martedì 28 febbraio 2012

Ricettina vegetariana...

Procedo con giornate serene e positive.. Per ora (qui si deve sempre dire così) tutto va bene e i valori, come devono, continuano a scendere...
Girovagando qua e la alla ricerca di studi ed approfondimenti sulla cucina e la nutrigenomica (ultimo trip di questi giorni) ho scovato alcune ricettina interessanti che non vedo l'ora di testare.. Sono ricche di vitamine e fibre integrali e sembrano anche golose...
in attesa di testare personalmente questa sfiziosa torta di carote ecco la ricetta...

150 gr di farina bianca
100 gr di farina integrale
100 gr di zucchero di canna
1 bustina di lievito setacciato
La scorza di limone
1 pizzico di cannella
1 pizzico di noce moscata
50 gr di olio di semi
Succo d'arancia
3 carote grattugiate
200 gr di nocciole a pezzetti

Mescolare in una ciotola la farina, lo zucchero, il lievito, la scorza d'arancia e le spezie. Aggiungere l'olio e il succo di arancia fino ad ottenere un impasto morbido.
Unire le carote e le nocciole.
Oliare uno stampo da torta, cospargerlo con un po di pane grattugiato e versare l'impasto.
Cuocere in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti..
Aspetto commenti da chi avrà voglia di provarla prima di me..

Mi sembra fantastica perché senza uova, senza burro e piena di antiossidanti...

lunedì 27 febbraio 2012

Che fame stasera...

Dicono che gli ammalati siano tristi, inappetenti e dormano presto..
Questa sera, nel solito giro di chiacchiere post cena qui al policlinico, tre fanciulle con i capelli molto molto corti, malate di leucemia ma piene di vita e speranza, si sono messe a parlare di quanto fosse disgustoso il cibo della mensa, di quanto poco avessero mangiato oggi, di quanta fame avessero...
Un angelo moro vestito da infermiera ci dice: ma volete un panino?
Come dire di no.. Seguo come un fedele cagnolino l'angelo ospedaliero verso la cucina... Mi prepara un bel vassoietto con tre panini e salame, coppa e prosciutto...
In camera tre bei panini con farciture miste e acqua frizzante.. Il tutto alle dieci di sera..
Bello! Ci voleva proprio per tappare i buchi della fame!
Ora a nanna felice.. Come basta poco a volte..

La fase dell'attesa..

Come nelle fasi precedenti e' ricominciata la fase dell'attesa. E' un attesa strana, in cui ogni giorno chiedi l'andamento dei tuoi valori, in cui speri ogni giorno di non avere febbre, in cui conti le giornate passate e speri che, una volta scesi, risalgano e risalgano bene, perche' questo e' il primo sintomo che il midollo sta bene..
In questa fase di vita tendi a sognare..
Sognare vacanze, lavoro, progetti, e provi a pianificare ma con la consapevolezza che non puoi fare alcun piano concreto..
Non sai mai quando potrai uscire, quali sono i tempi e attendi..
E, come sempre nel frattempo cerchi di godere l'attimo..
In questi giorni, oltre ai soliti passatempi ormai consolidati, il più grande piacere sono le chiacchierate con le amiche di sempre e quelle nuove, incontrate più o meno virtualmente, in reparto..
Scopri persone sempre diverse, ognuna con sogni e aspettative, ma accomunate da un obiettivo.. Come sul lavoro e nei progetti di vita questo e' un potente fattore di aggregazione..
Oggi non sappiamo se saranno conoscenze passeggere, utili a sostenerci in questo momento difficile di vita, oppure se, con il tempo, diventeranno amicizie vere costruite nella sofferenza ed accomunate da un esperienza unica..
Nel frattempo sono pero' un piacevole modo di confrontarsi, di confessare solo a chi può capirti fino in fondo, cosa provi, con cui lasciarti anche andare alla malinconia e subito dopo ridere a crepapelle su un episodio scemo..

sabato 25 febbraio 2012

Finitoooo

Questa mattina ho finito il terzo ciclo.. I valori sono in discesa ma ancora almeno per oggi posso dedicarmi alla mie passeggiatine in corridoio ed alle visite alla stanza nove per le chiacchiere? Riprendo una frase letta oggi in un intervista a Meryl Streep, "mai perdere un solo istante della vita che stai vivendo", ed oggi mi sono goduta una overdose di lettura di riviste..
Uno di quei momenti di piacere che forse solo noi donne sappiamo apprezzare!
E poi chiacchiere al telefono con una nuova piacevole conoscenza ( e di questo ringrazio il mio blog che ci ha permesso di conoscerci). Chi avrebbe mai pensato che potessero nascere nuove potenziali amicizie in un reparto dove si vive in isolamento..
Invece, proprio perché non voglio perdere alcun istante della vita che sto facendo, trovo bello alternare nella giornata le discussioni più che concrete con il mio compagno sulle piastrelle o i colori della casa in campagna e le risate sui disturbi che ci accomunano da malate e le riflessioni più piacevoli su altri aspetti della vita fatte con naturalezza con qualcuno che non ho ancora incontrato vis a vis.

giovedì 23 febbraio 2012

Uff.. Ma la chemio toglie l'appetito e ti fa venire le voglie..

Giro di boa della terapia, abbiamo superato la meta'!
Per ora va tutto bene anche se tra chemio e cucina della mensa l'appetito fugge a gambe levate!
Giornate un po' noiose, per fortuna movimentate da serate di chiacchiere.Ed ora Montalbano!
Questa sera excursus delirante su tutte le cose di cui avremmo voglia fuori di qui..
Cibarie etniche tra le più varie e bevande alcoliche!
Sull'alcol dovremo attendere a lungo ma una cenetta messicana non ce la leva nessuno quando saremo fuori la prossima volta.. Siccome Massimo la detesta faro' cena ragazze!

Nel frattempo ecco la ricettina lampo del guacamole (fantastico con le chips di mais o con le verdurine crude se si vuole la versione light).
Due avocado maturi
Uno o due lime
Un cipollotto
Un pezzetto di peperoncino fresco

Frullare o, se piace piu consistente, schiacciare con la forchetta, la polpa dell'avocado (mmm adoro ripulire bene la buccia dell'avocado dopo averla scavata e grattare piano piano quella morbida crema color pistacchio)
Unire il succo del lime e il cipollotto e il peperoncino tritato finemente. Aggiustare di sale.
La versione originale può prevedere anche l'aggiunta di un pomodoro tritato, coriandolo fresco e aglio tritato... Ma a me piace anche la versione semplice che ho proposto...

martedì 21 febbraio 2012

E son di nuovo qui...

Dopo tre fantastiche settimane a casa in cui ho assaporato ogni attimo di casalinghitudine sono rientrata in reparto! In fondo, sapendo che devo assolutamente fare un un percorso, necessario alla vera guarigione, non sono dispiaciuta. E' ovvio che se potessi dire ho finito con gli ospedali sarei più felice, ma mi ha fatto piacere rivedere i dottori e tutte le infermiere.. Sembrava un po' come al ritorno a scuola a settembre quando rivedevi i compagni.. "Cosa hai fatto, come stai, cosa ti sei comprata..." Chiacchiere da donne che fanno pero' un po' "casa" e ti fanno sentire un po' meno l'impatto di abbandonare il tuo amore, il tuo lettino, il tuo bagno e tutte le tue cose...
E ieri, per completare la giornata di decompressione da rientro, chiacchiere tra malate (le piu' belle, giovani e positive e toste) in camera di una ragazza conosciuta in questo corridoio qualche mese fa..
Oggi catetere venoso (l'anestesista e' sempre bravissima, sara' che si chiama come me!) e alle dieci questa sera si inizia. Quattro giorni di chemio e poi, appena i valori risalgono aferesi delle staminali..
Vabbe, almeno ho risolto per un po' il problema di cosa mangiare (la mensa non e' affatto migliorata in questi giorni)!
Oggi di nuovo tante risate con le ragazze della camera nove e ti rendi conto di come tre malate di leucemia, nel delirio della loro malattia, possano ridere alle lacrime per gli scherzi innocenti fatti alla suora o facendo battute su questo o quello (con anche qualche sano pettegolezzo ospedaliero) vaneggiando poi su donatori di midollo aitanti, biondi e possibilmente surfisti e australiani! Ed in mezzo discorsi seri su di noi, su ciò che proviamo e sentiamo..
Grazie ragazze!
Per completare il pomeriggio ci sarebbe voluta una bella torta, di quelle proprio golose!
Ecco la ricetta:

150 gr di burro
150 gr di cioccolato fondente
2 cucchiai di essenza di vaniglia
4 uova
1/2 cucchiaino di sale
400 gr di zucchero di canna movado
120 gr di farina
100 gr di noci sgusciate
Burro e farina per la tortiera

Istruzioni per cucinare
Riscaldare il forno a 200 gradi e imburrare e infarinare una tortiera a cerniera di circa 22 cm di diametro. Sciogliere a bagnomaria il burro e il cioccolato. Quando sono fusi unire la vaniglia. In una ciotola sbattere con le fruste ad alta velocità le uova e lo zucchero per circa 10 minuti fino a che sarà ben gonfio. A bassa velocità unire il cioccolato e la farina fermandosi non appena tutto e' ben amalgamato e omogeneo. Versare nella teglia ed infornare abbassando a 180'. Cuocere per 40 minuti.

lunedì 20 febbraio 2012

Perché tengo un blog..

Sono indignata...
In questo lungo periodo sembra che la vita tolga il terreno sotto i piedi del cammino mio e della mia, ormai ridotta, famiglia.
Ma io, caparbia, continuo a ricompattare il terreno e vado avanti. Uno dei modi con cui lo faccio e' anche il blog.
E' un luogo in cui scrivo parte dei miei pensieri ed in cui non devo fare conversazione. Chi vuole legge e lascia un commento, altri leggono e poi mi scrivono mail e sms, altri ancora leggono e tengono per se i loro pensieri. Ognuno e' libero di scegliere come e se comunicare..
Mi permette di dire alcune cose senza preoccuparmi minimamente di cosa gli altri pensino. Questo e' il bello di periodi così difficili. Impari a godere delle persone che ti sono vicine in modo sincero, ognuno a modo suo, ed ignori chi giudica, chi vuole sapere tutto, chi pretende di dire cosa sia giusto o sbagliato..
Ieri sera mi scrive, dopo diverso tempo, una persona che in questo periodo mi e' stata molto vicina con belle e dolci mail notturne. Era sparita e mi domandavo perché. Qualcuno si era preso la briga di metterle il dubbio che io non apprezzassi le sue mail, il suo modo di parlarmi.. Ma come si permettono queste persone? Come possono sapere cosa può farmi piacere?
La vita e' così poca e bella e spesso ne sprechiamo buona parte facendo cose sbagliate. Mi sento un po' Celentano in questo momento ma mi rendo conto che mi arrabbio molto di più per le ingiustizie, per chi si autonomina censore e moralizzatore, per chi e' presuntuoso, per chi ha paura a esprimere i propri pensieri per timore di essere giudicati.
Per questo tengo un blog!
Mi diverte dire ciò che mi passa per la testa senza pensare, senza poter vedere le facce di chi legge, e pensare che chi legge e' libero di fare, pensare ciò che vuole senza coinvolgimenti.

domenica 19 febbraio 2012

Ciao nonnina..

Continua il momento surreale della mia vita... E oggi, il giorno prima del mio rientro in ospedale, e' mancata la mia nonnina.. Sembra che qualcuno lassù abbia deciso che io non possa essere vicina a mio padre nei momenti difficili della sua e della nostra vita.. Anche questa volta non ci sarò e si troverà ad affrontare tutto da solo.. Tanti luoghi comuni, era molto anziana, non riconosceva nessuno da anni, ma era comunque la sua mamma e la mia nonna..
Io sarò in ospedale, anche questa volta lontana nel momento del funerale.
Ricorderò la mia nonnina quando era lucida, buffa e autoritaria..
Quando mi cucinava le crocchette di patate,
quando insultava me e mio nonno perché, mentre faceva gli agnolotti, noi li mangiavamo crudi, infilzati sulla forchetta e abbrustoliti sulla fiamma,
quando mi raccontava delle fughe d'amore con il nonno alla cittadella prima di sposarsi,
quando parlava di papà, di come era orgogliosa di lui quando cantava da bambino, quando si era diplomato, quando si era sposato,
quando mi faceva vedere con soddisfazione le cose che si era comprata, cambiale dopo cambiale, subito dopo il matrimonio (i piatti, i bicchieri, i mobili della sala da pranzo) con il lavoro da sarta,
quando ricordava di come erano scappati in campagna con papà neonato durante la guerra,
quando mi portava in giro dai parenti e mi metteva in mostra come se fossi la principessa,
quando entravi in casa sua e tutto sapeva di buono e c'era il profumo delle bucce di mandarino bruciacchiate,
quando tornava dal parrucchiere e sembrava la fata turchina perche' i capelli erano azzurrini,
quando sembrava un sergente maggiore e sgridava tutti ma poi mi coccolava perche' ero la sua nipotina,
quando eravamo al mare, tutti insieme, a Nervi, in inverno, ed e' arrivata un'onda gigante e ci ha lavato tutti e la nonna sembrava un cane bagnato con la pelliccia fradicia e la messa in piega sfatta,
quando mi diceva " occhi aperti e gambe strette" (chissà cosa pensava di me!),
quando partiva con il nonno in giro per l'Europa, con i viaggi della parrocchia, e si portava cibo per un mese e mi raccontava che poi mangiavano il salame in camera con gli amici..
Era un mondo diverso e me lo ha raccontato per anni quando andavo a mangiare da lei, facendomi assaporare gli anni difficili, i sessant'anni di amore con il nonno (anche se lei era tremenda), la solitudine dopo la sua scomparsa, il senso della famiglia che lei provava verso i suoi tantissimi fratelli e sorelle essendo la più piccola. Poi la discesa verso l'incoscienza e anni senza più sapere chi fossimo..
Un bacio nonnina

venerdì 17 febbraio 2012

Alla fine, giusto prima del week end, ecco la conferma!

Per la serie meglio tardi che mai! Per pura fortuna non ho pubblicato un post in cui dichiaravo di voler menare il mio dottore del Day Hospital che mi lasciava nell'incertezza! Forse e' telepatico ma in quel momento mi ha telefonato...
Bene il mio midollo, a quasi due mesi dalla fine della seconda terapia, e' pulito..
Lunedì mattina rientro pronta e carica..
Intanto let's weekend!
Questa sera Raffa e Graziano a cena e mi sbizzarrisco con il pesce.. Domani gita in campagna a trovare papà e domenica pancakes a colazione con il mio amore e poi si vedrà.. E, alla sera, valigia!

Sono fiera di me, pur se sinceramente un po' in ansia mercoledì, sono riuscita a tenere sempre più sotto controllo lo stress da attesa nei giorni successivi e a tranquillizzarmi via via.. Saranno gli anni di corsi di vendita e l'allenamento alla gestione dello stress ma sinceramente temevo di vivere con più inquietudine queste fasi (e ce ne saranno tantissime nel futuro) e di non riuscire a godere delle cose belle nel frattempo.. E' facile raccontarsi che bisogna cogliere l'attimo e che si deve gioire di ogni piccola cosa ma spesso e' la nostra testa a comandare e talvolta ci e' impossibile concentrarci sul bello se abbiamo pensieri negativi che ci distraggono..
Ma invece la lettura di un bel fumetto, una lunga chiacchierata al telefono con un amica, la voce felice di mio papà quando gli ho dato la notizia, due chiacchiere con la mia zietta, una bella passeggiata in un sole primaverile, un cappello nuovo di feltro (che sta bene anche da pelata) ed ora preparare la cena mi danno sempre tanta gioia e il senso di vivere..

Veniamo alla ricettina:
Risotto con le zucchine e spiedini di gamberoni.. A Raffaella l'ardua sentenza..
Ho preso spunto da cucina moderna, e la ricetta sembra carina..
In fondo e' un classico risotto con le zucchine ma a cui si abbina un goloso spiedino di gamberoni gratinati..
procedimento:
Soffritto di scalogno e carota tagliata fine, tostatura del riso, e poi sfumare con un bicchiere di buon bianco..
Procedere alla cottura con brodo vegetale e, poco prima della completa cottura aggiungere le zucchine grattugiate. A cottura ultimata mantecare con burro e una bella spolverata di prezzemolo fresco tritato. A parte pulire bene i gamberoni (ricordandovi di togliere anche il filetto nero) e infilzarli sugli spiedini (io ne ho considerati 4 belli grossi a persona). Preparare un trito di pan grattato e prezzemolo e un pizzico di sale e far aderire il trito ai gamberoni.
Passare gli spiedini sotto il grill due minuti per lato. Servire subito con il risotto..
Ps due correzioni dopo averla testata:
I gamberi devono cuocere circa 4/5 minuti per lato.. (con due minuti restano veramente crudi..)
Il risotto resta veramente insapore, per cui consiglio di aumentare la dose di scalogno, rosolare le zucchine all'inizio per renderle più saporite e utilizzare un brodo saporito magari aggiungendo al brodo vegetale di dado verdure varie e qualche gambo di prezzemolo. In alternativa gli spiedini, che sono molto buoni, possono essere serviti con semplice riso pilaf..


Dopo filetti di ombrina al cartoccio (così non c'e puzza di pesce e Max e' contento) e pure' di patate leggero (patate pelate e lessate in brodo di verdure, schiacciate e condite solo con olio e prezzemolo e un po' di scorza di limone)
E di antipasto si beccano anche loro le famigerate crocchette di tofu questa volta abbinate al guacamole (ne ho prodotte troppe!)

mercoledì 15 febbraio 2012

Giornate di nervosismo..E tentativi di creatività culinaria..

Sembrera' strano ma in questi giorni invece di essere felice di essere ancora a casa sono nervosa e con un fondo di preoccupazione..
Sono stata a casa molto più del previsto, ieri ho fatto il prelievo di midollo e di osso e sono in ansia.. Sto aspettando la telefonata dell'ospedale per avere la conferma che sono una sciocca che si agita per nulla, che tutto e' a posto e quindi che tutto procede bene..
Sono una malata di controllo, questo e' il mio grandissimo difetto ed e' ciò che forse ha contribuito alla malattia. Volevo controllare tutto sul lavoro, nella mia vita quotidiana e, quando non ho potuto controllare nulla della malattia della mia mamma ho fatto corto circuito.. Oggi sto imparando a vivere serena e godere di cio che accade senza pretendere necessariamente di controllarlo, per la maggior parte del tempo sono fiera di riuscirci senza grandi sforzi, ma poi capita di ricadere nel loop..
Rientrerò in ospedale lunedì mattina e a questo punto sono quasi contenta. Non sono guarita e mi rendo sempre più conto che la cosa che maggiormente dovrò imparare a fare e vivere e fare progetti stando nel limbo dell'attesa. Pero' ora ho bisogno di mettere un altro "mattone"!
Oggi ho fatto chilometri in una Milano bella, soleggiata e ventosa per snebbiare il cervello.
Passeggiando passeggiando, verso mezzogiorno, ho anche pensato a cosa inventarmi con un acquisto fatto ieri al super: il tofu. A guardarlo e' una cosa così triste e depressa che passa ogni voglia di mangiarlo! Ma io stoica, lanciata nel mio percorso verso una cucina macrobiotica e vegana, ho deciso di provare a renderlo sfizioso e appetitoso..
L'esperimento di oggi prevede di fare delle crocchette di lenticchie lessate (avanzate dalla precedente insalata) e tofu..
Gli ingredienti sono:
Un panetto di tofu
Una ciotola di lenticchie lesse
Soia
Salsa worchester
Due cucchiai di limone
Prezzemolo
Due cipollotti tritati
Un po' di cumino
pan grattato
Un uovo
Olio extravergine
Per accompagnamento:
Pomodorini croccanti
Olio


Innanzitutto mettere a marinare il tofu con un paio di cucchiai i di salsa di soia e un cucchiaino di worchester.
Frullare nel mixer gli ingredienti e il cumino pestato nel mortaio. Unire l'uovo e un cucchiaio o due di pan grattato se fosse troppo morbida.
Formare delle polpettine ovali e passarle nel pangrattato e disporle sulla teglia coperta di carta forno. Passare in forno caldo (180 gradi). Io le serviro' (ovviamente solo alla mia adorata cavia, il mio amato compagno per vedere la sua reazione) tiepide accompagnate da una dadolata tagliata piccolissima di pomodorini ben sodi conditi semplicemente con olio extra vergine e sale... Sono carine come aperitivo sostanzioso o antipasto..
Resto convinta che il tofu sia tristissimo ma e' ricco di proteine, ferro e calcio, ha poche calorie e, essendo sostanzialmente insapore può andar bene nelle torte salate come sostituto della ricotta o per preparare crocchette di verdure.
E poi dovrò ben sperimentare questa benedetta cucina vegana...
Vediamo che ne dira' Max..
Ps pare che gli siano piaciute!!

domenica 12 febbraio 2012

Secondo week end a casa e sembra sempre vacanza...

Sicuramente vi sembrerà noioso questo mio periodo a casa ma il passeggiare in centro, fare le piccole commissioni, e andare a mangiare fuori a me sembra sempre "vacanza"...
Ieri sera un'amica a cena con menù quasi vegano.. Minestrone, insalatina di lenticchie e macedonia e serata nazional popolare a ridere davanti a italia's got talent..
Dal punto di vista alimentare sto diventando sempre di più una fedele seguace di una alimentazione sana e ricca di cereali e legumi e verdure. Come sapete mi sono fissata che un alimentazione quasi vegana (quasi perche', almeno per ora, i dottori mi hannosparati amenze ordinato di ingerire molte proteine e quindi non ho completamente eliminato le proteine animali ma sto privilegiando pesce e carni bianche) possa aiutare nella lotta alla malattia ed e'comunque comprovato che mangiare poche proteine animali e tante fibre e vitamine aiuti a prevenire il cancro ed anche i tumori del sangue..
A parte il mega hamburger (ma di carne bio piemontese ed e' la prima carne rossa da mesi) mangiato ieri a pranzo da holy burger, posto carino in via Palermo che fa hamburger slowfood, obbligo quindi Massimo a nutrirsi di legumi, cereali, pesce, pasta integrale e verdure.. Cercando di convincerlo che e' salutare anche per lui!
Per chi voglia saperne di più:
http://www.vegfacile.info/transizione.html
http://www.euroveg.eu/lang/it/info/kit.php

Ps:
Insalatina di lenticchie di ieri..
Lenticchie verdi
Salvia
Aglio
Pomodori
Cipollotto
Zenzero
Olio extravergine
Sale
Pepe
Limone

Lessare le lenticchie in acqua leggermente salata a cui ho unito la salvia ed uno spicchio d'aglio.
Tagliare il pomodoro ed il cipollotto a piccoli pezzi. Grattuggiare una radice di zenzero (circa due centimetri) condire i pomodori, il cipollotto e le lenticchie scolate con lo zenzero, l'olio extravergine e una piccola presa di sale e una bella grattata di pepe ed il succo di mezzo limone.

venerdì 10 febbraio 2012

Non mi vogliono far rientrare...

Ebbene si non ne vogliono sapere di farmi rientrare... In realtà sembra che il reparto sia full e quindi devo aspettare qualche giorno..
Nel frattempo "pazienza", continuo a godermi casa e Max e martedì torno in day hospital a farmi torturare un po'. Esame del midollo e biopsia dell'osso, visita del cardiologo e un non ben chiaro esame delle mie vene..
Poi si vedrà.. Gli esami del sangue continuano ad andare bene e questo e' comunque un buon segno e, anche se temo di aver un po' esagerato ieri, io sono sempre abbastanza in forma..
Ieri infatti, dopo le solite sei ore in day hospital, ho deciso di passeggiare e ho attraversato tutto il centro di Milano a piedi e anche fatto un po' di shopping! Caspita, tra la malattia della mamma e la mia era da giugno che non venivo in centro.. Bellissimo! Oggi mal di schiena da troppo camminare ma... Vabbe'
Ed ora week end.. E max a casa tutto per me!

mercoledì 8 febbraio 2012

Domani i controlli..

Si avvicina la data del rientro ma sono pronta.. Questi giorni a casa sono stati miracolosi. Ovviamente vorrei non finissero ancora ma sono carica per rientrare ed andare avanti. Temevo mi venisse il rifiuto.. Una sorta di ansia da ospedale ma invece no. Voglio finire e la mia mente sa che siamo ancora all'inizio di un percorso.. E questo periodo e' solo una vacanzina nel "lavoro" che sto facendo! Mi sento bene, mi sono rigenerata, ho mangiato bene, cucinato per me e Max e per gli amici, fatto qualche passeggiata (clima permettendo) e tante cose diverse..
Ieri amica a pranzo e una coppia di amici a cena... Tra le varie cose preparate vi segnalo un aperitivino sfizioso e facilissimo..
Un rotolo di pasta da pizza pronta ( a meno che, presi dal sacro fuoco culinario, non abbiate voglia di preparare la pasta da pizza direttamente), salsiccia cruda, stracchino..
In una padella fate sciogliere lo stracchino, a fuoco spento amalgamate la salsiccia cruda fino ad avere un impasto omogeneo. Tagliare la pasta da pizza stesa con un coppa pasta, inserire i dischetti nelle formine di silicone da muffin, farcirli con il composto di salsiccia e stracchino e cuocere in formo caldo a 200 gradi fino a che siano ben dorati.
Ps lo stesso impasto può essere servito su crostini di pane passati in forno fino a doratura..
Ovviamente con gli avanzi di pasta si possono fare delle pizzette semplicemente ritagliando piccole palle di impasto, schiacciandole e appiattendole e farcendole con pomodoro acciughe e capperi o pomodoro mozzarella e origano..

lunedì 6 febbraio 2012

Giornate piene di vita...

Per buona parte della giornata e' come se questi tre mesi in ospedale non siano esistiti... Come se la malattia sia solo un brutto sogno...mi godo casa, vado in giro per la città gelata, sono persino andata al cinema alle due del pomeriggio (anche se bardata di mascherina) e oggi, ad Alessandria, al ristorante a pranzo con amici... E poi amici a cena, un po' di spesa.. Una vita normale! Poi torno a casa e mi rendo conto che se sto fuori casa tutto il giorno, pur senza fare nulla di molto stancante, sono distrutta, che se provo a far le scale di corsa mi blocco al quarto gradino, che sono senza capelli e con lo stomaco che e' costantentemente sottosopra per gli antibiotici e mi ricordo che la strada e' ancora lunga e che non e' stato tutto un sogno..
Ma questa vita ti ricorda quanto ne valga la pena! Che le coccole di Massimo, l'affetto degli amici, il voler coltivare le proprie passioni, la voglia di completare i lavori in campagna, l'entusiasmo nello studiare i nuovi colori e mobili, la voglia di tornare al lavoro, il divertimento di cucinare qualcosa di buono per coloro che ami, il piacere di vedersi un film accoccolati vicini sul divano, l'attesa di poter riabbracciare Athos e Alice, la gioia del camminare nella neve immacolata come era oggi su a sant'anna sono alcune delle cose che ti impongono di guarire e tornare a godere di tutto a pieni polmoni..
A proposito di cucina ecco quello che ho preparato ieri per cena a due amici venuti a fare quattro chiacchiere...
Risotto trevigiana e scamorza e cicoria ripassata con salsiccia...

Il risotto e' un classico dei classici ma sempre apprezzato.. Raffaella mi dice non mi viene mai così cremoso.. Ed allora provo a riportare qui i trucchetti base.

Per quattro persone servono:
Circa 400 gr di riso Roma o carnaroli(io conto a pugni, uno abbondante per commensale e due per la pentola e i bis)
Tre cespi piccoli di trevigiana
Due scalogni
Brodo (ovviamente meglio se di carne ma in alternativa va bene di dado)
Due noci di burro
Mezza scamorza piccola grattugiata
Una manciata di parmigiano
Un bicchiere di vino rosso


Rosolare in una noce di burro lo scalogno affettato sottilmente e, una volta ammorbidito, unire la trevigiana tagliata a fettine sottili, salare.
Far appassire e unire il riso. Far tostare bene e, quando e' lucido e trasparente, unire il vino. Fàr evaporare e proseguire la cottura aggiungendo un mescolino di brodo caldo alla volta continuando a mescolare. Questo e' un punto fondamentale. Ci deve sempre essere poco liquido e non bisogna aggiungerne di nuovo fino a che il precedente non sia ben assorbito. Proseguire nella cottura fino a che il riso sia quasi pronto ma ancora ben al dente. Unire la scamorza grattugiata e il parmigiano, unire ancora un mescolino di brodo, far assorbire e spegnere il fuoco. Unire una noce di burro, mescolare bene e coprire. Far riposare qualche minuto e servire ben caldo.

La cicoria invece e' facilissima.. Va lavata bene, eliminate le parti più dure, tagliata a pezzetti, scottata in acqua leggermente salata e poi ripassata in padella con olio in cui abbiamo fatto rosolare uno spicchietto d'aglio privato dell'anima e affettato sottilmente e pinoli e uvetta... Abbinata a delle salsiccette grigliate e' proprio buona.

venerdì 3 febbraio 2012

Continua il mio ozio e il mio trascorrere pigramente le giornate..

Questa mattina c'era il sole! Ma che freddooooo!
Sono uscita per una passeggiata, imbacuccata come quei bimbi che non si riescono nemmeno a piegare tanto le mamme li hanno imbottiti! Esco pallida e torno con due bei pomelli rossi (un colorito un po' fittizio ma comunque sano!) e mi metto ai fornelli...
Pranzetto leggero per il compleanno di una mia amica: minestrone di verdure fresche, pesce al cartoccio e finocchi brasati, pompelmo al miele..
Vi riporto la velocissima ricettina dei filetti di pesce al cartoccio, altro facilissimo cavallo di battaglia per chi ha poco tempo, poca fantasia e voglia di mangiare qualcosa di leggero..
Per ciascun commensale disporre su un foglio di alluminio un filetto di trota salmonata (o un filetto di pesce a piacere) qualche fettina di scalogno, due pomodorini tagliati a spicchi, una spolverata di timo e di prezzemolo, ed un filo d'olio. A piacere si possono aggiungere due o tre gamberi e delle seppioline. Chiudere il cartoccio sigillando bene ed infornare a 180 gradi per quindici minuti.
Questa sera invece linguine gamberi zucchine e zafferano...
So che parlo sempre di cibo ma sono nella fase in cui vorrei cucinare di tutto, sono piena di energia e voglia di fare cose belle e per me cucinare e' veramente un toccasana... Peccato che tante cose mi siano vietate (ma questo e' anche uno stimolo a inventarmi cose nuove) e che non possa frequentare troppa gente e quindi non mi sia possibile esagerare nelle preparazioni...
E poi mi coccolano anche gli altri.. Oggi Cristina mi ha portato la fantastica torta di mele di sua mamma... Un vero momento di paradiso con una bella tazza di the al caramello di Damman freres..

giovedì 2 febbraio 2012

Continuo a riciclare in cucina.. E non solo

Questa sera viene a cena la mia amica Adriana.. La cena vera la porta lei! E' bolognese e fa una delle migliori lasagne io abbia mai mangiato e quindi: perché competere, meglio lasciare ai maestri le loro specialita'! E poi ricordo che sono in convalescenza..
Per cui il mio compito e' preparare qualche antipastino...
Ho fatto le miniquiche di zucchine, dei salatini del riciclo, i fagottini di bresaola e due sane fette di salame e sottaceti..

Le miniquiche sono uno degli antipasti preferiti nelle mie cene, normalmente le faccio di tanti gusti ma siamo solo in 4 ed era troppo sbattimento...
Sono semplicissime e fanno sempre un figurone.
Per dodici miniquiche servono:
1 rotolo di pasta sfoglia stesa, 1 scalogno, 2 zucchine non troppo grandi (o verdure a piacere) una confezione piccola di ricotta (125 gr), due cucchiai di parmigiano grattugiato, prezzemolo, 1 uovo, sale e pepe.
Soffriggere lo scalogno affettato sottilmente in una padella, unire le zucchine tagliate a fettine sottili salare, pepare e cuocere a fuoco vivace fino a che siano tenere ma ancora croccanti.
In una ciotola miscelare la ricotta, l'uovo, il parmigiano, unire le zucchine e un po' di prezzemolo tritato. Aggiustare a piacere con sale e pepe.
Con un coppa pasta (o un bicchiere visto che la mia attrezzatura milanese e' ben più scarsa di quella della campagna) tagliare dei tondi a misura per degli stampini in silicone o usa e getta (ma quelli in silicone sono molto più comodi). Farcire le tortine e infornare a 180' per circa un quarto d'ora.
Ovviamente a questo punto avanzano i ritagli di pasta... In campagna possiedo un fantastico matterello ma qui... No! Che farmene allora? Mi spiaceva buttarle via e allora ho provato un esperimento... Poi vi dirò se e' una schifezza oppure no, ma a prima vista sembrano buoni.. Ho recuperato in frigo un pezzetto di gruyere un po' rinsecchito, l'ho tritato con del timo e delle noci. Ho poi impastato alla meglio i ritagli di pasta, li ho appiattiti, tagliati a striscioline e fatto dei bastoncini. Li ho compressi bene nel trito preparato facendo si che ne fossero ben ricoperti e infornati insieme alle miniquiche..
Ps nel frattempo sono usciti dal forno e non sono affatto male e messi in un bel bicchiere colorato sembrano proprio carini..

Il mercato

Non so quanti di voi amino andare al mercato..
Per me, fino a tre mesi fa era un rituale praticamente irrinunciabile.. Anche nel periodo in cui correvo su e giù per cercare di stare con la mia mamma in ospedale nulla mi impediva, il sabato mattina, di andare al mercato..
La mattina presto partivo dalla nostra bella casetta affacciata sul bosco e andavo ad Asti, al mercato della frutta e verdura..
Un trionfo di cose di stagione in cui passavo un oretta a scegliere tutte le cose buone...
Oggi, dopo i famosi tre mesi trascorsi vedendo e talvolta anche mangiando essenzialmente cibo grigiastro in contenitori di plastica della mensa, sono andata al mercato.
A Milano questa volta, sotto casa.. Cosa che non ho mai fatto sempre perché i ritmi non lo permettevano e perche', quando uscivo il giovedì mattina presto nel passato con Athos e Alice, era impossibile fare la spesa dovendo evitare che Athos infilasse il naso in ogni cosa..
Questa mattina invece, ben coperta e armata di mascherina e di borsa della spesa, mi sono avviata baldanzosa a fare la spesa...
Che spettacolo: cicoria, fagiolini, asparagi, radicchio, finocchi, zucchini, cime di rapa, cipollotti profumati, e poi, dagli indiani lo zenzero fresco.. E gli scalogni e il prezzemolo a mazzetti.. E il pesce, i gamberi, le seppioline.. A quel punto pesava tantissimo e mi sono resa conto che i miei muscoli sono rimasti in ospedale! Che fatica...
Pero' trovo sia sempre un momento di grande appagamento.. Mentre scelgo penso a cosa posso cucinare.. E mi faccio mille film.. Purtroppo ho dovuto rinunciare a tutte quelle belle insalatina croccanti di stagione che mi sono vietatissime.. Pazienza!

mercoledì 1 febbraio 2012

Ricettina al volo..

Dopo le famigerate sei ore in day hospital sono arrivata a casa e avevo veramente molta molta fame.. Ma, frigo semi vuoto (devo ancora fare una spesa seria), poca voglia di aspettare e esigenza di mangiare qualcosa di sano (l'alternativa insana in freezer erano i sofficini!)
Allora ho saltato in un filo d'olio qualche cimetta di broccolo tagliata sottile, dei pinoli, alcuni funghi essiccati ammorbiditi in acqua calda (fantastici gli shitake giapponesi ma van bene anche altri funghi) e un cipollotto. Ho preparato velocemente un po' di brodo vegetale a cui ho aggiunto curry e scorza di limone a striscioline. Quando le verdure erano ben rosolate ma belle croccanti ho aggiunto una busta di fantastico riso Venere Gallo precotto (ve le consiglio come scorta in dispensa, sia il riso Venere che il basmati sono molto buoni, pronti in pochi minuti. (un vero salvavita quando hai fame), saltato tutto per bene con una piccola presa di sale e bagnato con il brodo vegetale al curry e scorza di limone. Far assorbire velocemente ed e' pronto... Ovviamente, ad averli, sarebbe stato buonissimo con l'aggiunta di gamberi o altre verdure come fagiolini verdi fatti a piccoli pezzi, zucchine a dadini...

Seconda giornata a casa..

Piano piano torni ad apprezzare tutte le piccole cose, soprattutto quelle che in realta' non hai mai fatto perché la tua vita era ben più frenetica.. Quando mai ho avuto tempo di fare the' e biscotti e vedere un film alle quattro del pomeriggio di un mercoledì d'inverno? Alla fine, anche se mi manca il lavoro e certi ritmi, devo ammettere che questa vita slow rappresenta qualche vantaggio... Probabilmente tra un po' mi inventerò altre sciocchezze da fare perché temo di non essere proprio capace a rallentare veramente ma per ora mi godo l'andamento lento..
Oggi belle conferme dopo sei ore in day hospital. Gli esami vanno bene, prossimo controllo il 9 e poi si rientra...
Peccato solo che il clima non sia favorevolissimo... Dopo i prelievi mi hanno detto di tornare verso mezzogiorno per la visita.. Ho provato ad affrontare una passeggiata in corso di Porta Romana ma mi sentivo armaduk e, se pur a malincuore, dopo un po' ho rinunciato alla passeggiata in centro...