mercoledì 31 ottobre 2012

Le capacita' di ripresa della mente....

E vabbe', dobbiamo aspettare! E quindi siamo tornati alla routine, alla serie di attivita' varie che completano le caselle giornaliere, alle visite delle amiche, alle visite del mio amore, alle chiacchere telefoniche, ai libri,  alle chiacchere con il Manenti, alle ricerche astruse di case o mobili o oggetti per gli amici, e il tempo passa..
Mia zia era scioccata del fatto che oggi non avessi ancora avuto tempo di scrivere... Sembra assurdo ma e' cosi. Quando decido di riempire le caselline le riempio per bene..

A parte le battute la riflessione e' proprio questa:se riesci ad essere il capitano della tua anima la domini e la indirizzi.
E' vero, io quando cedo sembro piu che altro Spank in crisi di pianto ma poi, quando reagisco, la mia mente indomita esce in tutta la sua forza e riprende le redini della vita, almeno di quella piccola parte di essa che puoi veramente guidare. (Non preoccupatevi non mi sto trasformando nel Gladiatore ma e' che come una novella Mandela, leggo invictus dieci volte al giorno e ne sono un po' deviata mentalmente) .

E domani amici, amiche e giornata full... Povera la mia compagna di stanza...

martedì 30 ottobre 2012

Che fatica pazzesca!

Non riesco a definire diversamente queste giornate... Oggi ennesima non risposta e continua l'attesa...
L'esame di midollo di ieri non ha per fortuna conclamato presenza di malattia ma non ha nemmeno escluso nulla, non ha dato risposte sul perche' non si muova, non ha detto niente... BISOGNA SOLO ASPETTARE!
Ho capito che sul mio spirito questo e' lo stato mentale piu' devastante... Ogni giorno mi sembra di arrampicarmi un pochino sulla montagna, mi sanguinano le mani ma mi sembra di fare mezzo passo verso una meta e poi scivolo indietro e si ricomincia come se il passo di ieri non contasse e lasciasse solo un po' di stanchezza in piu'.
Mi sento sciocca perche' mi sembra di essere piu capace di gestire le notizie brutte che questa attesa che potrebbe portare notizie magari, anzi sicuramente, positive.
Una nuova settimana davanti per avere qualche informazione, una nuova settimana da riempire di tasselli per non impazzire... Ma mi rendo conto che e' un periodo fragile in cui cedo facilmente allo sconforto ed alle lacrime in cui il non contatto fisico mi pesa maggiormente,so. Giornate  in cui vorrei solo stendermi tra le braccia di Max e farmi coccolare anche se le risposte non ci sono...
Poi pero' mi arrabbio con me stessa, con la malattia che non puo' pensare proprio di averla vinta facile, con la mia mente che cede a piccole debolezze e Ribadisco:
 Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono la padrona del mio destino
Io sono il capitano  della mia anima

Non posso rinnegare il cammino fatto fin qui solo per la fatica di un po' di attesa! Per cui devo solo riempire le caselle, riprendere in mano i progetti, credere che sia solo un' attesa che tempra il carattere e procedere sul mio cammino...

Grazie a chi mi vuole bene e che mi aiuta a riempire i famosi tasselli...

lunedì 29 ottobre 2012

Giornata di cambiamenti... Speriamo che l'aria nuova porti stimoli nuovi...

Questa e' una mattina strana... Sembra banale ma anche in ospedale ti crei la tua routine e un repentino cambio di stanza un po ti destabilizza... Se poi ti trovi dopo tanto tempo anche in camera doppia ancora di piu...
Poi pensi che in fondo potrebbe essere di buon auspicio, un segnale che le cose si sbloccheranno e che presto tutto tornera' alla sua pseudonormalita'...  Poi pare che questa signora parli solo di cibo! Mi sa' che ci siamo trovate... Per ora e' via per delle terapie ma questo pomeriggio la conoscero' e vedremo...
Ora me ne sto qui, tranquilla a letto con il ghiaccio perche questa mattina, per non farci mancare nulla, abbiamo fatto il prelievo di midollo... E quindi dita incrociatissime e preghierine in abbondanza..

sabato 27 ottobre 2012

Prosegue la calma piatta sul fronte occidentale

Purtroppo il mio midollo non da segni di alcuna vitalita' , sara' troppo provato, il contesto in cui si trova troppo degradato, sara' semplicemente pigro e addormentato fatto sta che a parte microscopici segni di "ci sono ma lasciatemi stare" non abbiamo..
Prosegue quindi la mia attesa e settimana prossima vedremo cosa fare.. Oggi la Tagliaferri parlava di mille idee ma non ha svelato alcun segreto... La cosa importaante e' che sto bene, che la febbre per ora non c'e' piu' e che la testa, a parte qualche defailllance, regge. Vabbe a questo punto andiamo avanti..
E pensiamo a cosa faro' di bello questo sabato:
Il mio amore raffreddato e' corso in campagna per un paio di commissioni, verso le undici arriva Raffa con la quale sicuramente chiaccherero' allo sfinimento di mille cose, breve pausa riposino e arrivera' Adri con la quale si proseguira' la maratona delle chiacchere.. Poi relax con merenda, libro, musica in attesa dell'arrivo di Max...
Certo, la Dottoressa Tagliaferri che ha vissuto il ricovero qui per alcuni giorni per un problema diverso credo oggi abbia compreso le difficolta' del vivere qui.. Del grande bisogno che si ha di andare a casa, rivedere le proprie cose, abbracciare il proprio marito, dormire nel proprio letto ma tante' questo e' il percorso e gestiamolo al meglio..
E quindi ecco una bella ricettina del sabato, schifosamente copiata da elle a table francese

Pollo al curry - la cucinerei in una di quelle belle pentole nuove che mi aspettano a casa e riempirebbe l'aria con i suoi aromi, aprirebbe le vie respiratorie e forse darebbe anche uno scossone a questo maledetto midollo...

1 kg di spezzatino di manzo tenero
1 pezzetto di di zenzero di circa 8 centimetri
1 cipolla
1 limone verde
2 cucchiai di pasta di curry o di curry in polvere
1 mazzo di coriandolo fresco
1/2 litro di latte di cocco
Olio di oliva
Pepe grattato al momento

Pulire e tritare la cipollla e lo zenzero e rosolarli a fuoco dolce in una pentola a fondo spesso (meglio se in ghisa o in coccio)
Sbollentare la carne a pezzetti in acqua salata per cinque minuti e scolarla e raffreddarla sotto l'acqua fredda.
Nella pentola di cottura aggiungere la carne, il curry, meta' del coriandolo tritato, meta' il latte di cocco, mezzo litro di acqua, sale e pepe, coprire e cuocere a fuoco dolcissimo per un paio d'ore.
A quindici minuti dalla fine della cottura aggiungere il restante coriandolo tritato, il latte di cocco rimasto e regolare eventualmente di sale e pepe. Servire con riso thai bollito.


venerdì 26 ottobre 2012

Ciao Gianmaria..

Sei lassu, oggi  ricorre l'orrido anniversario di quel giorno in cui sei uscito di casa e non sei  piu    rientrato..
Non dimenticherò mai la telefonata di Rossana, ero in ufficio, lo sgomento, l'incredulità, l'incapacità assoluta di pensare che tutto ciò' fosse in qualche modo reale. Sei stato il primo vero scontro brutale con la  morte...
Ho un ricordo confuso di quei giorni, sono corsa a casa vostra volevo fare qualcosa e non potevo fare nulla, cercavo di stare con le bambine sentendomi incapace di entrare nella dimensione di gioco di cui loro  avevano bisogno, cercavo di stare con Rossana, ma lei era talmente sopraffatta da non poter essere aiutata da nessuno. Avrei voluto abbracciarla e dondolarla e dirle che non era sola ma non me lo permetteva...
C'era confusione, i genitori di ross, i tuoi, tua sorella.. Alla fine credo di aver solo cucinato per tre giorni e giocato il più possibile con le piccole, incapace di aiutare anche Allegra...
Ora so che sei lassù,' mi guardi e forse penso che fai un po' di tifo per me magari sgommando in giro per il paradiso...
Io non voglio un funerale, se non tra tanti tanti anni, ma se mai dovessi averne uno lo vorrei così, come il tuo con un milione di amici, i tuoi tutti vestiti Outburn, con il sole e un senso di affetto nei tuoi confronti che si palpava nell'aria...
Ho tanti ricordi legati a te, all'inizio, tu e Ross appena sposati e Athos cucciolo che correva per tutta casa mollando bisognini puzzolenti, a Tropea, a bere amaro del capo fino a notte fonda, a Briga, mentre ti ostinavi a grigliare perché' ti piaceva tanto, o quando volevi mangiare fuori la sera e c'erano quindici gradi, nello show room, quando ti brillavano gli occhi per un modello nuovo che ti convinceva particolarmente, la domenica mattina quando preparavi i pancakes, in costa azzurra quando io e ross e tutte le pozzies ci eravamo fatte il viaggio della speranza comprensivo di lettino da viaggio e materasso blob che non voleva stare arrotolato perché  tu e Alberto dovevate fare non so più' quale valico e siete arrivati a mezzanotte e sinceramente vi avremmo strozzati.
Tanta vita e' passata e in tanti momenti c'eri anche tu... Ora io combatto e tu vegli sulle tue piccole da lassu.. Sono belle, serene e simpatiche, non potresti esserne più fiero. Domani guardero' fuori da questa micro finestrella e se vedrò una scia bianca nel cielo capiro'  che e' un tuo burnout di saluto agli amici..

giovedì 25 ottobre 2012

Sono io padrone del mio destino... Piu o meno

Come avrete capito queste giornate di attesa mi logorano e devo chiamare a raccolta ogni mia energia per mantenere i miei ritmi, le mie routine, i miei rituali quotidiani e non fissare il vuoto con sguardo catatonico. Ho quindi deciso di armi un regalo e di farlo anche a voi che, nelle spero piu' piccole battaglie  quotidiane a volte  vi sentite deboli...

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Buio come un pozzo senza uscita,
Ringrazio qualsiasi dio esista
Per la mia anima invincibile.

Nella feroce stretta delle circostanze
Non ho sussultato né ho gridato forte
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo d'ira e di lacrime
Si profila il solo Orrore delle ombre
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto stretto è il passaggio,
Quanti castighi dovrò ancora sopportare,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.


mercoledì 24 ottobre 2012

Come dura resistere...

Oggi e' difficile! Sono spaventata, triste, un po' angosciata come travolta da un senso di impotenza. Mannaggia odio questi momenti in cui cedo di schianto senza preavviso per piccole sciocchezze. Reggo sempre. Sono sempre motivata, felice delle piccole cose, piena di progetti, voglia di fare, voglia di abbracciare il mio amore, di chiaccherare con le mie amiche, di leggere, di fare le mille sciocchezze che mi invento in questa stanzetta verde acqua. Poi una mattina ti svegli gia' un po' cosi, con questo malessere silenzioso e poi basta una piccola notizia non entusiasmante (ma nemmeno particolarmente preoccupante) e crolli di botto. Vorrei tirar giu' la veneziana, chiudere a chiave la porta e tenere fuori tutto il mondo e farmi una caragnata come si deve, bella liberatoria usando un milione di fazzoletti fino a farmi venire gli occhi da rana. (Per altro temo che questo scatenerebbe il panico gli infermieri e non sia permesso)

Poi potrei ripartire come sempre, carica e battagliera.

Vabbe' invece siamo donne forti, e non ci e' concessa una giornata in cui mandare serenamente a fanculo tutti e farci i fatti nostri fino in fondo. E poi prima e' passato il mio mitico amico Antonio, e tra poco arrivera' a conoscermi una ragazza amica di un amica e lettrice del mio blog.. E poi devo finire il libro di Agassi. L'ho promesso al mio psic! E ormai mancano poche pagine... E poi stasera mi faro' tenere abbracciata da Max per un bel po' e tutto sara' gia' passato perche' caro midollino qui ci dobbiamo proprio dar da fare e tu non puoi sempre dormire cosi... E' giunta l'ora che reagisci un pochino...

martedì 23 ottobre 2012

Dobbiamo tutti avere cura gli uni degli altri

Come ormai avrete capito sto leggendo con passione Open di Andre Agassi... Nella sua folle vita di tennista ha anche avuto la grande fortuna di incontrare uno dei piu grandi uomini della terra (almeno per me): Nelson Mandela.
Mandela, nel corso di una cena gli fa questo breve discorso

 " dobbiamo tutti avere cura gli uni degli altri - e' questo il nostro compito nella vita. Ma dobbiamo anche avere cura di noi stessi, il che significa che dobbiamo prendere con cura le nostre decisioni, intrattenere con cura i nostri rapporti interpersonali, riflettere con cura su ciò che diciamo. Dobbiamo gestire la nostra vita con cura, per evitare di diventare delle vittime."

Ammetto di non aver commenti intelligenti da aggiungere a queste parole quindi ve le lascio li così come forse non si dovrebbe fare ma in fondo lui ha preso un Nobel no?

Per il reato tutto procede, gli amici vengono a trovarmi, i dottori vengono a trovarmi (secondo me alla fine si sono un po' affezionati) papa' oggi e' venuto su e abbiamo chiacchierato a lungo ed io vado avanti con pochi pensieri e lavorando sul tenere mente e corpo occupati..
Il senso di disgusto prosegue e quindi scusate ma sono veramente poco prolifica di ricettine sfiziose...

domenica 21 ottobre 2012

Certo che non ci facciamo mai mancare nulla!

Uffa! Il regalo della domenica mattina e' stato l'antimicotico...
Da giorni trascino la febbricola che poi tanto febbricola non e', ora ho anche una tosse secca e fastidiosa, ma gia faccio ben tre antibiotici in vena tre volte al giorno e ora arriva anche l'antimicotico! E poi ti dicono stupiti: ma non hai appetito? Devi mangiare! Provate voi con questa quaterna di schifezze...
Ed io che tento con latte e miele, tisane di tiglio e caramelle balsamiche... Illusa...
Su tedeschino cerca di risalire perche' qui ci ammazzano le medicine anziche la leucemia!
Vabbe' buona domenica a tutti..


sabato 20 ottobre 2012

Tutto procede e l'attesa continua e io cedo a qualche bel ricordo

Veloce bollettino medico tranquillizzante per chi va in ansia se non scrivo per un po'..
Sto bene,ho sempre la febbriciattola, mi fa abbastanza schifo ogni cibo (ma questo e' il regalo degli antibiotici), i miei globuli sono attestati da ieri a 70 (del resto mettiamoci nei panni del tedeschino: a giugno gli hanno detto " vai, che fortunello, ti trasferisci in italia nel paese del sole e della pizza!". Si inizia ad ambientare, anche fin troppo, visto che le cellule bastarde se lo intortano come un tordo e iniziano a darsi da fare e pian piano lo invadono... Allora dei dottori   gli rovesciano addosso qualche chiletto di diserbante pesante ed ora, dopo settimane di quiescenza,  sta cercando di ritirarsi su. Ma era appena arrivato, ha pochi punti di riferimento, non aveva forse nemmeno disfatto tutti gli scatoloni e quindi ci mettera' un po' a capire bene come muoversi. Spero solo che prenda un bel coraggio, tiri fuori tutto l'orgoglio teutonico e con i suoi tempi e tutta la calma che gli serve ricominci a crescere alla grande anche un bel po' incaz...o contro le celluline bastarde) .
Vado avanti a fare trasfusioni perche' ovviamente il resto e' a ruota dei globuli e quindi fermi loro, fermissimi emoglobina e piastrine... Dimenticavo ho una tosse secca fastidiosissima che combatto a suon di latte e miele e tisane al tiglio e miele (mi verra' la glicemia alta?) ... Ok bollettino finito! Persin colui che negli ultimi giorni viene con affetto chiamato la luna nera per il suo inguaribile ottimismo ha detto che in fondo il quadro e' buono... Non male direi..
Ok il bollettino e' finito per davvero ora e io aspetto che arrivi Raffaelluccia a trovarmi...
Per cui, visto che e' weekend, e visto che son qua a pensare a cosa potrei mai aver voglia di mangiare se fossi a casa in questo momento in cui ho saltato il pranzo (non potevo proprio pensare a quel vassoio triste e tra poco mangero' un po' di frutta e yogurt ) ecco una ricettina da merenda  del sabato

Pensate di aver fatto una bella passeggiata nelle vigne oppure per shopping milanese, di tornare a casa, son più o meno le cinque e siete a casa con il vostro amore e vi viene voglia di qualcosa di buono.. Ma non di dolce... Nella mia mente e per il mio stomachino un po' nauseato ci vorrebbe qualcosa di salato, croccante ma morbido, lievemente sapido e con un sapore di una volta da mangiare con una birretta leggera... Una sorta di merenda aperitivo..
È quindi le classiche, classicissime crocchette di patate che faceva la mia nonna con la noce moscata e rosolate in padella...

• una scodella di patate lessate e schiacciate o di pure di patate avanzato
• un uovo
• un pugno di formaggio grattugiato
• sale, noce moscata grattugiata e un pizzico di pepe
• olio per friggere
Amalgamare alle patate schiacciate l'uovo, il formaggio ed il sale e le spezie.
Prendere il composto a cucchiaiate e deporle  nell'olio bollente.
Lasciar cuocere le  crocchette   per qualche minuto e rigirarle
Servire calde ma son buone anche tiepide o fredde...

Sanno di casa, a me le faceva la nonna, da piccola, nella padella di ferro con le patate avanzate dagli gnocchi e io e il nonno le rubavamo bollenti dalla carta da pane su cui le metteva ad asciugare e lei si arrabbiava perché non faceva nemmeno in tempo a friggerle... E diceva " e cosi dopo non cenate più e vi rovinate  l' appetito... " ma che buone erano, io ero piccola e rientravo dai giri in bici con il nonno con il giornale infilato sotto la maglietta ed erano i primi giorni di autunno... E' un bel ricordo...
Mamma e papa' lavoravano e io venivo scarrozzata dal nonno sul seggiolino e andavamo ai giardini a vedere i cigni nello stagno...
Nell'avvicinarsi dei giorni di commemorazione dei nostri cari che non ci sono più mi sembra bello ricordarli così, insieme, felici, con la loro nipotina e quel calore che un amore di cinquant'anni fatto di carezze e battibecchi sa realizzare...
Ciao nonni..




giovedì 18 ottobre 2012

Chissa perche' persone che in fondo conosci non bene si affezionano e ti vengono a trovare...

Oggi, dopo la solita nottata di febbrone, e' una giornata di belle sorprese..
Come ormai sapete, oltre ad un marito unico al mondo e una famiglia allargata mia e sua che mi vuole bene (e gia' non sarebbe poco) ho delle care, storiche, inossidabili e sempre presenti amiche e alcuni fantastici amici che fanno si che le giornate qua dentro scorrano piu veloci e divertenti... Ma cio che mi stupisce molto piacevolmente e' che a queste amiche pian piano,  nel tempo, si sono aggiunte persone che conoscevo molto poco e che trovano il tempo per venire qui, in fondo sempre in un ospedale un po' tristanzuolo per farmi un po' di compagnia e portarmi un pensierino...
Oggi sono arrivate Marzia e Daria e se Daria ormai fa un parte della vita campagnola, Marzia, sua mamma, vive alle canarie e ci siamo viste poche volte.. Ma si leggeva negli occhi che aveva piacere di vedermi, che ci teneva ed pure arrivata con un bellissimo regalo di nozze canarico....
E poi ancora piu a sorpresa Miriam, la titolare del negozio ago e filo presso cui ci serviamo io e Max, una persona deliziosa, ma in fondo, pensavo, quelle conoscenze di vita quotidiana che nell'arida Milano non dovrebbero portare a piu che un buongiorno e un buonasera. Ed invece eccola qui, biondissima, vestita di rosa, con un grande sorriso e due occhi dolci e le riviste e i gelati...
E Antonio, conosciuto in dh e da allora sempre pieno di pensieri carini, un amicizia che sta nascendo dal vetro e spero ci portera' a fare anche cose buone per il reparto che ci lega, e Maria Grazia, amica di una mia cara amica, ma anche lei, per anni una di quelle conoscenze superficiali che ora trova la voglia di scarpinare fin qui per chiaccherare con me, farmi compagnia... E domani arrivera' Benedetta, e poi a momenti regolari partono da Alessandria Lorenzo e Simona, e Cecilia che, pur avendo pieno diritto di dimenticare questa malattia invece mi coccola e mi e' sempre vicina, e Alberto il marito "incinto anche lui psicologicamente" dei due gemelli che aspetta la mia amica ma che comunque, alle otto di sera, passa di qui a portarmi riviste fresche di stampa e a farmi un saluto, e la dottoressa Gianni, che in una delle poche domeniche libere ora che lavora a Bergamo ha deciso di venire a trovarmi, cosi, perche ci teneva, e tante altre persone che in modo assolutamente inaspettato in questo momento della mia vita mi dimostrano che in fondo hanno piacere di stare con me e non perche' sono malata ma solo perche sono io e stiamo bene insieme...
Non credo ci sia alcun pietismo in questi comportamenti, non lo percepisco.. E questo, oltre a farmi immenso piacere, mi fa pensare che se noi siamo aperti al mondo, alle persone, e lo siamo veramente il mondo viene a noi... Le persone si avvicinano perche' forse non sentono le barriere e questo fa nascere conoscenze belle e profondamente arricchenti...
Peccato che nel percorso qualcuno, piu spesso alcuni di quei cosidetti amici storici, si perde per strada ma conta poco.. Evidentemente non ne valeva la pena per entrambi...
Comunque grazie e' bello e divertente conoscere persone belle, stimolanti....

martedì 16 ottobre 2012

Le giornate passano sotto i mezzi stordimenti della febbre

Ebbene si, alla fine e' arrivata l'amica febbre... Un bel 38 e mezzo fisso che ti fa solo venir voglia di stare sotto le copertine, con la boule del ghiaccio tra le gambe e leggiucchiare un po' e fare zapping un po' annoiato..
Per fortuna sto leggendo un bel libro, che consiglio: la biografia di Andre Agassi (e sia chiaro io di tennis non capisco nulla, ci ho provato da bambina ed ancora ricordo questo centro specializzato al Brallo con tanto di numerini cuciti su tutti i completi da tennis, in cui si giocava sei ore al giorno e che la sottoscritta ha vissuto come un lager nazista - mi venga perdonato il paragone forte e fuori luogo ma avevo sette anni e i miei percepiti erano un po falsati)
 Comunque, la storia e' bella, lui scrive bene e vi riporto un passo che mi e' piaciuto molto..
E' cio che io avrei voluto dire a un figlio se lo avessi avuto, e' cio' che avrei voluto saper dire ad alcune delle persone che hanno lavorato con me nel corso della mia vita lavorativa fino ad oggi ed  e' una delle cose  che vorrei sentirmi dire dai miei medici oggi....

E' Gil che parla, preparatore atletico e amico di Andre Agassi:

"Andre, non proverò mai a cambiarti, perché non ho mai provato a cambiare nessuno. Se fossi stato capace di cambiare qualcuno avrei cambiato me stesso. Ma so che posso darti la struttura e il progetto per ottenere quello che vuoi. C'e' differenza tra un cavallo da tiro e un cavallo da corsa. Non li tratti allo stesso modo. Si parla tanto di uguaglianza, ma non sono sicuro che uguale voglia dire allo stesso modo. Per quel che mi riguarda, tu sei un cavallo da corsa e ti tratterò sempre di conseguenza.Sarò severo ma giusto. Ti guidero'   senza mai spingerti. Non sono uno che esprime o articola bene i suoi sentimenti, ma d'ora in poi sappi questo: ci siamo, ragazzo, Ci siamo. Sai che ti dico? Tu stai combattendo e puoi contare su di me fino all'ultimo uomo. Da qualche parte, lassù, c'e' una stella con sopra il tuo nome. Forse non saro' capace di aiutarti a trovarla, ma le mie spalle sono forti e puoi salirci sopra mentre la cerchi. Hai capito? Per tutto il tempo che vuoi. Sali sulle mie spalle e allunga la mano, ragazzo. Allungala."


Un'amica un po' amareggiata con cui ho parlato oggi vorrei la leggesse bene.. E' un po' per lei..

domenica 14 ottobre 2012

Il week end in ospedale e riflessioni a caso sulla spending rewiew

Il week end e' un momento particolare in ospedale.. Tutto scorre piu lento, come se anche le malattie rallentassero.. Per molti e' il momento piu pesante, quella della noia piu' forte, della solitudine piu' difficile da sopportare, soprattutto se non hai nessuno. Io in realta' lo affronto sempre come un momento difficile, da un lato ci sono piu' visite, piu amici che ti possono venire a trovare, dall'altro pero' il momento in cui e' piu pesante quel senso di isolamento, di mancanza delle tue belle routine del weekend tra mercato di asti, passeggiate nei boschi, film accoccolati davanti al camino,  mangiarini  buoni e coccole silenziose che solo in queste due giornate puoi dedicarti a pieno e nulla puo cacciare questa malinconia...
Penso a quanti di noi, nella bella vita che facciamo fuori di qui, per fortuna non dedichiamo mai un pensiero a questo e guarda caso, le volontarie che girano per l'ospedale a raccontarti tendenzialmente i fatti loro e quindi in realta' non particolarmente utili in ogni caso il loro giro lo fanno solo dal lunedi al venerdi... Quando invece forse sarebbe bello inventarsi qualcosa per riempire un po' queste due giornate... La domenica c'e'  Don Piero, sempre una certezza per una battuta e un sorriso, ma per il resto del tempo sono gli infermieri a farsi in quattro, tra una terapia e l'altra per cercare di scambiare due parole con i pazienti...
Questo ovviamente vale qui, nei reparti privilegiati in cui, nella sfiga della malattia, mi sono trovata a d essere ricoverata. Su in medicina dove ci sono 36 posti letto e due infermieri credo che quei poveretti non riescano nemmeno a fare la "pausa pipi'"

E poi pensavo che l'unica vera tecnica di spending rewiew che potrebbe funzionare dovrebbe essere quella di far passare a ciascun dirigente amministrativo tre giorni da paziente in un reparto, vivere da paziente, conoscere il lavoro del personale, soffrire ovviamente non le pene di salute ma quelle del percorso ospedaliero. Da li forse capirebbero meglio su quali spese si puo' tagliare con ragion veduta e su quali invece e' insensato...
Un dirigente amministrativo dovrebbe risparmiare semplificando il lavoro di medici e infermieri, liberando tempo con procedure chiare e automatizzate, controllare bene le spese dei singoli per beccare subito i pochi furbetti (che ci son sempre) e mai fare di tutto un erba un fascio, concentrare risorse sulla ricerca e sul fund raising (mi ha colpito la tecnica attivata da alcune universita di portare in tour in scuole, istituti o per le citta' corsi formativi per raccogliere fondi per la ricerca..) Che sti "aridi amministrativi" dimostrino di avere animo creativo e di inventarsi modi nuovi per raccogliere risorse...
Da parte nostra penso che chi e' stato toccato da una malattia non dovrebbe piu dimenticare e cercare in ogni modo di operare nel suo piccolo per raccogliere fondi da dare in modo mirato... Tante volte pensiamo che servano solo i milioni di euro.. Ma anche piccoli contributi (non solo in denaro ma anche di tempo) possono aiutare a pagare corsi di aggiornamento, migliorare la qualita' della vita nei reparti, comprare attrezzature, etc etc...
Da ragazzina ero molto presa da questo spirito,facevo tanto volontariato, poi mi sono assopita... Ora so che se non ci fosse chi non si e' mai assopito, io avrei vissuto questi lunghi mesi in reparti molto meno confortevoli, con personale magari un pochino meno preparato (i corsi di approfondimento in fondo servono a questo)...

E quindi veniamo a noi:
In occasione del 17° anniversario della fondazione dell'Associazione Laura Coviello contro la leucemia è stato organizzato un concerto di musica sinfonica, con il patrocinio del Comune di Milano.

 Martedi 6 novembre alle ore 21,00 presso la Basilica di S. Marco in Milano, l'Orchestra Carisch eseguirà la sinfonia D944 "La Grande" di Schubert, direttore il M° Stefano Montanari.

 Offerta libera

 Ecco gli iban
IBAN IT95A0558401607 000000048294 - bBPM
IBAN IT56X0200801610 000041034448 - UNICREDIT

Ecco i contatti per prenotare:
 I biglietti possono anche essere ritirati e pagati direttamente presso l'associazione per chi fosse comodo Associazione Laura Coviello Via V. Foppa 7 – 20144 Milano Tel. 02-48022878 – Fax 02-48000187 —- C.F. 97175790159 I fondi raccolti saranno utilizzati per il progetto di "umanizzazione delle camere sterili" che l'Associazione Laura Coviello porta avanti da anni e che rende più sopportabile la degenza ai pazienti delle camere sterili presso il Centro Trapianti Midollo dell'Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano.
A questo punto, dopo i miei vaneggiamenti da week end, il bieco invito ad andare a vedere un bel concerto, e le minacce ai dirigenti amministrativi sanitari credo vi meritiate tutti una ricettina della domenica:
Il timballo
Il timballo si fa rigorosamente a occhio. Servono una bella pirofila (io appena esco devo inaugurarne una pugliese doc regalo di nozze di dimensioni importanti!!!) con i bordi un po' alti (o anche la teglia di alluminio in assenza di altro)
Pasta corta (calcolando 60 gr a persona) un buon sugo di pomodoro, scamorza dolce circa 50 gr a persona, basilico e, visto che sono proprio le ultime qualche bella melanzana. Lavare e affettare le melanzane e togliere la buccia. Farle spurgare con un po' di sale per una mezz'ora. Rilavarle,asciugarle bene e rosolarle in padella fino a che sono morbide. Lessare la pasta (tipo rigatoni o penne rigate) Lessare la pasta molto al dente e condirla nel sugo di pomodoro. A questo punto ungere il fondo della pirofila con un filo d' olio e una spolverata di pan grattato ed iniziare a mettere a strati pasta, melanzane, foglie di basilico, scamorza a fettine sottili, parmigiano grattugiato.

giovedì 11 ottobre 2012

Deliri febbricitanti...

Ebbene si, dopo giorni di atteggiamento strisciante della febbre in cui Gunther, Adalrich, Bertold,  Burkhard, Burt, Camill,Carl, Whilem e i loro altri venti amici hanno tenuto botta oggi, forse complice l'avvicinarsi del weekend e delle meritate bevute di birra, stanno cedendo... E la febbre e' un po' salita... 
Vedremo come si comportera' e se mi tocchera' il solito giro di sbucazzamento del braccio per riempire quelle belle bottigliette di emocolture e poi i soliti quindici giorni di antibiotico in vena... Io continuo a incitare i ragazzi! 
In tutto cio' la gnagnera me la son fatta passare, ho messo rock a palla la mattina, poi un bel Grignani d'antan che fa sempre molto adolescente, per concludere con Tozzi (cantante preferito della signora delle pulizie che si e' quasi commossa a ricordare il primo incontro con il marito...) e non sapete come sia divertente cantare a squarciagola "ti amo" di tozzi io sul letto e lei mentre lava il pavimento...
Poi un tocco di classe con la colonna sonora di poulet aux prunes e un bel film "the help"... Nel mezzo le solite cento sciocchezze che posso combinare con un tablet tra le mani e quindi siamo arrivati a sera... 
Del resto le giornate scorrono così, in attesa del mio amore che mi viene a trovare e mi dice tutte le cose belle, le amiche che mi fanno ridere o con cui parlo di cose serissime, e delle chiacchere con la mia amica Milena che si trova cinque camere avanti e con la quale parliamo di tutta una serie di abbrutimenti che assolutamente non potreste capire...
Provo ad elencarne alcuni così, per rendere un po' l'idea:
La ciclosporina  (che per altro ho smesso ma pare che gli effetti vadano via dopo tempo) fa crescere, anche ad una fanciulla delicata come me e tendenzialmente glabra da tutta la vita, dei ciuffi di peli degni di Fiona di Shreck sugli alluci.. (Estirpati l'altro giorno di nascosto ma con ogni precauzione igienica (questo lo scrivo per gli eventuali medici ed infermieri che possano leggere) 
Le sopracciglia ti si uniscono come a Peo Pericoli ( e rammento il mio essere poco poco pelosa prima prima)
Alla mia amica (spero non mi denunci e non si arrabbi per la violazione della privacy)  la deliziosa graft ha regalato due bellissimi piedi color bordeaux (perfetti per la stagione autunnale) ma ammantati di spilli invisibili per cui ogni volta che deve camminare dichiara di sentirsi una delle elefantesse ballerine di fantasia;
Quando i capelli iniziano a predisporsi alla caduta post chemio la cute della testa fa male come se ti avessero fatto quel vecchio giochino scemo delle elementari in cui te la sfregavano fortissimo con le nocche e poi mica cadono tutti insieme.. No a ciocche;
Le unghie poi crescono a scalini (se ti va bene e non cadono!) e hai voglia a mascherarle con lo smalto (che per altro ho tenuto sui piedi per valorizzare i ciuffi di peli e tentano di farmelo togliere...)
E vogliamo discutere dello sguardo minaccioso delle infermiere quando guardano quanta pipi hai fatto nel pitale? Ti senti come all'esame di maturità' perché' se la valutano poca scatta: analisi della pvc (ossia pressione venosa centrale), fialetta di diuretico e, quindi, plurime corse disperate in bagno con la tenuta di un bimbo di un anno...
Tra le altre cose poi il cortisone ti da quella forma di faccia a palloncino gonfio che non dona proprio a nessuna... 
Meno male, ci dicevamo, che abbiamo due mariti fantastici che ci vedono belle grazie agli occhi dell'amore... E questo non ha prezzo! 



mercoledì 10 ottobre 2012

Sara' l'emoglobina bassa ma son gnagnera e frignona...

E' inutile, anche a me, la regina del pensiero positivo e della convinzione che alla fine tutto si risolverà, capitano giornate di gnagnera...
Sara' che l'emoglobina bassa mi fa sentire debole,
sarà che l'attesa e ' sempre una cosa snervante,
sarà che, per quanto rispetto al mio solito stia facendo poche ricerche, so bene che la statistica gioca a sfavore,
sarà che mi sembra che, visto che sto abbastanza bene, dovrei essere altrove a baciare mio marito,  sarà che fuori e' grigino ed io son metereopatica,
sarà che mi annoio un po' e che mi sembra di sprecare il tempo,
 sarà che ho paura e, per quanto il buon dottor Manenti dica che io sono una maestra della elaborazione e della consapevolezza (non e' che qui mi blandiscono tutti solo perche' se non son troppo petulante!), la fifa ogni tanto ti prende come un nodo allo stomaco e non c'e' modo di scioglierlo.. 
Sara' questo o solo che siam donne e pur se non mi e' chiaro se ho ancora qualche ormone che gira le crisi di gnagnera fan parte del personaggio femminile per eccellenza...
Come diceva un mio adorato capo del passato "oddio, ccia' le sue cose!"... Ora io quelle nemmeno le ricordo (uno dei pochi benefit del pacchetto) ma la sensazione di malinconia patturniosa che si, va bene, e' pur ben giustificata ma perche' diversa da ieri o da il think positive di mille altri giorni mi ha preso oggi ed in effetti ricorda quelle giornate in cui entravo in ufficio con quell'espressione un po' così ed era meglio non parlarmi....
E pensare che nei deliri mattutini ho anche elaborato un idea di business futuro facendo mentalmente conto economico, predisposizione della campagna di comunicazione, struttura del servizio e servizi accessori disponibili, pricing fino a spingermi a definire le bozze di proposte ristorative stagionali....  E l'ho organizzato anche pensando a come garantire il servizio quando devo andare a fare i controlli...
E' questo che intendo sull'essere donne, saltiamo da progettazione di business, risistemazione virtuale dell'armadio e creazione di nuovi abbinamenti (e' si mi son pure venute due ideuzze per rinnovare un paio di capi un po' datati - Miriam preparati! (E la mia mitica sarta di fiducia) a il baratro della gnagnera sterile e lacrimosa per poi scrollarci le spalle e dire: vabbe' vediamo cosa scrivono sull'ultima rivista arrivata qui nella mia stanzetta...

lunedì 8 ottobre 2012

Sogni notturni di vita professionale..

Questa notte ho fatto uno di quei sogni vivi, reali, che guardi da spettatrice come se fossi al cinema, immersa nella sala buia.
Ero rientrata al lavoro, con i miei bei capelli corti e sbarazzini, gli occhiali bianchi e tailleurino di ordinananza. " Cristi', va con questo nuovo commerciale a sto attacco concorrenza... Non possiamo perderlo accidenti!
Io e la povera commerciale di turno partiamo, come ai bei vecchi tempi, alla volta della solita multinazionale che ha incaricato un giovane buyer di belle speranze di stritolare il conto economico del fornitore per meri obiettivi di statistica e di budget...
Sono anni che faccio questo lavoro e l'ho sempre trovato divertente anche se mi rendo conto dell'enorme valore di tensione psicologica che davo a questi momenti.. Ed invece mi muovo nel sogno come una guru zen, rilassata, competente come sempre, serena e divertita..
Ufficio asettico, un metro e mezzo per due, tutto bianco, scrivania, due sedie scomode da un lato e due dall'altra telefono...
Morettone in grisaglia con cravattona e sguardo trasversale (vorra' pure fare il piacione? No, e' la solita tecnica blandisco e attacco), saluti  e presentazione di rito, e parte all'attacco!
I colleghi che mi leggono probabilmente vedono un copione gia' visto: "situazione economica difficile, dobbiamo Assolutamente ridurre i costi, Il vostro servizio e' assolutamente paragonabile a quello di altri, Siamo forti nei confronti del sindacato che ormai non conta piu' niente, Dobbiamo ridurre del 20 per cento i costi altrimenti dobbiamo licenziare (cosi cercano di far sentire in colpa te della loro mala gestione), possiamo partire con il nuovo servizio mese prossimo.. E poi l'affondo "e poi lo so che non  vi potete permettere di perderci, e' questione di vita o di morte..."
Ed io, con la calma del Dalai Lama gli rispondo, " da quasi un anno negozio una trattativa di vita o di morte, non credo ve ne possano essere altre! Per cui, se ha interesse concreto a trovare una soluzione comune che rispetti il lavoro serio ed onesto mio, suo e dei colleghi proseguiamo... Altrimenti penso che io e la collega andremo a prendere un te con due buoni pasticcini..."
A quel punto sono entrati gli infermieri per prendere i parametri vitali della mattina, pressione, ecg, e mi hanno svegliato ed io non sapro' mai se il cliente e' rimasto... Ma qualcosa nella mia esperienza mi mi fa pensare di si e mi viene da ridere...
Dopo questo scritto il mio capo stramazzera' al suolo e dira' oddio, quando torna la chiudo in uno stanzino e butto la chiave, ma pazienza.. Mi sono svegliata allegra, con un sorrisino scemo sulla faccia e penso che il lavoro e' bello, ci riempie la vita, ci arricchisce ma che va preso con il sorriso, sempre, perche' le negoziazioni piu' dure della nostra vita spesso sono con noi stessi e li si che non sai  mai per certo se vincerai!

sabato 6 ottobre 2012

Il potere terapeutico del buon cibo e delle buone amicizie

Lo so, mi sento la bimbetta che fa i capricci in una situazione in cui certe cose dovrebbero passare in secondo piano.. Ma sono un Toro, notoriamente segno zodiacale fisico e godurioso e non posso snaturarmi..
E quindi l'emozione di un pacchettino di Peck, lussuosa gastronomia milanese, confezionato con i fiocchetti e la carta dorata, pieno di prelibatezze e portato dalle mani piene di amore di Raffaella e Graziano in un sabato pomeriggio al centro trapianti, non ha veramente prezzo ed entra diritto nella sfera delle emozioni e dei ricordi più dolci..
  Purtroppo non credo che  sia sufficiente a sconfiggere la malattia l'amore di chi ti circonda e la cura del proprio corpo con cose buone e salutari ma aiuta la mente e i sentimenti e credo sia un elemento terapeutico che non va mai sottovalutato..
Lo sguardo silenzioso al di la del vetro, la voglia di ridere e prendere in giro un amica venuta da Roma e sempre vestita nel modo sbagliato per questa strana Milano, le risate sullo shopping compulsivo e sull'ennesima dieta delirante e la pace che questo senso di affetto ti fa percepire in attesa che l'amore della tua vita sia qui ad abbracciarti rendono tutto un po meno duro e mi danno la certezza solida, inoppugnabile, che ce la faremo.. Che presto saremo di nuovo fuori da qui a goderci la vita..

venerdì 5 ottobre 2012

Procediamo...

Giornate di attesa che scorrono silenziose (per quanto possibile con me, considerato il via vai di amiche e compagnia).. Qualche buona lettura, riviste, romanzetti carini e pensieri profondi nel tentativo di procrastinare le risposte e sapere se questa chemio ha fatto per bene il suo lavoro e permettera' al mio midollino di ripartire con buone chance.. Questo e' l'obiettivo del periodo: far passare il tempo e come sempre approfittare di ogni risata e passatempo.. Nel frattempo tengo a bada le insoddisfazioni culinarie pensando a mille manicaretti da sfornare appena fuori da qui.. E sono veramente scatenata! Mannaggia alla leucemia con tutti i piatti che avrei da cucinare.. Oggi una collega si e' riaggangiata al mio post dello shopping compulsivo di pentole e mi ha suggerito una ricettina mangiata in Marocco anni fa (anche se lei e' molto piu giovane di me): la tajine vegetariana. Mi ha riportato ai profumi di vacanza di tanti anni fa, quando studentesse di belle speranze io e Pamela siamo partite per il Marocco con quell'attesa verso la vita che un pochino oggi abbiamo perso. Era il 1993, credo, e noi eravamo cosi belle giovani e entusiaste di tutto da goderci l'aria marocchina con l'emozione della nascita.. Una vacanza che ricordo con quella nostalgia alla Salvatores e che ancora oggi lega un'amicizia di vent'anni e che rende indossolubili i rapporti costruiti sulle belle emozioni.. L'ho cercata e provo a riproporvela cosi.. Ingredienti : 1 cipolla bianca, 4 carote, 4 pomodori, 4 zucchine, 1 patata dolce, 4 spicchi d'aglio, 100 gr di olive, 1 mazzo di coriandolo fresco, 1 cucchiaino di cumino in polvere, 20 cl di brodo di verdure, olio d'oliva, sale e pepe. Ricetta : accendete il forno a 180 gradi. Mettete sul fondo della tajine un po' di olio di oliva e disponete le varie verdure: la cipolla tagliata sottile, la patata dolce a cubetti grossolani, i pomodori in quarti, le carote e le zucchine a grosse rondelle, gli spicchi d'aglio tagliati in due, le olive ed il coriandolo. Versate nella tajine il brodo vegetale caldo, salate e pepate ed aromatizzate con il cumino. Coprite ed informate per circa 45 minuti. Servire la tajine calda, decorandola con sottili fette di limone e foglie di coriandolo fresco e abbinata a del buon cous cous. E pensare che di quella vacanza la mia mamma ed il mio papà ricordano solo l'ansia di di non ricevere notizie in un epoca in cui non c'erano i cellulari. Tanto agitati da aver pensato di assoldare un ragazzo marocchino che viveva ad alessandria per sapere dove fossimo finite.. Che voglia di fuga dal mondo ogni tanto...

mercoledì 3 ottobre 2012

La vanita' come cura contro il cancro..

Uno dei piccoli piaceri della malattia e' avere il tempo di leggere con calma il corriere sull'ipad dalla mia stanzetta sterile, spaparanzata sulla poltroncina. Non potevo non farmi colpire da un'articolo/intervista di una donna che non ho mai considerato molto come icona di saggezza e profondita' ma che dice una grande verità... Dobbiamo continuare sempre ad amarci, a sentirci belle, a non farci dire come eri bella ma solo e sempre più come "Sei bella!".. Esce un suo libro, non so come sia ma nell'intervista mi fa sorridere questa sua scelta di non cedere al cancro che l'ha martoriata tra operazioni e chemio per dieci anni solo per il pensiero che non avrebbe accettato di farsi vedere sfigurata magari da un suicidio per annegamento... Un approccio meno profondo all'apparenza ma quanto vero! Io non cederò mai all'idea che chi mi ama mi veda orrenda, completamente abbattuta e senza amor proprio.. Di questo ringraziamo il sorriso, le scarpe, i bei vestiti, qualche chilo in meno e una luce interiore che mi vedo sempre più forte.. (E giudicate voi anche dalla fotina che, dopo un anno, ho avuto il coraggio di pubblicare.) Il cancro e' una malattia strana, ogni percorso di malattia e' brutto, doloroso, ma se un incidente stradale ti fa pensare a dei tempi di soluzione, se un intervento chirurgico fa paura per la sua immediatezza, se malattie degenerative ti obbligano a fare i conti con un percorso, il cancro e' il "simbolo" dell'incerto, quanto durerà, ne uscirò mai, imparerò a conviverci.. Questo penso sia il più grande passo: imparare a conviverci stando al meglio, facendo come Marina, bella, con cappellini frou frou (magari non proprio il mio genere ma adatterò il mio stile allo spirito) e combattendo con chi amiamo per le cose che riteniamo importanti..

martedì 2 ottobre 2012

Dopo mesi di villaggi dei puffi mi sto trasformando anche io

Sembra incredibile.. Da quando e' iniziato questo "viaggio" ho cercato ogni possibile passatempo piu o meno futile e ludico.. Uno di questi e' il villaggio dei Puffi, uno sciocco giochino che rappresenta pero' un legame con i miei nipotini (molto invidiosi delle performarce raggiunte dalla zia puffosa) ed un semplice modo per non pensare a nulla in quegli istanti in cui vuoi che la vita resti fuori.. Ed ora i puffi mi stanno invadendo! Da ieri uno dei farmaci che spero aiutino il mio midollo a reagire ha esattamente quel colore ed ogni mia secrezione ne assume la tonalita'... Mi sento assolutamente come la piccola puffetta che ha a che fare con le pozioni di grande puffo! Sara' per questo che, senza saperlo a priori, prima di entrare mi ero messa un bello smalto azzurro ai piedi. Ti domandi come schifezze di un simile colore possano fare bene ma tant'e', non ci sono alternative valide e scientificamente sensate e quindi proseguo riponendo la massima fiducia... Leggi sempre terapie strambe, ti fai affascinare da santoni e pseudoluminari delle medicine alternative ma credo onestamente che solo il profondo, complesso attento lavoro degli oncologi possa darci qualche speranza concreta. Cio non toglie che una alimentazione ricca di antiossidanti, integratori finalizzati a rafforzare le difese immunitarie possano molto aiutare. Cosi come credo che serva sempre piu la testa nel portare avanti battaglie che sembrano a volte difficili da vincere. Diffido di quei medici che rifuggono visioni allargate ma al contempo trovo pericoloso cedere a falsi miti di qualsiasi genere. E quindi viva la pozione puffosa che spero metta ko il cattivo Gargamella!!

lunedì 1 ottobre 2012

Shopping dal CTMO

Ieri era domenica, e come purtroppo per tante domeniche di questo ultimo anno trascorso, il mio papa' e' dovuto venire fin qui a trovarmi. Ci siamo messi a chiaccherare come sempre e lui e' tornato all' attacco con l'idea di farmi un regalo promesso e desiderato da un po. E cosi', pur se sembra inverosimile comprare tre pentole pesantissime, in ghisa, on line, da una stanzetta del centro trapianti, abbiamo colpito ed affondato. Questo e' il potere della tecnologia e dei siti di vendita online. Amazon ha una delle piu' ampie scelte di pentole Le Creuset mai viste... E quindi a giorni saro' la felice possidente di una bellissima casseruola azzurra, di un wok gigante rosso ciliegia che sara' utile anche per rafforzare la muscolatura (dato il peso) e di una fantastica tajine verde... Sono emozionata ed ancora se possibile piu' motivata a cacciare a pedate questa malattia vigliacca che mi trattiene chiusa qui e lontana da chi amo e che potrei coccolare ancora di piu' con queste belle pentoline.. In attesa di cimentarmi io ecco allora una deliziosa ricetta per la tajine: Per chi non l'avesse (anche se e' un oggetto bellissimo e di design e lo consiglio proprio) puo' andar bene anche una casseruola pesante con un coperchio che chiuda bene bene. Tajine di pollo ai limoni canditi e olive Ingredienti (6 Porzioni): 2 kg di cosce di pollo 4 cipolle 6 spicchi d'aglio 4 bei pomodori 1 pezzetto di zenzero fresco 1 succo di limone 4 manciate di olive nere 3 limoni canditi al sale 1 mazzetto di corinadolo tritato 1 tajine (o una pentola di terracotta)di 30 cm di diametro Per la marinata 1 bicchiere d'olio d'oliva 1 cucchiai di curcuma 1 cucchiaio di paprika 1/2 cucchiaino da caffé di peperoncino 4 pistilli di zafferano Il giorno prima, preparare la marinata con l'olio d'oliva, la paprika, la curcuma, il peperoncino, sale e pepe. Far marinare le cosce di pollo tutta la notte. Il giorno dopo, far imbiondire le cosce di pollo nell'olio della marinata finché sono ben dorate, togliere dalla pentola e tenere da parte. Nella stessa padella, far dorare le cipolle e aggiungere l'aglio schiacciato e i pomodori senza semi. Aggiungere lo zenzero e lo zafferano e lasciar cuocere a fuoco lento per 10 minuti. aggiungere nella tajine le cosce di pollo e bagnare con il succo di limone. Lasciar cuocere per altri 20 minuti a fuoco lento senza togliere il coperchio poi aggiungere il coriandolo, le olive e i limoni canditi tagliati in quattro parti. Lasciare sul fuoco per alcuni minuti poi servire caldo accompagnato con del cous cous o del riso bollito. Ed ovviamente ecco anche la ricettina per i limoni confit alla marocchina: LIMONI CONFIT: per un barattolo da 2 L. 2 kg. di limoni biologici, non trattati ecc. ecc.. (o quelli del giardino come noi) sale grosso q.b. (1 Kg. circa) olio EVO Lavare e asciugare i limoni, togliere la parte superiore ed inferiore e dividerli in quattro lasciando le estremità attaccate le une alle altre. Aprire i limoni e riempire ciascuna apertura di sale grosso. Quindi metterli nel barattolo. Terminata l'operazione, riempire il barattolo con il restante sale grosso. Lasciare una settimana a macerare. Quindi togliere il sale in eccesso da dentro il barattolo e riempirlo fino all'orlo di buon olio EVO. I limoni si possono consumare dopo tre settimane. Se qualcuno, in attesa della mia uscita, avra' voglia di cimentarsi, buona cenetta e godetevi questo pollo fantastico..