giovedì 28 febbraio 2013

Altra notte insonne..

Sono le due e di nuovo sono qui, sul divano, sveglia come fosse giorno..
Oggi, dopo due giorni di fotoaferesi pesanti, e' stata una bellissima giornata..
Gita a Torino con il mio nipotino e mia suocera! Museo egizio, passeggiata in centro, Mole Antonelliana... Erano tanti mesi che non vedevo Lollo ed era la prima volta che organizzavamo una gita cosi.. In fondo questo e' un piccolo grande regalo di questa malattia: il tempo di organizzare di mercoledi una fuga cosi', la voglia di godersi due persone care senza stress con lo spirito un po' infantile della scoperta. E' stato divertente guardare mummie e sfingi  con lui, farsi portare in giro in un museo dove era gia' stato e si sentiva protettivo e "grande" nel far vedere alla zia tutte le cose e spiegare tutto quello che stava imparando a scuola..
A casa cenetta e son crollata e ora sveglia.. Uff
Chissa quando tornera' un ciclo del sonno normale?
Per ora overdose di telefilm notturni nel tentativo di addormentarmi davanti alla tv e riflessioni su tante cose..

lunedì 25 febbraio 2013

Sono agghiacciata...

Non voglio fare valutazioni politiche ma sono sconvolta.. Siamo nel caos e non riesco a pensare cosa succedera'..
In centro trasfusionale oggi c'era clima exit pole e, mentre ero attaccata alla solita Kobe Spectra che frulla i miei linfociti, il via vai degli infermieri e dei dottori che venivano a commentare gli exit pole e ed i primi risultati era continuo.. Clima effervescente perche' sembrava che la sinistra fosse avanti (clima per altro sospetto in un ospedale che ha vissuto la sua storia d'oro proprio grazie anche al sostegno del nanetto) ma domani vedremo le nuove reazioni di questo microcosmo..
In tutto cio mi sono pure beccata interventino dell'anestesista sul mio catetere che fa le bizze ed ora ho un sacco di punti nuovi nel collo e una fasciatura degna di un pacco regalo.. Domani lo si rivede..
Per il resto good news e qualche segnalino che ci tiene sempre sulla corda.. Un bel marcatore della malattia che e' uscito dall'ultimo esame sul midollo che fa ben sperare ma il citomegalovirus che si e' risvegliato.. Vediamo se riusciamo a ricacciarlo indietro..
Insomma, son competitiva! Si era risvegliato alla mia amica Milena e non volevo essere da meno!
Arrivata a casa riaccendo la tv e vedo il disastro.. Aiuto si presenta pure Cicchitto.. A quel punto reazione: BISCOTTI!

Frollini e biscottini al cocco

Ecco le ricette


Biscottini al cocco
2 uova
150 g farina 00
200 g zucchero
150 g burro
250 g farina di cocco
1/2 bicchiere di marsala
mandorle pelate

Procedimento:
Ammorbidire il burro a fuoco bassissimo e aggiungerlo allo zucchero.
Unire poi la farina, la farina di cocco, le uova e infine il liquore, mescolare bene.
Sulla carta da forno formare delle palline schiacciarle un po e incastrare la mandorla.
Cuocere nel forno preriscaldato a 180° per circa 20-30 minuti (quando assumono un colore leggermente dorato sotto la base).

Frollini

300 gr di farina 
160 gr di zucchero
150 gr di burro
2 uova
Qualche cucchiaio di latte
La scorza grattuggiata di due limoni ed il loro succo a parte (per la glassa)
Sale
Una busta di zucchero a velo vanigliato 

Setacciare la farina e formare la fontana in una ciotola, unire lo zucchero, la scorza di limone, un bel pizzico di sale il burro morbido a pezzetti e iniziare a sbriciolare il composto ed a intridere la farina nel burro. Unire le uova e qualche cucchiaio di latte fino a avere un impasto morbido. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e far riposare in frigo per almeno un ora. 
Stendere la frolla ad uno spesso re di mezzo centimetro e ritagliare i biscottini con dei taglia biscotti.
Cuocere in forno caldo a 170/180 gr per circa 20 minuti o fino a che son dorati. 
Preparare la glassa mescolando allo zucchero a velo il succo del limone e qualche cucchiaio di acqua fino ad avere una consistenza densa. Spennellare i frollini con la glassa (una volta raffreddati).

Crisi glicemica da politiche!!!!



sabato 23 febbraio 2013

Crostata: metafora di una vita felice..


Direte oddio e' pazza! Ormai la sindrome da cuciniera si e' impossesata di lei..Ma no, non son cosi grave.. Come accennavo ieri ho fatto una crostata per la sera ma modificata.. Ero dubbiosa sul risultato perché fli ingredienti che avevo in casa erano scombinati, sbagliati ma son testona e volevo comunque fare la crostata. Questa e' la prima riflessione: perche' a volte, pur se i segnali che ci arrivano ci suggeriscono di cambiare la rotta, noi ci ostiniamo? Cosa dovremmo ascoltare? La vocina interiore del " buttati" o la prudente razionalita' del scendi al superr?Tornando alla mia crostata i problemi erano che avevo solo farina autolievitante ( e pure poca), delle mandorle intere che Max aveva preso come snack, e la marmellata di limoni fatta quest'anno e venuta male ( ossia e' rimasta liquida quasi come una spremuta).. Vabbe, almeno gli altri ingredienti base li avevo..E qui la seconda riflessione:Quando mai nella vita ci capita che tutto funzioni come vorremmo? Anche quando sembra semplice  e' matematico che l'ingrediente sbagliato ci sia.
. Per questo spesso non siamo mai pienamente felici e non ci godiamo il momento. Ma chi ci dice che invece non sia meglio?
Ecco la ricetta sbagliata ma che in realta'' era proprio buona!In sostituzione di 250 gr di farina doppio zero150 gr di farina autolievitante100 gr di mandorle tritate fini fini125 gr di Burro a pezzetti100 gr di zucchero 1 uovo1 pizzico di sale1 vasetto di marmellata di limoni ( da allungare con un po' di acqua calda)
Nel mixer miscelare farina, mandorle, burro e zucchero e uovo e frullare velocemente fini a che sia granulosa. Aggiungere qualche goccio di latte se troppo asciutta. Lavorare in una ciotola infarinata per pochi minuti, formare una palla e far riposare in frigo.Far riposare almeno 30 minuti.Stendere poi 2/3 del'impasto nella tortiera ( resta morbido quindi inutile sporcare il tagliere per stenderla con il mattarello), creare un bordino e versare la marmellata allungata. Creare delle striscioline con la pasta rimasta e decorare a griglia. Cuocere a 200 gr ( o un po' meno va da forno a forno) per mezzora.Far raffreddare bene prima di sfornarla

venerdì 22 febbraio 2013

Campagna...

Quando arrivo qui mi sento rinascere.. Il bosco, l'aria pulita, il silenzio...
A Milano poi ho lasciato neve, settimana della moda, grigino..
Qui la luce e' sempre diversa!
E poi si torna alla tradizione: questa sera polpette e polenta, plumcake di zucchine e scamorza  con affettati (in busta ovviamente! anche se mi rendo conto che essendo nel regno dei salumi e della carne.. Ma cosi e' chi viene a casa di un trapiantato si becca il rovagnati imbustato.)
Poi un esperimento: crostata di limone con una frolla modificata di farina e mandorle e la mia marmellata di limoni..  Vedremo se e' una schifezza o no..
L'ambiente incide molto sul mio stato mentale. A Milano sono iperattiva causa cortisone e sembra che mi abbia punto la tarantola, qui, dopo aver preparato per la cena con gli amici di stasera, sto apprezzando un the, un libro e il divano... Forse il verde (anche se ancora piu tendente al marroncino) ha veramente un potere rasserenante..

lunedì 18 febbraio 2013

Serata benefica al teatro Wagner di Milano..


Ciao a tutti, il 16 marzo l'Associazione Laura Coviello per la lotta contro le leucemie organizza una serata musical sulle note di Mamma mia al teatro Wagner per raccogliere fondi per l'acquisto di un ecografo portatile per il reparto di ematologia degenza del Policlinico di Milano..
Qualora foste interessati vi prego di contattarmi per i biglietti alla mail athosealice@gmail.com (cosi riusciro' a inoltrarvi la locandina che non riesco ad incollare nel post.. Che donna poco tecnologica!)

Costo del biglietto:
Adulti 15 euro
Bambini 10 euro

Si continua con le aferesi..

Siamo giunti alla terza foto aferesi.. Diciamo che la risposta non e' fulminea ma almeno la situazione non sta peggiorando e si vedono micro miglioramenti..
Dopo una settimana scorsa impegnativa abbiamo trascorso un weekend sereno, anzi direi emozionante visto che finalmente, dopo tanti tanti mesi sono riuscita a tornare nella nostra bella casetta di campagna.. Che sensazione arrivare su venerdi pomeriggio, con il sole, la luce calda sugli alberi del bosco e riaprire la casa e vedere le mie cose, la poltrona da Morticia Addams che mi ha regalato Rossana, la mia Sussi (una lampada bellissima fatta recuperando vecchi lampadari e usando pietre dure fatta da un mio amico.. Www.sussiebiribissi.it se vi interessa vederle), andare a mangiare la pizza (alle sette, a locale deserto ovviamente) e, la mattina dopo, piccoli giretti in zona e passeggiata in campagna e poi libro, camino, merenda etc..
Vita normale dopo tante peripezie..

Ieri, tornati a casa, ho fatto dei muffins leggeri ed ecco la ricettina:


250 g di farina setacciata per dolci175 g di zucchero (io di canna)2 cucchiaini di lievito in polvere1/2 cucchiaino di bicarbonato2 cucchiai di cacao in polvere amaro di ottima qualitàPesche sciroppate tagliate a pezzetti 1 bustina di vanillina250 ml di latte90 ml di olio di semi1 uovo grande 
Preriscaldare il forno a 180°/200° e mettere i pirottini negli stampi da muffins.Prepara due terrine. In una unire tutti gli ingredienti secchi e mescolare. Nell'altra unire gli ingredienti liquidi e mescolare.Unire gli ingredienti liquidi agli ingredienti secchi e mescolare brevemente così saranno più morbidi.Versare il composto nei pirottini fino a riempirli per 3/4 infornare e cuocere 15/20 minuti verificando con uno stecchino.
Domani si torna al San Raf per un altro giro.. Meno male che esiste l'ipad altrimenti queste sei ore sarebbero infinite..

giovedì 14 febbraio 2013

Good news e viva la gioia di vivere...

Dopo le ansie da esame di midollo e le peripezie dei giorni scorsi questa mattina sono arrivate le prime notizie positive..
L'esame del midollo ha dato i primi risultati e sono buoni.. Pfiuff.. Sospiro di sollievo. E chi se ne frega della pelle a macchie, la testa che si spela, e tutta la pelle dolente..
E quindi, tornata a casa ho festeggiato con papa' con giro al mercato e pranzo al Lee's ristorante coreano.. Buonissimo e molto leggero! E poi bellissima passeggiata attraverso tutta Milano scovando scorci a me sconosciuti.. Trovo stupendo godere di questo tempo per guardare questa citta' con gli occhi del turista e scoprire angoli diversi!
La nuova zona adiacente al quartiere Isola, certe vie dietro Brera, il sole e l'aria frizzantina..
Bello!
E poi son due giorni che mi diverto in cucina a inventare e sperimentare un po'..
Ieri cenetta cinese e devo dire che la mia ospite ne e' uscita soddisfatta..
A parte i miei ormai consolidatissimi spaghetti di soja mi sono lanciata in due esperimenti ma ne sono soddisfatta..

Ravioli di gamberetti al vapore
Ecco la mia personale versione:
Per la pasta
200 gr di farina bianca
60 ml di acqua calda
Setacciare la farina e fare la fontana. Versare l'acqua calda e iniziare ad impastare velocemente. Quando tutto e ben amalgamato impastare sul tagliere cinque minuti fino a che e' elastica e lasciar riposare mezz'ora.
Per il ripieno:
250 gr di gamberetti piccoli decongelati
1 scalogno tritato finemente
Salsa di soia due cucchiai
Vino di riso un cucchiaio
Zucchero 1/2 cucchiaino

Tritare a coltello i gamberetti in modo fine e condire con lo scalogno, la soja, il vino e lo zucchero.
Lasciar marinare un po'.
Stendere la pasta abbastanza sottile e realizzare i ravioli.. (Non ho i consigli giusti sulla forma.. Non sono stata in grado di dargli la tipica forma del raviolo cinese per cui sono andata su una classica forma a mezzaluna..) cuocere a vapore per qundici minuti.
Servire con salsa di soia e agrodolce in accompagnamento.

Secondo esperimento:

pollo alle mandorle

300 gr di pollo tagliato a dadini piccoli
100 gr di mandorle pelate
1 porro o due scalogni
Un pezzetto di zenzero
Uno spicchio piccolo di aglio
Salsa di soia
Aceto di riso
Salsa worchester
Sherry o marsala
Maizena

Marinare il pollo in un mix di soia, aceto, salsa worchester sherry per almeno due ore
Tagliare finemente il porro, lo zenzero e l'aglio (privato dell'anima) e soffriggerli in padella fino a che morbido e dorato.
Mettere da parte. Pulire il tegame e ungere con un filo d'olio. Tostare bene le mandorle e mettere da parte.
Versare un filo d'olio nella padella, scolare bene il pollo dalla marinata e passarlo nella maizena. Rosolare a fuoco vivo il pollo fino a che dorato e croccante. Versare la marinata e far addensare un pi' unire le mandorle e saltare bene fino a che ben cremoso. Se si vuole piu salsa sciogliere un cucchiaio di maizena in acqua calda e un po' di soia e unire al pollo e far addensare fino alla giusta consistenza.





mercoledì 13 febbraio 2013

Non ci facciamo mai mancare nulla!

Ieri, giornata campale!
Partendo dalla notte in bianco siamo arrivati a scena splatter con sanguinamento copioso sulle scale di casa..
La mattina, bella sveglia e agitatina arrivo con Max al San Raf.. Esami con mille provette e esame del midollo..
Ovviamente mi capita una dottoressa appena rientrata dalla maternita' e gia' mi dico mmmm.. Prelievo dolorosetto perche' dice che ho le ossa dure (per lo meno non siamo ancora in osteoporosi!) e mi manda a fare le fotoaferesi bella serena..
Solite tre ore di macchinino che frulla il mio sangue, film sull'ipad, lettura e chiacchere telefoniche.. Tutto sotto controllo! Poi mi staccano e mi fiondo sui panini offerti gentilmente dal centro trasfusionale e... A meta' panino mi accorgo di sanguinare copiosamente dal punto di prelievo del midollo.. Tutto sporca e gocciolante e in enorme imbarazzo corro dentro..
Momento di pathos: spogliati, fatti dare un camicino, fatti medicare, rimettiti a letto con ghiaccio compressivo.. E vabbe', forse l'anticoagulante che mettiamo nelle fotoaferesi ha diluito troppo ma vedrai adesso cicatrizza subito..
Vabbe, mi rilasso un po',  chiamo Max che per fortuna mi porta il cambio, faccio la reinfusione dei linfociti e mi dimettono.. Tranquilla ormai e' a posto..
Tempo di arrivare vicina a casa e ci risiamo.. Sgocciolo come una fontanella sulle scale di casa.. Argh che panico..
Max comunque ha un futuro anche come infermiere e io, ormai preparata al protocollo di medicazione sterile,  lo guido (dopo essere dovuto correre in farmacia ovviamente.. Chi di voi ha in casa il cerotto alto a metro e le garze sterili, l'ugurol  e il ghiaccio secco? Noi no ovviamente!)
Via a letto immobile con ghiaccio e fatta su nel cerottone come un pacco... E povero Max si e' pure ritrovato a cucinare il branzino!
Stamattina di nuovo in day hospital (penso che affitteremo una camera all'hotel san raphael) e per fortuna esami sulla coagulazione a posto ma a riposo anche oggi per non smuovere l'ematoma.. ed io che avrei voluto fare una passeggiata e avevo preso un sacco di impegni!
Stasera mi rifaccio con cenetta cinese home made con un amica. Menu azzardato e in parte mai sperimentato..
Mi son cimentata nei ravioli di gamberi al vapore (la cui forma sembra piu quella del raviolo che quella dei tipici ravioli cinesi ma speriamo nel sapore..), spaghetti di soia gamberi uovo e verdure e pollo alle mandorle con riso al cardamomo..

martedì 12 febbraio 2013

Ansia da midollo..

E' notte fonda e le mie buone intenzioni di riposare sono svanite.. Dopo mezz'ora a pensare che dopo poco sarebbe suonata la sveglia mi sono resa conto essere solo le due.. Aiutooo, impossibile stare a letto in attesa..
Tutto sembra ovattato, nell'hotel adiacente alla nostra camera qualcuno guarda " body guard" e ascolta Whitney Houston, Max forse finalmente dorme un po' e io penso alle mie cellule e cosa domani vorranno dirci..
Sembra assurdo, mi dico durante il giorno che sono serena, che tutto va come deve, che queste reazioni sono cosi "giuste" per tanti aspetti da farmi quasi sognare ma la paura e' li, nascosta nei meandri della mente, pronta a rispuntare nei momenti di minimo cedimento...
Ripenso a tante persone, penso a chi e' con me in questo cammino e mi chiedo come vivano le loro ansie..
Alcune di noi affrontano tutto di petto, con mille attivita' e la ricerca di una vita normale e piena e cercano di non parlarne.. E' li ma lo ignoriamo..
Altre le vedi piu smarrite, con una sorta di profondo dolore negli occhi che ti spaventa, una certa incapacita' di reagire e mi domando: " sono forse piu' consapevoli?" In fondo il pensiero della morte, della malattia tocca ognuno di noi e va gestito..
Altre hanno paura di tutto, vivono nel costante terrore di un infezione, di un taglio, di una complicazione aspettandosi sempre qualcosa..
Oggi, in attesa di fare la solita accettazione esami, ho incontrato una signora toscana che parte ognivolta da casa per fare i controlli e che mi dice che dopo quasi un anno ancora non ha il coraggio di vivere un istante senza mascherina.. Anche in casa..
Chi si trascina uno stuolo di parenti e si sente completamente smarrito al solo pensiero di non avere questo supporto costante e chi vuole fare tutto da solo, anche in modo eccesivamente ribelle e pericoloso..
Non so, nel frattempo, per rilassarrmi provo a rivedere un vecchio musical: Gigi..

lunedì 11 febbraio 2013

It's snowing...

Eccoci qui.. Primo giorno di fotoaferesi ed ho fatto nevicare!
Alle sette usciamo di casa e gia' i primi fiocchi venivano giu'.. Bello ma che freddino! Al San Raf solito giro per i mille corridoi tra accettazione, esami, visita e poi vi al trasfusionale per la procedura extracorporea come la chiamano loro (detta cosi' fa una certa impressione!).
Sono arrivata iper organizzata ma carica come un mulo: libro, ipad, cibarie varie, acqua..
Quattro belle orette nel lettino attaccata alla macchina e poi via verso la Tac..
Alle cinque, con la slitta di babbo natale son tornata a casa con le gambe molli molli ma tutto sommato in forma..
E quindi che fare? Spignattiamo un po': risottino porri, zucca e pancetta e frittelle di mele alla faccia della graft al fegato..

Risotto:
Semplice e banale ma saporito e adatto ad una serata innevata

Le dosi non le ho.. Perche' ho fatto veramente a caso ma direi:

Un porro affettato sottilmente
200/300 gr di zucca cotta al forno (senplicemente avvolta in carta stagnola e lasciata a 180 gradi per una mezz'ora)
100 gr di pancetta a dadini
5/6 manciate di riso carnaroli o arborio
Brodo vegetale (vero se riuscite)
Vino bianco
Olio evo, una noce di burro e parmigiano
Timo fresco
Ho stufato piano piano il porro in un filo d'olio regolando con un goccio d'acqua per non far asciugare troppo..
Ho tagliato a pezzettini piccoli la zucca e l'ho aggiunta ai porri e rosolato qualche minuto, aggiunto la pancetta a dadini e dopo un paio di minuti il riso. Ho fatto tostare e sfumato con il vino bianco.
Ho poi proceduto come per un normale risotto aggiungendo pian piano brodo caldo.
Alla fine ho mantecato con una noce di burro e parmigiano e timo fresco..

Frittelle di mele

Una mela renetta tagliata a fette spesse un centimetro
Olio per friggere
200 gr di farina autolievitante
150 gr di zucchero
Un uovo
Latte qb
Marsala
Cannella
Zucchero a velo

Ho lasciato macerare le mele nel marsala per un oretta. A parte ho preparato la pastella miscelando la farina, lo zucchero, l'uovo e la cannella aggiungendo pian piano il latte fino ad avere una pastella densa. Ho messo in frigo a riposare fino al momento di friggere. Ho impastellato le fette di mela asciugate dal marsala e fritto. Guarnito con zucchero a velo e servito belle calde.
Non proprio leggere ma..





sabato 9 febbraio 2013

Uff come prude..

Eccomi qui dopo giorni di latitanza.. In questi giorni sono stata sempre di corsa su e giù dal San Raffaele per prepararmi all'inizio della terapia di fotoaferesi..
Giovedi abbiamo posizionato il sesto catetere venoso centrale e poi sono stata sostanzialmente sequestrata per quattro ore in osservazione.. Mi sentivo molto osservata ma soprattutto scomoda.. Appollaiata in sala d'attesa sulle sedie di ferro, caldo pazzesco, pranzo con i tuc (ed e' noto come per me sia importante mangiare cose che mi soddisfano.. Quindi ero una iena) e prurito che con il caldo si acuisce tantissimo.. Arrivata a casa nel tardo pomeriggio ero devastata..
Ieri passeggiata bellissima con un'amica, sole milanese terso, pranzetto con un altra amica e  chilometri a piedi.. L'unico modo per non pensare al prurito (e poi aiuta il recupero muscolare..)
E poi sembro matta, tra cortisone a chili, faccia a luna piena, testa spelata, mani gonfie a pois e non un pelo in faccia mi sento più che altro un teletubbies.. In piu non chiudo occhio e di conseguenza anche quel poverino del mio amato maritino..
Vabbe, ripongo enormi aspettative nelle fotoaferesi e poi, non dimentico mai che questi linfociti stanno comunque lavorando per noi!!
Nel frattempo mi ingegno nel cucinare con guantini di cotone e guanto di lattice sopra (per non peggiorare la situazione delle mani gonfie e doloranti) e cercando di non affettarmi per poca sensibilita' pasticcio come sempre..
Per una cenetta da amici questa sera ho preparato dei biscottini salati di accompagnamento.. Non mi e' chiarissimo a cosa possano servire ma direi come aperitivo, accompagnamento a un piccolo pinzimonio con un buon vinello frizzantino..
Ecco la creazione fatta ovviamente con cio che c'era di creativo in casa ma assolutamente modificabili tenendo buona la base:

200 gr di farina
Un pizzico di lievito in polvere per torte salate
Il tuorlo di un uovo
100 gr di burro sciolto e raffreddato
Un pizzico di sale
Un goccio di latte per ammorbidire l'impasto
A questa base ho aggiunto

Sei o sette prugne secche tagliuzzate fini
Speck a dadini
Formaggio grana (una manciata generosa)
Cumino
Curcuma
Alghe essiccate
Paprica dolce

Mescolare bene il composto base in una ciotola e, quando morbido ed amalgamato, unire gli altri ingredienti. Impastare fino a formare un impasto compatto che si stacca agevolmente dalle pareti della ciotola. Formare un rotolo e posizionarlo su un piano lievemente infarinato. Tagliare a rondelle alte mezzo centimetro e cuocere in forno caldo (180 gradi) per quindici/venti minuti.

Le alternative per insaporire che mi vengono in mente possono essere mille:

Pomodori secchi, olive, capperi e pecorino
Mandorle tritate, gorgonzola a pezzetti (in questo caso attenzione a non mettere troppo latte)
Spezie miste e caciotta grattugiata
Avanzi di salame crudo e peperone a pezzettini
....
Insomma quel che c'e' per far fuori i mostri del frigo..
 



martedì 5 febbraio 2013

Giornate di relax cercando di ignorare i pruriti furenti..(e nonpensate male..)

Pian piano mi dedico sempre piu' alle mie piccole cose cercando di riconquistare ritmi e abitudini dopo questo primo periodo di semi clausura.. Come un animaletto andato in letargo rispunto dalla mia tana e guardo fuori con quello stupore che ti riporta di nuovo nel mondo.. Quindi ieri lunga passeggiata in una milano bellissima, illuminata da un sole terso e con l'aria tiepida. Ero stata ai controlli, tutto procede benino anche se la graft non migliora come vorrebbero e quindi domani siamo di nuovo li a valutare come procedere (fotoaferesi, ossia tiriamo fuori il sangue, abbronziamo i linfociti per addormentarli un pochino e li rimettiamo dentro oppure metotrexate, blando chemioterapico..). In entrambi i casi mi tocca di nuovo un bel catetere centrale nel petto.. Vabbe' niente cose scollate, intanto siamo ancora in inverno..
Poi ieri sera cannelloni di magro e oggi pranzetto messicano light con la mia amica Cecilia..
Ecco le ricettine messicane in versione leucemiche con graft al fegato e sotto terapie miste.. Ma adatto anche a chi adora i sapori tex mex ma vuole cucinare in modo piu' leggero..
Fajitas di pollo per due

200 gr di pollo a fettine
Mezzo peperone rosso e mezzo peperone giallo
1 cipolla
1 limone
2 cipollotti
Cumino
La punta di 1 peperoncino
1 lattina di birra chiara
1 avocado
10 pomodorini
1 altro limone
Formaggio (ideale ovviamente quel bel formaggio giallo e compatto usato in messico altrimenti una toma saporita) grattuggiato a filetti con la grattuggia a fori grossi
Zucchero
Sale
Tortillas

La sera prima (o almeno 8/10 ore prima) mettere a marinare il pollo fatto a striscioline nella birra con sale, limone a fettine, cipollotto affettato, un pezzetto di cipollotto e il cumino.
Preparare le salsine:
Guacamole light - schiacciare con una forchetta l'avocado maturo, con due o tre pomodorini tagliuzzati finemente, mezzo limone spremuto, un pizzico di sale e a piacere peperoncino tritato e cipollotto tritato (io non potevo)
Pico de gallo - tagliuzzare i restanti pomodorini finemente, unire un po di limone, zucchero, peperoncino (se si vuole) sale e un goccino di aceto o limone
Formaggio - semplicemente grattuggiato grossolanamente

Affettare i peperoni e la cipolla e cuocere sulla piastra o su una padella pesante con un filo d'olio e cumino. Quando quasi cotti unire il pollo scolato dalla marinata e saltare velocemente. Scaldare in forno le tortillas e disporre il tutto sulla tavola ed ognuno si servira' a piacere.




domenica 3 febbraio 2013

Muffins di panettone..

Ieri, ispirata da un'amica, mi e' venuta voglia di riciclare del panettone avanzato.. E quando farlo se non il 3 di febbraio? 
A Natale un cliente regala sempre a Max un fantastico panettone da cinque chili che ha mangiato solo lui visto che io ero in ospedale. Ne sono andati (in parte sul suo pancino) circa tre chili e ora ovviamente non ne puo' piu! E da un po' mi dicevo: devo riciclare.. 
Quindi ecco i muffins di panettone.. Ricettina facilissima e leggera trovata su un blog di cucina e ovviamente lievemente ritoccata nelle dosi ed alleggerita sostituendo il burro fuso con l'olio..

250 gr di panettone 
250 gr di farina
100 gr di zucchero di canna
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
1 uovo
200 ml di latte 
75 ml di olio di semi

Accendere il forno a 180°. Nel mixer tritare il panettone e unire gli ingredienti secchi (farina, sale, zucchero e lievito) e dare una mescolata veloce. In una ciotola capiente mescolare quelli umidi (latte, olio e l'uovo e sbattere leggermente) unire poi nella ciotola gli ingredienti secchi e mescolare velocemente con la frusta lasciandolo un po' grumoso.
Con il composto così ottenuto, riempire per 2/3 gli appositi stampini (io uso quelli in silicone, se pero' avete quelli in alluminio usate i pirottini di carta per evitare di dover imburrare e infarinare)
Infornare per circa 15-18 minuti, fino a quando risulteranno belli dorati. Attenzione a non cuocerli troppo altrimenti i muffins risulteranno gommosi.
Costo minimo, poco dolci e buoni..
Volendo la mia amica ha aggiunto alla sua versione di muffins le goccie di cioccolato fondente. Secondo me un ottima idea ma ovviamente non le avevo in casa..
Secondo me buoni anche con una decorazione di glassa di zucchero e cioccolato.. Ma vabbe' i miei sono basic..

Nottata un po' agitata..

E' vero, come dice il mio buon Onida, questa graft e' una mano santa in un caso come il mio.. Ma quando ti trovi a rotolarti nel letto per qualche ora con questa sensazione di mille ragnetti che ti camminano addosso e ti mordicchiano qua e la come se stessi dormendo su un albero della foresta amazzonica senza un adeguato repellente per insetti le tue sensazioni di massima gioia si attenuano minimamente..
E' comunque con la "gioia" nel cuore e la convinzione che questi cari amici linfociti stiano lavorando come si deve che all' una e mezzo di stanotte ero al telefono con il medico di guardia del centro trapianti del San raf per capire se potessi intervenire con qualche miracoloso farmaco che ovviamente non avevo in casa.. Alla fine abbiamo ripiegato sul Reactine, non perche' avessi la febbre da fieno (un po' prematura a gennaio)  ma perche' l'unica cosa che, in una dotazione casalinga di farmaci degna di una ben fornita farmacia, ci fosse minimamente adatta allo scopo.. Oggi Max recuperera' qualcosa di piu adatto all'eventuale bisogna..
Nel frattempo anche lui ha dormito pochissimo (le gioie del matrimonio) ed ora, stoico come sempre, si sta accingendo ad andare a correre..
Poveretto lo ammiro veramente!
Io intanto, grattando come una scimmietta, ma stando anche attenta, mancherebbe solo infiammare i miei ponfetti ulteriormente e magari infettarli, cerco di recuperare ancora a letto e mi sfogo un po' sul blog..
Poi arrivera' papa' e confido di distrarmi un po'.. E poi tra un po' cortisone e confidiamo che le ottimistiche previsioni della dottoressa tra stasera e lunedi ci portino dei segnali positivi che al momento non sembrano proprio prossimi a venire..
Ps. Ovviamente e' uno sfogo e poi mi dico: stai zitta! Sei qui, stai combattendo e Lucia avrebbe sacrificato di tutto per avere una reazione cosi che magari le avrebbe salvato la vita e allora la penso tanto e mi dico " va bene cosi! Lamentiamoci ogni tanto poi andiamo avanti perche' ne vale ASSOLUTAMENTE la pena! ". ciao amica mia e non ti arrabbiare con me se ogni tanto mi lagno un po'...
Buona domenica a tutti..

venerdì 1 febbraio 2013

Evvai a breve una bella faccia a luna piena!

Ebbene si i miei pois cutanei si sono decisamente diffusi ed intensificati e oggi sono stata oggetto di studio al sanraf.. Da un modesto 40% di superficie corporea coinvolta di martedì oggi abbiamo raggiunto un più che onorevole 95%. Praticamente tutto tranne la faccia e la testa se non in piccola parte (miracolo visto che l'unica parte alla vista. Per il resto mani piedi e tutto il resto..)
Come intervenire? Ma con un bel dosaggio massimo di cortisone! Per cui effetti collaterali previsti faccia gonfia a luna piena e probabilissimo aumento di peso. (Se ingrasso troppo e non entro più nei due fantastici vestiti comprati domenica faccio causa ai miei linfociti!)
Visto che in realta' i linfociti son di papa' gli ho detto di fare una telefonatina ai ragazzi e dirgli di concentrarsi essenzialmente sulle cellule malate piuttosto che su di me e, se nel caso fosse impossibile, almeno niente "cacca verde" e altre cose strane e pericolose.. Speriamo abbiano capito..
Per festeggiare ho deciso di rifare i gnocchi ma, questa volta, verdi con borragine e cavolo nero (che onestamente iniziavano a dare qualche segno di depressione e dovevo cucinare in fretta)

Gnocchi di patate borragine e cavolo nero

Due belle patate (circa 350 gr)
Un mazzetto di borragine e uno di cavolo nero (una volta cotti e strizzati per bene diventano circa 250 gr)
Farina qb (circa 120 gr ma bisogna anche andare a occhio
Un uovo piccolo
Un pizzico di sale

Lessare le patate e schiacciarle ancora calde con lo schiaccia patate e farle raffreddare un po'
Cuocere in padella con la sola acqua di lavaggio le verdure tagliate e, una volta cotte e fatte raffreddare, strizzarle bene e tritarle finemente.
Unire le verdure e le patate, l'uovo e iniziare ad aggiungere la farina (partendo con circa due terzi) ed impastare per bene e velocemente. Una volta creata una palla che non attacca piu alle mani tagliare un pezzo e iniziare a fare i rotolini. Tagliare i gnocchetti e rotolare sul rigagnocchi o sulla forchetta.
Cuocere in acqua bollente salata fino a che non vengono a galla.
Come condimento libera scelta:
Pomodoro
Una fonduta di bitto o raschera
Burro e salvia e aglio