare dietro ai cuccioli mi devasta.. Provo una sincera ammirazione per Alessandro e Cristiana!
Luca (due anni) e' fantastico ma qualcuno mi spiega come si fa a capire ciò che dice? Le mie conversazioni con lui rasentano il paradosso.. Meno male che Stefano, quattro anni e mezzo, faceva da traduttore!!
Vabbe, comunque dopo questo bellissimo we, stamattina abbiamo affrontato esame del midollo, visita e lastra.. Dottoressa brava con una buona mano ma insomma, e' sempre una tortura! Questa volta pero' ho deciso di non stressarmi.. Primi risultati al ritorno dalle vacanze di settimana prossima! Anche la lastra va bene (ci si domanda perche' io continui a tossire come una forsennata ma pazienza!) e ci hanno autorizzato a partire...

lunedì 10 giugno 2013

Solito lunedi lavorativo...

Sembra pazzesco ma in fondo ci si abitua a tutto..
Anche oggi, come ogni settimana, sono qui attaccata alla mia macchinina delle aferesi.. Ormai e' diventata una routine.. Il lunedi e martedi sveglia presto, preparazione delle medicine e della borsetta svaghi per la giornata, macchina, tappa pasticceria per prendere la brioche, e arrivo al San Raffaele.. E poi la coda all'accettazione, il prelievo, la colazione e la procedura di aferesi.. Le mie sette/otto ore "lavorative"..
Mi aggiorno sui figli delle ragazze del trasfusionale, sulla mamma del dottore, chiacchero del più e del meno, vendo qualche libro di ricette e aspetto che la terapia migliori la mia tosse e continui a guarire la pelle..
Nel week end mi sono rilassata, ho pasticciato in cucina e trafficato in casa, fatto qualche passeggiata ed ecco una delle ricettine di ieri..
Conchiglioni gratinati agli asparagi
Una classica pasta al forno cremosa e croccantina adatta ad una domenica di giugno con clima autunnale..
Per quattro/sei persone
250 gr di conchiglioni giganti
Un mazzo di asparagina
100 gr di ricotta
100 gr di parmigiano grattugiato
1 uovo
Una cipolla piccola
Mezzo litro di latte
50 gr di farina
50 gr di burro
Noce moscata
Un po di burro extra e olio
Lessare al dente i conchiglioni in abbondante acqua salata.
Pulire l'asparagina tenendo da parte le punte.
In un tegame rosolare con un filo d'olio la cipolla affettata e gli asparagi a tocchetti, salare e sfumare subito con mezzo bicchiere d'acqua. Cuocere coperto fino a che gli asparagi non risultino morbidi.
Nel mixer tritare la verdura ed unire la ricotta, l'uovo, e meta' del parmigiano. Aggiustare di sale e pepe e lasciar riposare.
Preparare la besciamella sciogliendo il burro in un pentolino dal fondo spesso. Aggiungere la farina setacciata e mescolare fino a che non schiumi. Unire il latte caldo e il sale e mescolare bene e velocemente (cosi si dovrebbero evitare i grumi). Aromatizzare a piacere con la noce moscata.
Sporcare il fondo della teglia con un po di besciamella ed iniziare a disporre i conchiglioni riempiti di farcia. Una volta riempita tutta la teglia decorare ogni conchiglione con una puna di asparago e versare la besciamella (senza esagerare, dovrebbe avanzarne circa una tazza) e cospargere di abbondante parmigiano e fiocchetti di burro. Cuocere in forno caldo circa mezzora/quaranta minuti o comunque fino a che sia ben gratinato e dorato..


domenica 9 giugno 2013

Aguzza l'ingegno...

Campagna! Come ogni week end in cui la vita sembra normale..
Pizza al metro di gruppo con gli amici il venerdi, mercato il sabato mattina, qualche lavoro di Max nel bosco e una coppia di amici a cena..
La routine che adoro..
Questa volta pero' la sfida culinaria era piu impegnativa..
La mia amica, fortemente intollerante a quasi tutti i cereali e alle verdure crude, ci presenta il nuovo compagno di religione ebraica e quindi con alcuni dettami religiosi legati all'alimentazione da rispettare..
Trovo molto stimolante ragionare su un menu carino ma che possa essere adatto a chi viene a trovarci. Immagino che mille volte si siano trovati a casa di qualcuno con forse una sola cosa che potevano mangiare in un intero menu.. Lo trovo poco ospitale e frustrante per entrambi, chi invita e chi e' invitato..
Lo vivo io ora, ogni volta che vado al ristorante, dove alla fine la scelta di cio che posso mangiare si riduce a due piatti e so quanto mi fa piacere quando a casa di amici vedo le attenzioni su preparare le cose in base ai miei problemi (verdura lavata con amuchina, niente molluschi, niente funghi etc..)

Il menu alla fine si e' composto di:
Tatin di pomodorini con pasta di farro e kamut
Insalata russa
Tomini con crema di verdure
Ravioli di kamut con patate seirass e menta conditi con zucchine (le nostre prime dell'orto, wow) e fiori di zucca
Vitello tonnato
E i fantastici macarones di Laduree per completare..

Ecco la ricetta dei ravioli, ottima per chi abbia voglia di cimentarsi con farine diverse..
250 gr di farina di kamut bianca
50 gr di fioretto rimacinato di mais
3 uova e 1 tuorlo
Un pizzico di sale
4 belle patate
Abbontante menta fresca
60 gr di parmigiano grattuggiato
125 gr di seirass (o ricotta buona)
1 uovo
4 zucchine piccole
Una decina di fiori di zucca
1 porro
Olio evo

Mescolare le farine in una ciotola, aggiungere il sale, fare la fontana e aggiungere le uova . Iniziare ad impastare e appena pronta la palla di impasto far riposare in frigo almeno un ora.
Tirare la sfoglia per comporre i ravioli.

Lessare le patate e schiacciarle, calde con lo schiacciapatate, mescolarle con l'uovo, la ricotta, il parmigiano, la ricotta, sale, pepe e la meta tritata.
Formare delle palline della dimensione di una noce e fare i ravioli.
In un tegame rosolare le zucchine tagliate a dadini e il porro sfumando con poca acqua. Unire i fiori di zucca a fettine. Cuocere i ravioli, scolarli al dente e mantecarli nel sugo con un filo d'olio e parmigiano..

venerdì 7 giugno 2013

Frigo vuoto e piatto fantastico..

E' venerdi, si parte per la campagna e quindi frigo svuotato..
Oddio, in realta' in caso di guerra da noi si puo sopravvivere comunque un mese ma..
Stamattina ho oziato, fatto i biscottini glassati e letto un po'.. A mezzogiorno la fame chimica da cortisone si e' scatenatain tutto il suo vigore.. Che mangiare? No pasta visto che questa sera si mangia la pizza e ieri pure, carne e pesce in freezer dura come il marmo, niente uova (finite nei biscotti) ed un unica verdura abbondante in frigo: cipolle di tropea (max non le ha volute in macchina per il timore effluvi!!) .. Pane raffermo e un avanzo di formaggio... E quindi: zuppa di cipolle con crostone gratinato.. Spettacolo..

Forse non il piattomideale a giugno ma salutare e purificante, sostanziosa e veramente goduriosa..

Zuppa di cipolle

7/8 cipolle di tropea grandi
Una noce di burro
Timo
Brodo vegetale
Pane raffermo
Formaggio tipo toma o fontina

In una casseruolina di ghisa ho sciolto una noce di burro e rosolato a fuoco dolce la cipolla affettata sottile. Appena lucida ho aggiunto brodo vegetale, timo e un pizzico di sale e pepe. Deve sembrare brodosa ma non annegata nel liquido. Ho lasciato cuocere per una decina di minuti fino a che le cipolle non sono state belle morbide.
Nelle casseruoline monoporzione ho versato la zuppa, ho disposto sopra una fetta di pane con una bella fetta di formaggio e infornato dieci minuti a forno alto con i grill acceso... Le cocottine avanzate le ho congelate gia pronte da infornare..(non potevo mangiarle tutte!!!)

Biscottini

100 gr di nocciole
200 gr di farina
150 gr di burro
150 gr di zucchero di canna
Estratto di vaniglia
Un paio di cucchiai di Alchermes
Zucchero vanigliato
Succo di limone
Coloranti per dolci
Zuccherini

Tritare le nocciole, unire la farina, il burro a pezzetti, lo zucchero la vaniglia e l'alchermes. Mescolare velocemente, formare una palla aggiungendo poca farina se necessario e far riposare in frigo almeno un ora.
Stendere la pasta, ritagliare i biscottini e cuocere a 180 gr fino a che dorati.
Preparare la glassa con una busta di zucchero a velo e il succo di un limone. Colorare a piacere e conservare coperta.

Far raffreddare i biscotti prima di decorare e poi spennellare con la glassa e decorare con gli zuccherini..
Ps ovviamente sono buoni anche senza glassa e zuccherini..


Poltrendo a letto dopo una settimana bella ed intensa..

Tutti mi chiedono: ma ti riposi? Ma ti annoi? Ma come ti senti? Ma non ti stancare troppo.. Ma, ma, ma...
Ed io dribblo, corro, mi diverto, mi arrabbio e vivo alla massima velocita' tutto il mio mondo..
Lunedi aferesi e dopo un regolare turno di lavoro al san raf (le mie quasi otto ore!!) cenetta a casa con Igor, il maritino di Milena, martedi secondo turno di aferesi e poi via per una merenda con Fio in centro, mercoledi Regione Lombardia per pratiche, ufficio a salutare i miei cari colleghi, commissioni al pomeriggio fino in centro, ieri poi mi e' venuta a trovare un amica carissima da Roma (povera, avanti e indietro in giornata solo per stare un po' insieme) e abbiamo camminato, camminato, chiaccherato, girato per negozi, provato cose improbabili nelle boutique, mangiato in una bella Milano (piedi a pezzi alla fine..) e poi cena da Tatiana con la sua mitica pizza e poi a casa
! Ed alle quatto come sempre occhio a palla!!
Quindi forse no, non mi riposo molto, ma di sicuro non mi annoio un attimo, mi sento bene a parte la tosse che non vuole lasciarmi sola, e mi godo ogni momento..
Oggi invece si, un po di sano ozio e poi due cosine in casa in attesa di andare in campagna..
Faro' i biscottini glassati e magari proseguo nella pittura dei runner che sto facendo..
E poi devo andare avanti a scrivere il libro di cucina per natale..
Ieri un amica che da oltre vent'anni ascolta le mie chiacchere, in una mail, mi diceva che non parliamo mai del mio stato d'animo.. Mi sono fermata a riflettere e a chiedermi come sto perche' non ci penso molto in questi giorni..
Lo dico con paura ma sono felice, mi sento bene vigorosa ed energica, sono positiva piena di progetti segreti, innamorata e continuo a non essere arrabbiata per cio che e' accaduto e sta accadendo..
Non so, forse non sono una persona molto riflessiva ma questo e' quanto..
Una vicina di casa di un altra amica mi ha scritto qualche giorno fa perche' ha ricevuto il mio libro in regalo e ha vissuto l'esperienza di un linfoma anni fa e mi dice che la stupisce un po' la mia assenza di "cazzimma" (arrabbiatura in napoletano).. Bho.. Non saprei ma continuo a non farmi prendere dalla rabbia del perche' a me la leucemia, perche' a me la recidiva, perche' a me la graft.. (Non che le incertezze spariscano ma inutile arrabbiarmi..)  Mi guardo fuori e vedo tanti che hanno in questo momento piu salute, piu serenita, ma altri problemi, e ne vedo altri che vivono il mio percorso con storie piu semplici, piu complicate, piu affaticati, piu depressi, o ancora piu affamati di vita, con stati d'animo diverso per ognuno e penso che semplicemente io son cosi.. Tutto fa parte di un viaggio da godere e affrontare comunque..
E poi finalmente stanno crescendomi capelli! Che voglio di piu!

lunedì 3 giugno 2013

Forza amica mia..

I polmoni ci fanno disperare.. La mia graft  e' un po' migliorata ma la tosse continua e tormenta.. Ma come lamentarmi? Sinceramente non me la sento proprio quando penso alla mia amica che dopo tante vicissitudini tra leucemia, trapianto, citomegalovirus, danni polmonari, esami sballati, debolezza ora si ritrova di nuovo in reparto con una bella polmonite e l'ossigeno..
Siamo entrate quasi contemporaneamente in quell'indimenticabile novembre del 2011.. Uno scricciolo nemmeno trentenne con la forza di una leonessa.. E' passato un anno e mezzo e siamo qui.. Questo e' sicuramente un traguardo ma, al contempo, il tempo inizia ad essere tanto e posso capire il senso di stanchezza, di spossatezza forse, che può provare in questi giorni.. Ci si sente in un loop..
Non posso nemmeno andare a trovarla a causa delle regole rigide del reparto e tra la mia e la sua tosse parlare al telefono e' un impresa titanica..
Questa sera il suo dolce e tenace maritino verra' qui per una pasta e due chiacchere in attesa di nuovi weekend in campagna a ridere e scherzare insieme  come la scorsa estate prima del suo trapianto, del mio secondo trapianto e di mille cose.. Eravamo piu serene allora, io dopo il trapianto mi sentivo forte, lei in attesa di farlo ma piena di fiducia.. Ora forse siamo piu stanche ma ricordati amica mia, siamo qui, sempre, comunque e e' solo un altro, faticoso, impegnativo, step di avvicinamento al traguardo!
Ci siamo viste poco in tutti questi mesi.. Prese entrambe dalla nostra battaglia.. Ma sono rapporti che si creano in modo particolare e l'affetto, pur se a distanza, e' fortissimo anche se difficile da manifestare..
Un abbraccio forte alle tue quattro ossicine!
Ps ecco il menu della serata cosi, visto che ti toccano le schifezze del Policlinico, rosichi un po' (son proprio carogna!!)
Pasta con melanzane pomodorini ricotta e pane croccante
Sformato di fagiolini, piattoni e feta
Torta di crema e albicocche (assolutamente un esperimento per cui spero di non avvelenarlo..)
Se commestibile domani aggiungo la ricetta..


domenica 2 giugno 2013

Un anno fa..

Oggi, un anno fa, dalla cameretta sterile del centro trapianti del Policlinico, mi guardavano Max e papa' attraverso il vetro.. Federica Grifoni stava per fare il primo trapianto.. Ero agitatissima, piena di aspettativa e di paure.. Chissà se una vocina dentro di me gia sapeva che il grande dono di quell'anonimo ragazzo tedesco non sarebbe bastato..
Oggi, un anno dopo, un altro trapianto dopo, e tante vicissitudini dopo, sono in campagna, a far colazione in giardino, con le mie marmellate e gli uccellini che cantano.. E' una sensazione che ti riempie il cuore!
Grazie ragazzone tedesco.. Grazie per esserci stato perche hai comunque fatto parte del cammino, hai allungato i tempi e permesso scelte difficili, grazie per avermi regalato un pezzo di te.. Oggi un attempato mandrogno ti ha sostituito ma sei stato il benvenuto per qualche mese..
Ti ho sempre immaginato in un certo modo, moro, magro, berlinese, in giro in bici, un po' artista e trasandato ed ora ti immagino in una caffetteria a far colazione, a goderti una domenica mattina con iltuo cane  (a si perche ovviamente hai anche un cane!) e magari a pensare che anche per te, quto giorno di un anno fa , e' stato particolare ed unico!