giovedì 31 gennaio 2013

Mi sento come un tacchino...

Se fino ad adesso trovavo che il look pelatino e smilzo tutto sommato mi donasse in questi giorni mi sento veramente uno schifo.
Mi e' venuta la graft e quindi la mia pelle e' deliziosamente a puntini purulenti su petto, gambe, schiena, braccia, mani e piedi.. In piu sono riuscita a farmi venire un bel raffreddore e tosse tipico della stagione. Peccato che, oltre al naso rosso mi siano gonfiate le tonsille quindi il mio collo da cigno sia piu simile a quello di un tacchino con il gozzo.. Veramente una gnocca! Un tacchino spiumato... Wow

Ovviamente questa sera torna Max e ho cercato di prepararlo allo choc.. Fortunatamente mi ama sempre ed ha minimizzato dicendomi " ma dai esageri!"
Provero' comunque a stordirlo con i gamberoni al latte di cocco. In realta' non credo li abbia mai mangiati ma sto cercando di introdurlo a sapori un po' diversi..

Ecco la ricetta
Per due, abbondante
500 gr di gamberoni freschi
1 bicchierino di sherry
3 cipollotti
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di curcuma
1 cucchiaio scarso di garam masala
Il succo di mezzo limone
1 lattina da 500 ml di latte di cocco
150 gr di riso basmati
Olio sale

Pulire i gamberoni da testa e guscio e filetto nero. Rosolare in una padella a fondo spesso i cipollotti affettati finemente e l'aglio tritato con un filo d'olio. Quando la cipolla sara' ammorbidiya e lucida unire i gamberi, sfumare con lo sherry e unire le spezie. Unire il late di cocco e far consumare per una decina di minuti.
A parte cuocere il riso lessandolo oppure, se si vuole una cosa piu' carina e saporita, cuocendolo pilaf. (Ossia in una padella dove avremo rosolato un altro cipollotto tritato, saltato il riso e coperto a filo di brodo vegetale con una bustina di zafferano sciolta all'interno. Coprire con il coperchio e lasciar cuocere a fiamma bassa. Spolverare di pistacchi e mandorle tostati e tritati grossolanamente)


lunedì 28 gennaio 2013

In taxi sotto la neve

Giornata in giro sotto la neve ma rigorosamente in taxi..
Dopo essere stata semi reclusa per giorni ho scelto la giornata migliore per fare un po' di giri..
Faceva un freddino! Un bella nevicata mattutina ed io avevo deciso di andare a salutare tutti al policlinico e definire come destinare i soldini raccolti. In piu' lefficientissimo San Raffaele mi ha chiamato per andare a fare la visita oculistica veramente con la massima urgenza..
E' stato bello rivedere i miei dottori, chiaccherare e spettegolare  un pochino e sentire il loro affetto.. E poi ci siamo anche goduti uno spuntino veloce.. Fagottini di peperoni, cumino e formaggio..
Il tassista, dopo due minuti con i finestrini chiusi, mi dice un po' seccato: ma lei ha del cibo?
Ed io, solo allora, mi sono resa conto che, essendo ancora bollenti, emanavano aromi di peperoni e cipolle appestando tutto il taxi.. Vabbe' alla fine si e' rassegnato e poi mi ha scroccato 16 euro..
Poi, siccome sono famosa per finire in situazioni un po' fantozziane, arrivata all'ambulatorio oculistico e vengo indirizzata alla stanza 7. Mi accomodo e inizio a leggere.. Dopo un po' inizio ad essere perplessa, sembra in penombra e mi domando che visita stia facendo.. Dopo mezz'ora il dottore dello studio a fianco si pone il problema di questa pelatona con mascherina appollaiata sulla panchetta e si prende a cuore il mio caso.. La dottoressa verso cui ero stata indirizzata non era venuta e avrei potuto aspettare ore.. Per fortuna mi ha preso in carico lui e mi ha detto che sostanzialmente non ho nulla.. Almeno agli occhi.. Meglio di niente..
Poi, recuperata mezza ccecata dalle goccine sono stata recuperata da mio cognato e riportata a casetta.. E stasera un bel Grey's anatomy tanto per rimanere in tema ospedaliero..


venerdì 25 gennaio 2013

Piastrine birichine..

Oggi ho fatto visita e controllo e, siccome non ci piace stare tranquilli, e' arrivata la sorpresina: piastrine sempre in calo e non sappiamo bene perche'. Le cause possono essere mille e loro pensano sia a causa di un cocktail di farmaci.. Speriamo..
Se pero' nei giorni scorsi, forse a causa della tristezza e del cattivo umore, mi son fatta mille film negativi, oggi sono serena! Ovvio sarebbe meglio che tutto fosse stabile e perfetto ma la perfezione non e' di questo mondo! Per cui inutile stressarsi..
E poi oggi c'era il sole, Max e' stato con me tutto il giorno, siamo andati fuori a pranzo, a passeggio in centro e a trovare Antonio, poi a fare merenda in pasticceria ed ora e qui, dietro di me a lavorare (poveretto deve recuperare!)
E' stato bellissimo passeggiare per via Vincenzo Monti, corso Magenta e le vie del centro guardando le vetrine a braccetto.. E pensare che in quelle zone normalmente correvo da un cliente all'altro senza godermi nulla..
Ed ecco la ricettina di oggi! In realta' si tratta di un piatto cucinato sabato sera per una cenetta con due amici ma poi gli eventi della settimana hanno fatto si che dimenticassi di pubblicarla..

Calamari imbuttunati (ricetta campana un po' rivisitata..)

1 calamaro di medie dimensioni a testa
3/4 pomodorini ciliegia o piccadilly a testa piu altri 3 a testa per il sugo..
Olive taggiasche denocciolate a piacere
Capperi dissalati a piacere
Pan grattato o, meglio ancora mollica di pane raffermo lievemente tostata
Olio evo, aglio, poco sale e aromi (prezzemolo, maggiorana, timo..)

Tritare nel mixer i tentacoli dei calamari ben puliti con le olive, i capperi, il pane e i pomodorini e le erbe aromatiche e un pezzettino di uno spicchio d'aglio privato dell'anima.
Farcire con le mani o un cucchiaino o la sac a poche i calamari (io l'ho fatto banalmente con le mani premendo bene per rimpirli fino in fondo) e chiudere con uno stecchino.
Rosolare i calamari in padella con olio e uno spicchio d'aglio vestito e sfumare con mezzo bicchiere di vino. Salare ma non esagerare perche i capperi e le olive sono molto saporiti. Unire al ripieno avanzato gli altri pomodorini tagliati a pezzetti e cuocere altri dieci/quindici minuti.. Li ho serviti con del riso basmati bianco e direi che sono stati apprezzati anche da un quasi vegetariano..



mercoledì 23 gennaio 2013

Reazione al dolore..

Sono state giornate brutte.. Dopo lo schiaffo della perdita di Lucia sono rimasta prostrata e dolente. Dopo una domenica in cui mi sembrava di galleggiare in un limbo, lunedì e martedì ho dovuto affrontare l'idea che si deve andare avanti anche quando dietro di te restano tante amiche.
Max e' partito lunedì sera per andare al funerale di Lucia. Volevo esserci, me lo hanno impedito. Da un anno a questa parte non riesco a congedarmi dalle persone che perdo per colpa di questa malattia. Anche in questo e' un ostacolo! .
La mia mamma, la mia nonnina, Antonia, Anna ed ora Lucia..
Ma in qualche modo sono stata li. Grazie alle amiche di Lucia e alle cugine e a Roberto che hanno voluto che Massimo parlasse e leggesse il post scritto su Lucia nel blog. E' stato un grande regalo per me e un modo per far arrivare ancora piu' forte il mio saluto a Lucia. Massimo era molto emozionato e commosso. Tramite i suoi racconti delle grandi emozioni della cerimonia, dell'affetto sentito verso Lucia mi sono sentita piu' vicina.
Fino a martedi pomeriggio, dopo la cerimonia, sono rimasta chiusa in casa con poca voglia di parlare e una malinconia di fondo e ho cercato di non pensare a nulla con tecniche bieche (ho rispolverato un hobby di molti anni fa, il punto croce, ed ho ricamato per ore). Poi ho iniziato a reagire. Lo devo fare per me e per chi mi vuole bene. Le mie amiche che, come me, stanno vivendo questa brutta malattia si sono strette intorno a me, tutte quante spaventate e tristi perché, da che siamo entrate in questo mondo, ci siamo rese conto di quanta sofferenza esista e quanto tutto sia precario.
Ma poi oggi una bella notizia:  una di loro, la mia amica Milena, dopo oltre quattro mesi e mezzo di ricovero e mille complicazioni, e' tornata a casa e si sta riprendendo. Un'altra delle leukemian girls mi ha telefonato felicissima appena lo ha saputo perche' a fianco al dolore c'e' sempre la speranza.
Ed allora sono tornata a sorridere e ho fatto una bella passeggiata e mi sono rimessa a cucinare..
Devo coccolare il mio amore e coccolare me stessa e quindi questa sera ho inaugurato la tajine.
Ecco la ricetta:

Cosce di pollo (un paio a testa se sono piccole)
Due patate
Mezzo peperone
Tre carote
Mezzo finocchio
Mezza cipolla grande
Due coste di sedano
(Insomma la verdura che si ha in casa)
Uno yogurt o due cucchiai di panna acida
Cumino
Curcuma
Coriandolo
Un limone
Aglio
Paprica dolce

Far marinare il pollo per alcune ore con le spezie e lo yogurt
Nella tajine o in una pentola capiente a fondo spesso rosolare con un filo d'olio la cipolla affettata sottilmente e l'aglio stando attenti a non farlo bruciare. Aggiungere il pollo e rosolarlo da tutti i lati. Unire le verdure e versare un paio di bicchieri d'acqua recuperando anche gli eventuali residui della marinata. Coprire con il cappello a cono della tajine o con un coperchio e lasciar cuocere a fuoco medio basso per almeno mezz'ora. Scoprire e far asciugare un po il sugo.
Quando il sugo si e' un po' ritirato aggiungere coriandolo tritato e servire magari con un bel couscous.

Pam, questa e' per te!





lunedì 21 gennaio 2013

Addio amica mia

Ieri Lucia e' diventata un angelo.
Ha perso la sua battaglia. Ha lottato fino allo stremo a fianco alla sua mamma e a suo marito.. Ma questa malattia infame ha vinto un'altra volta.
Ed io sono qui, a combattere ancora ed a pensare come ci siamo conosciute, al percorso fatto insieme, alle paure ed alle speranze che ci hanno accomunate..
La prima volta ci siamo incontrate facendo la spirometria. Questa bella ragazza alta, magra elegante.. Abbiamo iniziato a chiaccherare da subito, come due vecchie amiche ma pensando fosse un incontro fortuito.. Poi, due giorni dopo mi hanno trasferito e ci siamo trovate insieme.. I giorni sono passati tra un film, un programma politico, la lettura del corriere e chiacchere sulla casa, sui vestiti, sui bambini, su tutte quelle piccole cose di vita quotidiana che ci piacevano.. Abbiamo sognato insieme giornate al mare da lei, week end in campagna da noi, certe che il domani ci sarebbe stato. Era nata un amicizia con lei, con Diana la sua fantastica mamma, con Roberto..
Abbiamo parlato tanto di noi, delle nostre amiche pazzerelle, dei nostri mariti cosi adorabili ed innamorati, dei dolori provati nella vita (la mia mamma ed il suo papa'), abbiamo riso dei comportamenti dei medici, scherzato sul terribile cibo della mensa, ironizzato sulle nostre fissazioni. Poi sono andata a casa e tutto a iniziato sempre piu' a precipitare..
Ora e' in cielo ed io sono arrabbiata. Sono arrabbiata con la vita e con questa brutta malattia che ruba le persone belle. Non c'e' un perche', e' inutile prendersi in giro e cercarlo..
Egoisticamente ho paura... Roberto ieri mi ha detto che io devo farcela anche per lei ma e' dura crederci sempre perche' ti chiedi perche' tu e non un altro... Poi respiro a fondo e ricomincio a lottare e sperare..
Lucia, ora sei lassu' con tante persone che ho amato. Voglio pensare che oggi sia serena, che i dolori siano passati, che tu sia in costume, con i capelli lunghi, bella e radiosa come ti ho visto in molte foto a guardare con occhi pieni di amore la tua famiglia che ora affronta questo incubo ma che pian piano trovera' la forza di procedere per i tuoi cuccioli.. Tu continuerai a giocare ai numeri con Annalisa da lassu' e continuerai a proteggerli per sempre..
Ti voglio bene

venerdì 18 gennaio 2013

Ogni controllo che ansia...

Questa mattina esami e visita. E' inutile nascondersi, ogni notte antecedente ai controlli sono agitata e preoccupata. Ogni minimo segnale che mi sembra strano tormento la dottoressa che mi segue ora per capire cosa ne pensa. Oggi andava tutto bene ma sono un po' scese le piastrine e sono andata in paranoia.. In realta' lei mi ha detto che e' normale e che tutto va bene ma mi rendo conto che questo nodo allo stomaco e' li', latente ed un po' stressante. Chissa' quando tornero' a vivere in modo piu' sereno i momenti dei controlli. Nel periodo successivo al precedente trapianto ero piu' tranquilla, anche se sapevo che nulla era scontato la mia mente rifiutava il senso di pericolo imminente. Poi, dopo tre mesi, la scottatura bruciante della recidiva ed ora mi rendo conto che sono piu' fragile..
E quindi cosa ho fatto oggi? Ovviamente cucinato per tenermi impegnata, forse anche esagerando un po' ! Ed ora sono stanca stanca ma non diciamolo a Max altrimenti mi sgrida..
A pranzo per fortuna sono venuti a trovarmi tre colleghi e li ho rimpinzati per bene e mi sono distratta..
Menu del pranzo
Pancakes alle zucchine e robiola e pasta con carciofi e gamberi...
Poi biscotti burrosissimi intanto domani inizio le pastiglie per i trigliceridi (e poi mi han detto che non dipende dall'alimentazione...) e stasera puntarelle con la carne alla griglia..

Ecco la ricetta dei pancakes, una ricetta carina per un antipasto o un aperitivo..

100 gr di farina autolievitante
70 ml circa di latte ma io vado ad occhio
2 uova
Sale
Due zucchine
Aglio
Olio
Burro

Ho grattuggiato le zucchine e le ho rosolate in padella con olio, aglio e sale facendole asciugare bene.
In una ciotola ho miscelato la farina, il latte versato a filo miscelando con la frusta per evitare i grumi ed ho aggiunto le uova e il sale. Ho sbattuto bene fino ad avere un composto liscio ed ho unito le zucchine. Volendo si possono aggiungere formaggio grattugiato e sostituire le zucchine con pisellini frullati o cipolla stufata o asparagi, spinaci... In un padellino lievemente unto di burro ho versato un mestolino di composto e l'ho girato quando sulla superficie si sono formate le bollicine. Ho proseguito fino alla fine del composto senza piu ungere il padellino. Li ho tenuti in caldo e serviti con una cremina di robiola, senape e un goccio di latte. Ma sono buonissimi serviti con i salumi o del salmone affumicato (ma siccome io non li posso mangiare....)

Pasta gamberi e carciofi (per quattro)

3 carciofi
Aglio
12 gamberoni o mazzancolle
300 grammi di pasta corta
Prezzemolo
Olio
Fumetto di pesce

Ho rosolato 3 carciofi tagliati fini con l'aglio e l'olio fino a cottura. Ho lessato la pasta molto al dente, l'ho saltata nei carciofi aggiungendo i ganberi sgusciati e puliti (ricordatevi sempre di togliere l'intestino) e tagliati a tocchetti e ho risottato sfumando con il fumetto e un po' di acqua di cottura. Ho guarnito con il prezzemolo e via..

I biscotti han talmente tanto burro che vi fan male e quindi non vi do la ricetta.. Buoni pero'!!

giovedì 17 gennaio 2013

Scorrono le giornate e domani nuovo controllo..

Le giornate scorrono serene tra un'amica a pranzo e l'altra e i miei pasticci in cucina.. Ora, dopo aver preparato il fumetto di pesce per un pranzetto di domani sto cercando di eliminare un po' di odor di pesce dalla casa per evitare che Max svenga entrando..
Questa mattina e' arrivato papa' e, come ormai nuova tradizione di questo periodo, ci siamo avviati al mercato. C'era il sole, io ero bella imbacuccata e armata di mascherina 3M iperprotettiva, e il mercato risplendeva di colori.. Mi son sentita cosi bene, comprando agretti (i primi, ancora carissimi in realta') verza, borragine, pomodorini, porri, cavolo nero, fragranti cipollotti, arance e poi calamari, gamberi, branzino, salmone... Che spettacolo! Ho provviste per dieci giorni..
Poi a casa, a chiaccherare con papa' facendo la focaccia con lo stracchino.. Mi chiedono se non mi annoio dovendo stare sempre in casa. Come posso annoiarmi godendo della mia casa, pasticciando in cucina, guardando un bel film, due chiacchere e progettando iniziative nuove per il Policlinico soprattutto quando penso a Milena e Lucia che sono ancora in ospedale.. Mi sento gia' molto fortunata..
Ieri poi abbiamo definito la nuova ristampa del libro, questa volta in collaborazione con l'associazione Laura Coviello. La signora Coviello e' fantastica, sta dedicando la sua vita per migliorare la vita dei pazienti ematologici e aiutare i medici nella ricerca e potremo fare tante cose insieme.
Intanto chi aspetta il libro abbia pazienza. Tra un po' saranno pronti...

Ps la focaccia con lo stracchino non e' una ricetta visto che e' tutto pronto ma secondo me e' una salvezza per una cenetta veloce o un aperitivo improvvisato..
Due confezioni di pasta stesa per focaccia (io uso Buitoni)
Tre confezioni di stracchino di medie dimensioni
Olio evo
Sale grosso
Origano

Ho steso bene il primo rotolo allargandolo fino a riempire tutta la teglia del forno
Ho distribuito sopra lo stracchino a pezzetti e un po di origano
Ho coperto con il secondo rotolo di pasta per focaccia portandolo alla misura di quello sottostante e ho schiacciato ai bordi. Ho spolverato di sale grosso e olio abbondante (e' buona un po' untina...)
E via in forno a 200 gradi fino a quando non e' ben colorita e croccante.. Servita a spicchi con un pinzimonio e vino bianco e' buonissima e iper veloce

martedì 15 gennaio 2013

Ricettine alla faccia dei trigliceridi

Oggi soliti controlli, tutto bene a parte i trigliceridi alti. Quasi una beffa per una che non ha mangiato quasi nulla per tre mesi e ora cucina tutto con pochi grassi e molti aromi.. Ma mi han detto che non e' colpa dell'alimentazione ma dell'immunosoppressore.. E quindi proseguo a mangiare come sempre..
Oggi mi ha raggiunta a pranzo un'amica.. Pasta al volo perche' avevo poco tempo ma comunque buona e leggera..

Pennoni al radicchio tardivo, pinoli uvetta, pistacchi e speck

80 gr di pennoni a persona
1 cespo di radicchio tardivo a persona
Una manciatina di uvetta, una di pinoli e una di pistacchi non salati tritati
Un cipollotto a persona
30 gr di speck a dadini a persona
Marsala secco
Parmigiano
Olio sale e pepe

Tosto a padella pulita la frutta secca, la tolgo e nella stessa padella rosolo il cipollotto tagliato e lo speck facendo imbiondire il cipollotto, unisco l'uvetta e il radicchio a fettine e aggiungo la frutta secca. Lascio stufare sfumando con mezzo bicchierino di marsala,lascio evaporare l'alcool, aggiusto di sale e pepe. Cuocio i pennoni (ma va bene qualunque pasta corta un po' ruvida), salto in padella ancora al dente con un mestolino di acqua di cottura e manteco con olio a crudo. Spolvero di parmigiano e son pronte..
Buone, sane perche' ricche di verdura e frutta secca, saporite grazie all'amarognolo del radicchio, l'affumicato dello speck, il dolce dell'uvetta e il croccante della frutta secca..

Questa sera mi devo invece costringere a mangiare proteine! Uff mi hanno sgridato ma la carne mi disgusta.. Come risolvere? Pasticciando la carne..

Quindi questa sera pollo marinato al miele e aceto balsamico e riso basmati con frutta secca e curcuma

Pollo a fettine
Salsa di soia
Glassa di aceto balsamico
Miele
Mezzo limone
Riso basmati
Due scalogni
Mandorle spelate
Anacardi
Pistacchi
Un cucchiaino di curcuma
Brodo vegetale
Olio, sale

Ho marinato tutto il pomeriggio il pollo a striscioline in un intingolo di salsa di soia, glassa di aceto, miele e il succo di mezzo limone (per le dosi io vado ad occhio e assaggio...)
Salterò poi il pollo con la sua marinata fino a che sia ben glassato.
In un tegame con il bordo alto e il coperchio tosto la frutta secca leggermente tritata, la tolgo e rosolo con un filo d'olio lo scalogno tritato, tosto il riso e aggiungo la frutta secca. Copro con brodo vegetale in cui ho sciolto la curcuma, copro con il coperchio e lascio cuocere per assorbimento.
Servo il riso per accompagnamento..

Vi chiederete perche' tutta questa frutta secca.. E' ricca di sali minerali vitamine e potassio.. E sto cercando di convincere le dottoresse a liberarmi delle pastiglie di potassio che trovo indigeribili..








lunedì 14 gennaio 2013

Che bello essere a casa...

E' difficile descrivere la sensazione di relax mentale che si prova ad essere nella propria casa, incontrare qualche amico senza vestizioni particolari ed essendo vestita da civile.. Mi sto godendo ogni istante, anche una domenica trascorsa con un'amica a sistemare la cabina armadio. Grazie Raffaella senza di te sarei ancora sommersa da quei centocinquanta vestiti, maglioni, pantaloni, gonne che abbiamo diviso e sistemato ieri.. Alle sei ero KO ma molto soddisfatta ed ora il mio armadio e' stupendo, in ordine, con meno cose ma selezionate e che mi vanno bene.. Del resto son tornata alla taglia del liceo.. :-) una dieta che non consiglio a nessuno ma almeno un punto di soddisfazione dopo tutti questi patimenti!
Oggi poi sono diventata proprietaria della mia bellissima Cinderella, una lampada da sogno di Sussiebiribissi del mio amico Antonio tutta bianca e brillucicosa di pietre dure verdie fucsia... Wow non vedo l'ora di sistemarla in soggiorno in campagna, camino acceso, the e un bel libro..(ecco il loro sito www.sussiebiribissi.it).. La sognavo da tempo e spero mi porti fortuna..
Ora the con un amica e due chiacchere...

venerdì 11 gennaio 2013

Cenetta post primo controllo

Questa mattina ho fatto il primo controllo da donna libera (inutile nascondersi il fatto che alle tre e mezzo, questo notte, fossi sveglia! L'agitazione incombeva..). Per fortuna tutto procede per il meglio e quindi questa sera ci siamo regalati una bella cenetta di pesce.
Due ricettine come sempre un po' sperimentate (uno dei miei difetti e' che difficilmente, a parte pochi piatti fondamentali e qualche dolce, rifaccio una ricetta esattamente come altre volte. Vengo sempre tentata da modifiche..) ma molto buone e leggere..
Linguine o tagliolini (io in realta' avevo in casa solo tagliatelle) ai gamberi e pomodorini e orata marinata in crosta di patate.

Per la pasta:
60 grammi di pasta per persona
5/6 mazzancolle per persona
5/6 pomodorini per persona
Uno spicchio d'aglio un paio di mestoli di fumetto denso
Prezzemolo
Olio sale

Innanzitutto ho preparato il fumetto con gli scarti dell'orata, teste e gusci dei gamberi, una cipolla piccola, qualche pomodorino tagliato un filo d'olio e mezzo bicchiere di vino. Una volta ben rosolato il tutto, ho aggiunto un paio di bicchieri d'acqua e ho fatto consumare per mezz'ora. Io non li avevo ma sarebbe stato perfetto aggiungere anche una costa di sedano e qualche gambo di prezzemolo.
Poi l'ho filtrato schiacciando bene per far uscire tutti i sapori e lasciato riposare.
Ho portato a mezza cottura la pasta e in padella ho rosolato uno spicchio d'aglio con un filo d'olio. Ho aggiunto i pomodorini tagliati e scolati dei semini e cuocio pochi minuti. Butto la pasta, i gamberi a pezzetti (ps ricordatevi sempre di pulire i gamberi dal filetto nero) e aggiungo pian piano il fumetto per portare a cottura la pasta. Alla fine ho aggiunto il prezzemolo.
Buonissima!

Per l'orata:
Un orata di medie dimensioni da cui ho ricavato due filetti (in realta' l'ha pulita il pescivendolo)
Il succo di un arancia
Un pezzetto di zenzero fresco pelato ed affettato
Un quarto di porro a fettine sottili (io avevo quello ma va bene anche un cipollotto o mezza cipolla dolce)
Una patata affetta molto sottilmente

Ho fatto marinare tutto il pomeriggio i filetti di orata in succo di arancia spremuto, zenzero, porro olio e sale. Ho lasciato in ammollo in acqua fredda per lo stesso tempo le patate per fargli perdere l'amido
Poco prima di cena ho posizionato i filetti lasciando in alto la polpa su una teglia ricoperta di carta da forno con un po di porri. Ho passato le patate nella marinata e le ho disposte a copertura dei filetti di orata ed ho aggiunto un paio di cucchiai di marinata.
Ho cotto in forno per un quarto d'ora/ venti minuti a 180 gradi fino a che le patate non sono state dorate.

Ottima e leggerissima e molto profumata..

giovedì 10 gennaio 2013

A casa!

Da martedi sera sono a casa! E' indescrivibile la sensazione che provo ogni volta, dopo un lungo ricovero (questa volta, a parte una settimana di pausa ma vissuta con 190 globuli bianchi e l'angoscia della recidiva galoppante,  sono stati quasi tre mesi e mezzo) nel tornare a casa. Una sorta di senso di smarrimento, di confusione spossante e di euforia interiore. Martedi sera ero distrutta, ieri ho poltrito fino alle undici, poi breve passeggiata alla velocita' di una vecchia con il girello, fino al supermercatino biologico e di nuovo a casa al calduccio. Poi, presa da raptus culinario ho fatto lo strudel per il te (salutino di una compare di leucemia) e poi, per coccolare un po' il mio maritino, ho fatto gli gnocchi. Peccato che, pronta a schiacciare le patate belle calde scopro di non possedere a Milano uno schiacciapatate. Ma non mi ferma nulla e schiacciate con metodi alternativi sono riuscita a farli ed inaugurare il mio fondamentale rigagnocchi... Oggi mercato con papa' con funzioni sherpa porta borse e centralino telefonico delle amiche che, "ieri ti ho lasciata tranquilla ma oggi volevo sapere come andava..." Aiuto, tutte insieme!
Che bello, e' come essere fuori da una prigionia.. Ora le cose procedono bene e per tutto il resto non voglio fare previsioni. Domani controlli e poi weekend con Max a casa..

lunedì 7 gennaio 2013

Eccomi eccomi

Sono stata richiamata all'ordine dalla cara Maria! Son tre giorni che non scrivo ma ho avuto una fase scaramantica unita a qualche problemino di connessione...
Tutto procede molto bene, ovviamente e' sempre assolutamente prematuro gioire e pensare a lungo termine ma intanto non mi lamento proprio e si parla anche di andare a casa...
Ora capite la scaramanzia!
La febbre continua ma sembra sotto controllo e soprattutto sintomo della battaglia in corso nel mio corpo (ma per ora stanno vincendo i buoni!)
Per il resto le giornate scorrono intense. Oggi tac di controllo del malefico fungo e risultati positivi si sta riducendo e, come ha detto il mio medico, si e' composto nel modo corretto. Perche', piccolo dettaglio da me sottovalutato, non solo erano seriamente preoccupati che invece esplodesse e diventasse veramente pericoloso nella fase di aplasia ma, qualora si fosse composto in una massa piu solida, sarebbe stato necessario intervenire chirurgicamente! Hargh mancava giusto un bell'intervento al polmone per non farsi mancare nulla!
Ora dita incrociatissime per gli esiti del midollo ma sono molto fiduciosa..

venerdì 4 gennaio 2013

Buon viaggio cara Anna

Un'altra amica se ne e' andata. Sono senza parole e se guardo alle mie spalle mi sento comunque una sopravvissuta anche se son qui a combattere..
Anna era una donna forte, aveva cresciuto da sola quattro figli, aveva cercato di godersi la vita tra i mille sacrifici, aveva mani d'oro ed un ironia e una solarita' unica..
Mi ha insegnato a lavorare a maglia, con la calma e la pazienza di una buona maestra, mi ha fatto ridere guardando insieme uomini e donne dei vecchietti, mi ha aiutato quando stavo male grazie alla sua esperienza di infermiera, mamma, donna tosta..
Siamo state compagne di stanza l'anno scorso, poi tutto bene per un anno, ci vedevamo in dh, mi regalava stupendi sottobicchieri all'uncinetto in colori fluo, ci sentivamo, mi veniva a trovare nei miei ricoveri... Era di nuovo bella, tutta ricciolona.. E poi la recidiva ed oggi e' volata in cielo..
Ci siamo volute bene come succede solo in queste situazioni, due anime che si incontrano in una camera in isolamento e che pur se con amicizie, eta', abitudini diverse trovano un affetto e un legame che e' immediato..
Addio, rimarrai nel mio cuore per sempre

giovedì 3 gennaio 2013

Emergenza piastrine

In questi giorni al San Raf si sta vivendo una vera emergenza. Sono finite le piastrine! Fino ad oggi, pur sapendo quanto sono importanti le donazioni di sangue e piastrine non avevo avuto la percezione che nel nostro mondo civilizzato potessimo rimanere senza. Quando avevo avuto bisogno di una trasfusione magicamente una sacchetta si era materializzata in reparto.
Ed invece, un ospedale grande e attrezzato come questo, nelle vacanze di Natale, si e' trovato senza. I donatori in vacanza e le richieste dei malati senpre costanti.
E' sconvolgente come la nostra sopravvivenza sia legata non solo alle terapie ma anche e, soprattutto in certe fasi, alla generosita' di chi dona. Per non parlare poi del pronto soccorso..
Hanno dovuto fare delle scelte drastiche, non trasfondere se non in massima emergenza e comprarle da altri ospedali a prezzi pazzeschi (mi sembra di aver capito 500 euro a sacchetta). Quindi vi prego pensateci quando per pigrizia, per paura, per indifferenza rifiutate l'idea di donare il sangue e le piastrine. Potremmo averne bisogno tutti e non ce n'e' mai abbastanza..

E' notte e penso alle mie regole

E' notte, Lucia non sta tanto bene e io penso a quanto schifosa sia questa malattia.. A quanti disturbi ti da nelle varie fasi, a quanto ti tiene lontana dai tuoi affetti, a quanto stravolge la tua vita. Poi penso che non dobbiamo mai smettere di combattere e che, quando siamo in buone mani, buona parte della lotta dipende anche da noi e un pezzo fondamentale da qualche entita' superiore. Oggi leggevo un articolo su le regole per affrontare il cancro e ho pensato alle mie, a quelle che, dopo il primo momento di profonda, sconvolgente defaillance, mi sono data.
1) mai smettere di lottare fino a che c'e' anche solo un minimo spiraglio di successo
2) sorridere sempre (quasi)  ai miei cari - voglio che pur con il dolore che hanno comunque nel cuore siano felici di stare con me
3) sapere tutto perche' voglio essere consapevole delle mie scelte
4) creare un network di supporto - e' meglio la risata con un'amica che un volto dolente che ti fissa e cerca solo di accudirti
5) capire le proprie risorse interiori e coltivarle - ognuno di noi ne ha, spesso assolutamente insospettate, e bisogna conoscerle per farvi appello e ragionare con lucidita'
6) riempire le caselle temporali - in una camera sterile il tempo e' un grande nemico va riempito di cose belle perche', come diceva Rita Levi Montalcini, bisogna sempre aggiungere vita ai giorni e non giorni alla vita. Quindi via libera a chiacchere, hobbies, blog, lettura, film, ginnastica dolce o qualsiasi cosa ci piaccia fare che sia fattibile in un letto di ospedale
7) godere l'attimo - ogni giorno buono e' un regalo e anche in quelli cattivi qualche momento buono va cercato e quando si e' fuori assaporare tutto con la gioia nel cuore vivendo ogni giorno come l'ultimo
8) non sentirsi malata (ho fatto forse piu cose in questo anno che in molti altri della mia vita passata)
9) accettare che devi convivere con la malattia e che il suo pensiero non ti abbandonera' piu - sono finiti i tempi in cui ti credevi immortale
10) non smettere di fare progetti ma non darsi scadenze temporali (lei e' stronza, ti ascolta e poi ti frega! Va battuta sul tempo)
11) piangere se hai voglia di farlo ma poi scrollare le spalle, lavarsi la faccia e chiamare qualcuno e dirgli " fammi ridere "
12) coltivare le nuove amicizie - sembra assurdo ma anche in isolamento e' possibile conoscere i tuoi compagni di sventura e queste amicizie sono un regalo ed un arricchimento

Non so se possano valere per altri ma per me sono state fondamentali sino ad oggi e continuero' ad applicarle sempre.. Il percorso e' lungo e so che devo gioire con moderazione dei traguardi quotidiani e guardare ad un giorno dopo l'altro.. M del resto non e' per tutti cosi? Solo che nella vita quotidiana non ce ne rendiamo conto

mercoledì 2 gennaio 2013

Cellule mandrogne

Il Sacchi sta lavorando bene e i valori crescono alla grande. Certo questo comporta la costante sensazione di qualcuno che ti martella dentro la schiena e una febbre che spero sia solo da risalita di valori ma son fastidi piu che graditi. Nei prossimi giorni capiremo come sta il mio amico funghetto e vedremo..
Per il resto tutto procede anche se, in effetti, inizio a risentire dei tre mesi abbondanti di ospedale. Ho appena fatto la doccia ma mi sembra di aver fatto la stramilano... E pensare che faccio anche gli esercizi! Ma quel che conta un giorno dopo l'altro le cose importanti stiano andando bene. Sara' ancora lunga e nulla e' ancora simbolo di successo ma per ora sono soddisfatta.